Ucraina: inspiegabile silenzio femminista sull’ennesimo privilegio maschile

In tutto ciò non poteva naturalmente mancare il risvolto di genere, ma non quello auspicato e desiderato dal mainstream rosa arcobaleno liberal occidentale (ora alleato anche con i nazisti ucraini).

Il governo fantoccio ucraino – un mero braccio armato della NATO – ha imposto l’obbligo a tutti i maschi dai 18 ai 60 anni, considerati abili e arruolati a prescindere, di restare nel paese. Solo le donne, i bambini e gli ultrasessantenni possono uscire.

Un provvedimento di chiaro sapore sessista, maschilista e discriminatorio nei confronti delle donne rispetto al quale – incredibilmente – nessuna femminista ha avuto e ha nulla da ridire…

Il privilegio maschile si conferma, anche e soprattutto nell’avamposto più avanzato del mondo libero…

Ucraina, attivista Femen a seno nudo a Kiev protesta contro Putin

Fonte foto: Il Messaggeero (da Google)

5 commenti per “Ucraina: inspiegabile silenzio femminista sull’ennesimo privilegio maschile

  1. Giulio Bonali
    1 Marzo 2022 at 18:54

    Non hanno nulla da dire, et pour cause:
    Come tutti i politicamente corretti (genere grammaticale maschile, usato di proposito “in senso generico-ambosessuale” alla facciaccia loro!) sempre e comunque stanno dalla parte della peggiore reazione fascista!

    • Andrea Moretti
      5 Marzo 2022 at 16:48

      @@
      sempre e comunque stanno dalla parte della peggiore reazione fascista!
      @@

      Ma che c’entra il fascismo con la summenzionata questione ?

      • Giulio Bonali
        6 Marzo 2022 at 8:41

        C’ entra perché tanto il posizionamento sulla (psudo-) questione “di genere” quanto quello in politica internazionale sono i più biecamente reazionari (fascisti per lo meno -ma non solo- in senso lato) fra quelli che costoro potrebbero assumere

  2. Andrea Moretti
    5 Marzo 2022 at 16:46

    Vero, ma il discorso riguarda ogni paese di questo folle mondo, Russia compresa, perché anche da quelle parti Putin manda a crepare i giovani uomini russi, mica le femmine russe.
    Sicché la domanda da porsi è la seguente: perché i cosiddetti uomini di potere non hanno mai niente da dire ?
    Perché per i suddetti è normale che al fronte debbano crepare solo dei giovani uomini?
    Va sempre ricordato che i primi a mandare in guerra degli uomini sono gli stessi uomini, oggi come ieri.
    Homo homini lupus, disse qualcuno oltre duemila anni fa.
    Le femminucce femministe vanno semplicemente a traino.

    @@

    PS: le guerre finiranno quando anche le femmine saranno obbligate a combattere e morire al fronte.
    Qualcosa di simile lo scrisse Warren Farrell, una trentina di anni fa.

    • Fabrizio Marchi
      5 Marzo 2022 at 21:42

      Questo è vero, in questo caso sono d’accordo. L’unica eccezione è data da alcuni movimenti guerriglieri rivoluzionari dove in effetti anche le donne combattevano in armi né più e né meno degli uomini. Nelle file dei guerriglieri vietkong c’erano molte donne guerrigliere e così anche in alcuni movimenti di guerriglia in America Latina e anche in Asia (guerriglieri maoisti indiani e nepalesi ad esempio) e tuttora nel movimento curdo.
      Però, in linea di massima, hai ragione tu, specie se parliamo di eserciti, con la sola eccezione di quello israeliano dove comunque in prima linea ci sono sempre gli uomini, mai le femmine.
      Sono questioni ataviche, dure a morire e che forse non moriranno mai e che certamente le femministe si guardano bene dal sollevarle. Del resto, se nessuno alza il ditino per contrastarle, continueranno per l’eternità a sostenere tutto e il contrario di tutto nella più totale contraddittorietà.

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