Il multipolarismo può salvare il pianeta da Washington

Il capitalismo della sorveglianza, nell’Occidente neocons, si sta allargando con delle modalità mal comprese dallo stesso giornalismo ‘’alternativo’’: ci troviamo davanti ad un regime censorio che ha l’obiettivo, sistematizzato nella dottrina USA della ‘’guerra perpetua’’, di sterminare una porzione del pianeta, una finalità perversa purtroppo non priva di precedenti storici (Italia fascista, Germania nazista e la nuova Israele sionista).

Il filosofo post-modernista Yuval Noah Harari, intervistato da Chris Anderson, ha rilasciato alcune linee guida sul rapporto intercorrente fra la declinazione neoliberista del Grande Reset e lo sterminio di ciò che la lobby israeliana ritiene la ‘’classe inutile’’ di ‘’umani non impiegabili’’:

«Parte di quello che potrebbe succedere è che le persone si rendono conto – e hanno ragione nel pensare che, “Il futuro non ha bisogno di me. … Forse se sono simpatici, mi getteranno delle briciole, come il reddito di base universale”. Ma psicologicamente è molto peggio sentirsi inutili che sentirsi sfruttati»

«Ora, avanziamo rapidamente all’inizio del 21° secolo, quando non abbiamo bisogno della stragrande maggioranza della popolazione» e continua «perché il futuro riguarda lo sviluppo di tecnologie sempre più sofisticate, come l’Intelligenza Artificiale e la bioingegneria».

«queste tecnologie renderanno sempre più ridondante (…) tutto ciò che le persone stanno ancora facendo che è utile» e quindi «permetteranno di sostituire le persone» 1

Le persone, secondo l’élite sionista e statunitense, non fanno più parte ‘’della storia del futuro’’ e dovrebbero lasciare il posto all’Intelligenza Artificiale diventando preda degli hacker CIA/MOSSAD; per la ‘’classe inutile’’, Harari prospetta un futuro da incubo: ‘’droghe e videogiochi’’, nuove malattie virali ed una realtà virtuale d’impotenza, è questo il futuro che l’ideologo post-modernista ha riservato ai colonizzati. Stati Uniti ed Israele, con cinismo ed indifferenza, hanno teorizzato la dissoluzione del concetto universale di Uomo, spingendo l’Europa ad adottare il transumanesimo: la guerra di classe dall’alto lanciata dal complesso militare-industriale USA, contro i popoli e i lavoratori di tutto il mondo.

 

La classe operaia può Resistere al Grande Reset dell’élite aziendale sionista e statunitense

Sconfitti militarmente dalla Federazione Russa ed economicamente dalla Cina, gli Stati Uniti vanno verso un’inevitabile dissoluzione interna. Harari ha teorizzato un futuro da incubo, dove virus bioingegnerizzati nei laboratori P4 nord-americani/israeliani decimeranno i nuovi Dannati della Terra nel nord e sud del mondo; ciononostante questo piano perverso di conquista neoimperialista sarà sconfitto dalla resistenza degli oppressi.

Negli Stati Uniti la centralizzazione del potere nelle mani dell’élite neocons puritana è entrata in rotta di collisione con la crescita demografica: abbandonato il keynesismo colonialista, il neoliberismo non potrà garantire, nel lungo periodo, l’unità dello Stato federale. Consapevole di questo, l’élite aziendale si è giocata (fallendo) la carta sporca Donald Trump accelerando il passaggio ad una nuova guerra civile: il tessuto sociale-nazionale degli Stati Uniti è destinato alla inevitabile decomposizione, dando vita a tanti nano-stati imperialisti in concorrenza fra di loro.

Il giornalista investigativo Thierry Meyssan, presidente della Rete Voltaire, ci ha spiegato che:

‘’Le istituzioni Usa si fondano sul principio della separazione dei poteri di Montesquieu. Le decisioni risultano equilibrate grazie alla separazione dei poteri esecutivo, legislativo e giudiziario. Il sistema funziona se le decisioni vengono prese in nome dell’interesse comune. Con la globalizzazione, ossia con la delocalizzazione industriale in Asia e la conseguente scomparsa della classe media, il sistema non può più funzionare.

Per questa ragione la situazione sociologica impedisce il funzionamento del sistema democratico.’’ 2

Secondo alcuni analisti russi (es. Igor Panarin) gli USA andranno incontro ad una nuova guerra civile che sfocerà nella formazione di tante nano-nazioni etnicamente omogenee, sul ‘’modello’’ israeliano. I cinesi, diversamente, credono che gli Stati Uniti precipiteranno in una nuova forma d’anarchia: una cosa è certa, il ‘’nuovo secolo americano’’ è un incubo che potrebbe concretizzarsi soltanto con la transizione ad una nuova Architettura di potere.

 

Il multipolarismo salverà il pianeta da Washington

In Gran Bretagna la monarchia non avrà futuro dopo la morte di Elisabetta II, simbolo del collaborazionismo fra imperialismo liberale e nazifascismo, mentre in Europa centinaia di migliaia di cittadini (es. Praga e Parigi) chiedono la rimozione delle sanzioni, illegali, contro la Federazione Russa. In America Latina, il collasso dell’uribismo e del bolsonarismo aprirà le porte a nuovi governi favorevoli all’ingresso nei BRICS.

Pechino è già molto avanti geopoliticamente e se dovesse seguire l’esempio di Teheran, sostenendo attivamente le guerriglie antimperialiste, Washington nel giro di pochissimi anni verrebbe da travolta da nuove rivoluzioni democratiche nelle ‘’zone tempestose’’. La ‘’società della sorveglianza’’ incontrerà nuove forme di resistenza che la getteranno in ciò che Leon Trotsky, il costruttore dell’Armata Rossa, chiamava ‘’la spazzatura della storia’’.

https://www.renovatio21.com/il-pianeta-non-ha-piu-bisogno-di-una-vasta-maggioranza-della-popolazione-parla-il-filosofo-di-davos/?amp=1&fbclid=IwAR3rjDo9Tj8AswASwsPg9ZhhlxEfzNszDCV-pysrDeZWmimIANfOONg9yQI

https://www.voltairenet.org/article217923.html

Cuban President Diaz-Canel congratulates Xi Jinping on his birthday -  Prensa Latina

Fonte foto: Prensa Latina (da Google)

 

 

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Dichiaro di essere al corrente che i commenti agli articoli della testata devono rispettare il principio di continenza verbale, ovvero l'assenza di espressioni offensive o lesive dell'altrui dignità, e di assumermi la piena responsabilità di ciò che scrivo.