Un popolo senza rappresentanza

Quella parte di popolo che è sceso in piazza ieri a Roma (pur nell’ambiguità della piattaforma con cui è stata convocata la manifestazione) per la cessazione delle ostilità e la fine del conflitto in Ucraina e tanti altri ancora che in larga parte non vanno più neanche a votare, meriterebbero una rappresentanza politica migliore di quella che hanno oggi.

Non mi ha mai appartenuto il racconto populistico e anche un po’ qualunquistico del popolo migliore delle elite politiche che lo rappresentano e, in linea di massima, ho sempre pensato che le forze politiche siano il prodotto se non lo specchio di un dato contesto sociale e culturale. E lo penso tuttora.

Tuttavia credo che, allo stato attuale, questa relazione non sia più così diretta e immediata. C’è uno scarto tra una classe politica inetta, inadeguata e asservita e una parte di popolo che forse è più maturo e consapevole di quanto possa sembrare ma non riesce ad esprimere una sua rappresentanza politica.

Riuscire a costruire in un tempo non biblico questa rappresentanza politica è la sfida e l’impegno a cui dovranno dedicarsi tutti coloro che sono animati dalla volontà di costruire una alternativa Socialista, Democratica e popolare all’attuale sistema neoliberista, capitalista e imperialista.

Manifestazione per la pace a Roma, Landini: "L'Onu fermi la guerra"

Fonte foto: RaiNews (da Google)

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