Attacco dell’Iran a Israele: come stanno veramente le cose?

L’attacco annunciato da ore da parte dell’Iran è un atto dimostrativo che sarà preso a pretesto per scatenare escalations militari Usa, Nato e Israeliane

L’Iran[1] ha attaccato Israele ma i droni lanciati erano stati annunciati con diverse ore di anticipo permettendo all’Iron Drome di neutralizzare i droni stessi eccezion fatta per una base militare nel deserto [2], come confermano anche fonti militari di Gerusalemme. Parliamo di una base nevralgica per il sistema militare israeliano[3],  ospita gli aerei di ultima generazione F-35 oltre alle attività di spionaggio. In sintesi il 99 per cento degli obiettivi per l’esercito israeliano non è stato raggiunto Condanna globale dell’attacco iraniano; L’esercito israeliano colpisce un impianto di armi di Hezbollah nel nord del Libano | I tempi di Israele (timesofisrael.com)  anche se non vengono fornite informazioni sulla base militare nel deserto che ospita i caccia da guerra recentemente acquistati dagli Usa.

Ma cosa è l’Iron drome?

Iron Dome è costituito da una decina di sistemi di difesa mobili installati su tutto il territorio israeliano, spostabili a seconda delle necessità. Ciascun sistema è chiamato in gergo batteria ed è composto da tre componenti: un sistema di radar, un centro di controllo ed elaborazione dati e tre o quattro unità di fuoco, ognuna delle quali può contare su 20 missili e può essere poi ricaricata.

https://www.geopop.it/iron-dome-cose-e-come-funziona-il-sistema-antimissilistico-di-israele-contro-i-razzi-di-hamas/

Il sistema è di produzione israeliana ma si avvale anche di tecnologia statunitense, gli Usa a loro volta hanno altri sistemi attivi nel Mediterraneo a conferma che l’attacco, annunciato, dell’Iran è soprattutto un atto dimostrativo non avendo raggiunto per altro alcun obiettivo militare (visto che gli obiettivi civili erano esclusi in partenza al contrario di Israele che attraverso la Intelligenza Artificiale ha distrutto ospedali, scuole e interi quartieri a Gaza). E a conferma di quanto scritto è bene ricordare che nelle ore successive al lancio di droni è stato diramato un comunicato delle autorità iraniane per spiegare come l’operazione sia una risposta all’attacco Israeliano contro la ambasciata persiana a Damasco e abbia preso di mira il centro informazioni da cui è partita la realizzazione dell’attacco in Siria (stesso discorso vale per labase aerea israeliana di Nevatim).

Biden, interrompendo il suo weekend, ha riunito i vertici dei servizi segreti e della Difesa dichiarando il totale sostegno a Israele. “Il nostro impegno per la sicurezza di Israele contro queste minacce provenienti dall’Iran e dai suoi alleati è ferreo”.

L’attacco aereo israeliano all’ambasciata iraniana in Siria non è stato annunciato e ha ucciso tre alti generali iraniani e numerosi altri funzionari, trattasi dell’ennesima violazione della sovranità nazionale della Siria ma soprattutto un attacco diretto al territorio iraniano.

Biden firma un assegno in bianco al regime israeliano per operare indisturbato, e con il sostegno militare Usa e non solo in Medio Oriente. 

Proprio nei giorni scorsi Il Wall Street Journal riferiva che la Marina degli Stati Uniti stava rafforzando la sua già consistente flotta in Medio Oriente inviando altri due cacciatorpediniere nella regione, uno dei quali è dotato di un sistema antimissile Nato di produzione Usa (Aegis).

Aegis System: lo scudo antimissilistico della flotta NATO | CUENEWS (marinecue.it) 

“Chiunque ci faccia del male, noi gli faremo del male”, ha promesso giovedì il primo ministro Benjamin Netanyahu mentre visitava le truppe in una base aerea militare israeliana. “Siamo preparati… sia difensivamente che offensivamente”. 

