Israele: il Diritto internazionale sotto tortura

L’Occidente collettivo ha normalizzato il genocidio, rendendo il militarismo imperialista parte integrante della vita quotidiana. L’imperialismo israeliano, una volta teorizzata la distruzione del ‘’Medio Oriente allargato’ ’in nome d’una teocrazia liberal-globalista, la Grande Israele, ha portato la guerra cognitiva su un livello mai raggiunto prima d’ora: la mediatizzazione dell’Olocausto palestinese, attraverso i più sofisticati sistemi di propaganda provenienti dalla “Cambridge analitica”. Il nazionalismo ebraico non è mai stato incompatibile col fascismo, mentre il mondo ebraico liberale, quello della sinistra ‘’zombie’’, ha dimostrato di poter convivere con la croce celtica pur vestendo abiti rosa. La società (in)civile israeliana ha introiettato il fascismo del sionismo-revisionista, una ideologia che i neoconservatori USA hanno proiettato nel XXI secolo declinandolo col transumanesimo anglosassone della ‘’new age’’; sterminare un popolo, come annichilire il mondo del lavoro, è la normalità d’una nuova Architettura di potere.

Il regime israeliano-fascista ha dichiarato guerra all’ONU:

‘’I “sionisti revisionisti” allora lanciano un’offensiva mediatica contro l’Agenzia delle Nazioni unite per i profughi palestinesi nel Medio Oriente (UNRWA), che dal 1949 provvede alla scolarizzazione, al cibo, alle cure mediche e ai servizi sociali di 5,8 milioni di apolidi palestinesi in Palestina, ma anche in Giordania, Libano e Siria. L’UNRWA ha un bilancio annuale superiore a un miliardo di dollari e oltre 30 mila dipendenti. Già nel 2018 il presidente Donald Trump mise in discussione l’assistentato ai palestinesi e sospese il finanziamento statunitense all’Agenzia. L’obiettivo era costringere le fazioni palestinesi a riprendere i negoziati. A cinque anni di distanza, l’obiettivo dei “sionisti revisionisti” è molto diverso: attaccando l’UNRWA vogliono costringere anche Giordania, Libano e Siria a espellere i rifugiati palestinesi. Per raggiungere l’obiettivo accusano lo 0,04% del personale dell’Agenzia di aver partecipato all’operazione Diluvio di Al Aqsa e bloccano i suoi conti bancari in Israele. Il direttore dell’UNRWA, lo svizzero Philippe Lazzarini, sospende immediatamente i 12 accusati e ordina un’inchiesta interna. Naturalmente non riceverà mai le prove che gli israeliani affermano di avere. Comunque, uno dopo l’altro, i finanziatori dell’UNRWA, Stati Uniti e Unione europea in testa, sospendono le sovvenzioni. Dopo qualche giorno a Gaza, e dopo qualche settimana in Giordania, Libano e Siria il sistema di aiuti umanitari delle Nazioni unite crolla.’’ 1

Il regime di Tel Aviv, entrando in conflitto con la fazione ‘’intelligente’’ dell’imperialismo anglosassone (quello della ‘’geopolitica del serpente’’), minaccia d’estendere la ‘’guerra totale’’ in Europa. I golpisti straussiani, adesso, estorcono confessioni attraverso tortura ai dipendenti dell’ONU. L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi ha dichiarato che alcuni dipendenti rilasciati a Gaza dalla detenzione israeliana hanno riferito di essere stati coartati dalle autorità sioniste a dichiarare, su basi mendaci, che l’agenzia ha legami con Hamas ed ha preso parte all’azione, partecipata da tutte le componenti della Resistenza palestinese, del 7 ottobre. Israele è, come dichiarò lo storico Norman Finkelstein, ‘’uno Stato pazzo’’. Il rapporto, occultato dal giornalismo lubrificato europeo, è stato riportato perfino da alcuni media israeliani:

‘’I membri del personale dell’Agenzia sono stati soggetti a minacce e coercizione da parte delle autorità israeliane mentre erano in detenzione e hanno subito pressioni per rilasciare false dichiarazioni nei confronti dell’Agenzia, incluso il fatto che ha affiliazioni con Hamas e che i membri dello staff hanno preso parte all’attacco del 7 ottobre”, afferma il rapporto.’’ 2

Le ammissioni non lasciano spazio al dubbio:

“Abbiamo torturato alcune persone” è piuttosto brutto

“Abbiamo torturato alcune persone in modo da poter distruggere un’enorme organizzazione umanitaria indispensabile per affrontare l’enorme crisi umanitaria che per prima cosa abbiamo creato” è… qualcos’altro’’(Ibidem)

 

Israele non guarda al passato; una volta aggiornati gli strumenti per estorcere false confessioni – dalla tortura psico-fisica al Manuale MK-Ultra – l’entità sionista ha contribuito a rendere compatibile un ‘’modello’’ di Stato etnico, teocratico e razzista, col capitalismo della sorveglianza. Orwell capovolto vive a Tel Aviv, lanciando un monito agli Oppressi nell’Occidente collettivo: siete tutti palestinesi.

Nessuna descrizione disponibile.

 

Israele è uno ‘’Stato del male ‘’, ciononostante lo smantellamento d’una entità artificiale passa attraverso l’analisi di tutti crimini commessi dal sionismo-revisionista, prima per conto dei nazisti e dopo degli Stati Uniti, in Europa, Asia, Africa ed America Latina. Israele, basandoci sui parametri filosofici ed etici dell’illuminismo giuridico, non ha nessuna legalità.

 

https://www.voltairenet.org/article220559.html

 

https://www.ossin.org/rubriche/210-guerra-medio-oriente/2958-israele-estorce-con-la-tortura-confessioni-ai-dipendenti-dell-onu

 

 

 

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