Veniamo da mesi nei quali Israele ha attaccato Siria, Libano Yemen, non c’è stata alcuna pressione diplomatica per prevenire ulteriori atti di aggressione israeliana, gli Stati Uniti si sono mossi solo nell’ottica di far agire senza alcun disturbo Israele con il sostegno attivo di Francia e Gran Bretagna. 

Sempre nei giorni scorsi coloni israeliani armati hanno effettuato diversi attacchi contro i palestinesi nella Cisgiordania occupata, uccidendo decine di palestinesi, bruciando case e consegnando numerosi uomini e donne alla polizia israeliana che li ha subito arrestati ricorrendo al famigerato fermo amministrativo che permette la detenzione per anni senza alcun processo.

 Sempre in questi giorni molti convogli umanitari destinati a Gaza sono stati bloccati impedendo il rifornimento di generi di prima necessità e medicinali alla popolazione civile.

È chiaro che siamo davanti a nuovi scenari di guerra e appare evidente la differenza tra l’operato Usa e israeliano che prenderanno a pretesto un’azione dimostrativa per scatenare escalations brutali che allargheranno il fronte di guerra.

E ne sia conferma quanto riportato dal  The Times of Israel che annuncia la riunione del Gabinetto  di guerra israeliano per stabilire tempi e modalità di una risposta alla iniziativa iraniana, certi che a fianco di Israele ci saranno Francia, Usa e Gran Bretagna che avevano da giorni messo a disposizione di Gerusalemme i loro sistemi antimissilistici .


[1] Ne ha dato notizia il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC)L’Iran conferma l’attacco con decine di droni e missili su Israele – RT (esrt.space)

[2]L’Iran afferma di colpire obiettivi israeliani “con successo” (VIDEO) – RT (esrt.space)

[3]Perché l’Iran ha attaccato la base israeliana di Nevatim – IN PRIMO PIANO – L’Antidiplomatico (lantidiplomatico.it)

Fonte foto: Avvenire (da Google)

3 commenti per “Attacco dell’Iran a Israele: come stanno veramente le cose?

  1. Stefano
    15 Aprile 2024 at 20:14

    Francia, USA e Gran Bretagna non hanno oggi sufficienti risorse per effettuare un attacco all’Iran atto a rendere inoffensiva la scontata e dolorosa risposta che ne seguirebbe, men che meno Israele, quindi al momento ci saranno solo grosse parole perchè risulta evidente la superiorità, non solo intellettuale, dell’affrontare crisi a livello militare ed economico, ma anche, evidentemente, nella lucidità mentale che purtroppo manca ai Netanyahu e ai Biden di turno.

  2. P4BLO
    18 Aprile 2024 at 19:36

    SCHEMATICAMENTE CREDO IL POPOLO DI ISRAELE DEBBA PRENDERE LE DISTANZE, PUBBLICAMENTE, CULTURALMENTE ED ESCATOLOGICAMENTE DA NETANYAHU E DA TUTTO IL FARISEISMO CHE SIN’ ORA HANNO LEGITTIMATO… ” CONDITIO SINE QUA NO” PER INIZIARE AD AGIRE NEL RISPETTO DEI DIRITTI DEGLI OPPRESSI,,,,,

  3. P4BLO
    21 Aprile 2024 at 22:05

    RIDECLINO:: È FONDAMENTALE CHE IL POPOLO DI ISRAELE, PRENDA LE DISTANZE CULTURALMENTE ED ESCATOLOGICAMENTE DA NETANYAHU E DA TUTTO IL CONGENITO FARISEISMO,,, E CHE NON SI LIMITI SOLO A MANIFESTARE IN FAVORE DELLA LIBERAZIONE DEGLI OSTAGGI,,,È FONDAMENTALE, PERCIÒ URGENTE,,,,

    INOLTRE::::
    https://www.lelibrepenseur.org/lactrice-juive-miriam-margolyes-dit-quelle-na-jamais-eu-aussi-honte-disrael/

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