Putin al G20: Sputnik V e Sinopharma, unica speranza per abbandonare l’imperialismo

La violenza anti-russa e sinofoba dello Stato profondo statunitense unita al terrorismo psicologico dei media europei costerà delle vite: in ambito vaccinale si è tradotto nel respingimento dei vaccini non europei, fra cui lo Sputnik V ritenuto da alcuni scienziati di fama internazionale (fra cui Giulio Tarro, l’allievo di Sabin) ‘’unica salvezza’’. Negli stessi termini il virologo numero uno al mondo, Didied Raoult, si è espresso a favore dei vaccini proteici cinesi. Al G20, il presidente Putin ha chiesto il riconoscimento dello Sputnik attaccando l’eurocentrismo delle grandi case farmaceutiche; lo statista post-sovietico ha posto questioni d’etica pubblica, rilanciando una rivendicazione che, nel secondo dopoguerra, ha caratterizzato la sinistra di classe, la socializzazione del sistema sanitario:

“L’accesso ai vaccini e ad altre risorse vitali non è ancora consentito a tutti i Paesi che ne hanno bisogno. Questo è causato dalla concorrenza sleale, il protezionismo e il rifiuto da parte di alcuni Paesi, tra cui i membri del G20, di riconoscere reciprocamente i vaccini e i certificati vaccinali” 1

La posizione di Putin rappresenta un colpo frontale all’imperialismo farmacologico di Big Pharma, una emanazione del complesso militar-industriale USA e delle Fondazioni Gates e Clinton che hanno consegnato la gestione della crisi pandemica all’Imperial College di Londra estromettendo, di fatto, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS): lo Sputnik V è il vaccino più affidabile al mondo.

 

Le Big Tech contro lo Sputnik V

I vaccini russo, cinese e cubano rappresentano una speranza per il mondo non globalizzato, ciononostante la socializzazione del sistema sanitario e l’introduzione dello Sputnik V (oltre ad essere una rivendicazione dei Partiti comunisti europei) rappresenterebbero un duro colpo alle Big Pharma: le nazioni europee (es. Italia e Francia) riconquisterebbero un minimo di sovranità, dismettendo la pratica da ‘’cavia da laboratorio’’ della Pfizer. A gennaio del 2021, twitter scese in campo contro il vaccino russo sospendendogli l’account:

‘’A gennaio, twitter persino sospese l’account ufficiale di Sputnik dopo che fu rilevato un hack proveniente dalla Virginia. “Ora, chi in Virginia potrebbe voler sabotare un’iniziativa sanitaria globale da uno dei” nemici ufficiali di Washington?” scrisse l’ex-collaboratrice di MintPress Morgan Artyukhina, sottintendendo che credeva che dietro l’attacco ci fosse una delle tante agenzie a tre lettere con sede nello Stato. Nonostante la campagna di diffamazione, la Russia è in realtà il produttore di vaccini più affidabile al mondo, secondo lo studio di 11 Paesi condotto dal sondaggista britannico YouGov. Sono già state ordinate oltre un miliardo di dosi globalmente e numerosi membri dell’Unione Europea, tra cui Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia, hanno rotto i ranghi somministrandolo unilateralmente alle loro popolazioni. Un’Unione europea allarmata cercava di porvi fine, sollecitando cautela’’ 2

Il blitz delle Big Tech contro lo Sputnik V costerà delle vite, ciononostante il governo italiano complice dell’ecocidio ambientale, scimmiottando gli slogan dei ‘’no vax’’ affiliati al gruppo Breitbart, si è reso complice d’una campagna anti-scientista dalla geopolitica variabile accelerando la transizione ad una nuova Architettura di potere: l’Ue, adottando le ricette economiche dei Chicago Boy, ha trasformato il proprio personale politico nei gigolò delle Big Pharma; nonostante ciò quando si volge lo sguardo ad Est, ‘’sì vax’’ e ‘’no vax’’ parlano il medesimo linguaggio di Steve Bannon disconoscendo Mosca, ‘’ il produttore di vaccini più affidabile al mondo ’’.

 

La Nato nasconde la corruzione delle Big Pharma

Il gruppo editoriale Wikileaks ha pubblicato documenti d’archivio che, mai impugnati, dimostrano la corruzione delle grandi case farmaceutiche, a partire dagli esperimenti della Pfizer in Africa fino ai finanziamenti che AstraZeneca ha elargito al governo-dittatura di Bolsonaro per bloccare i rifornimenti di ‘’vaccini comunisti’’. La demenziale ideologia dei ‘’no vax’’ non ha diritto d’esistere all’interno della sinistra di classe, al contrario i Partiti comunisti dovrebbero rivendicare la sostituzione dei rifornimenti Pfizer col più affidabile Sputnik V. E’ la legge della geopolitica: Washington perde; Mosca vince.

Il giornalista John Helmer ci ha spiegato i legami delle Big Pharma con la Nato, leggiamo:

‘’GAVI è l’acronimo di Global Alliance for Vaccines and Immunization. Istituito con 750 milioni di dollari dalla Gates Foundation nel 1999, con sede a Ginevra e Washngton DC, e diretto dall’epidemiologo Seth Berkley. Statunitense i cui lavori furono finanziati da Gates e governi della NATO, e prima ancora dalla Fondazione Rockefeller. COVAX è un acronimo, creato da GAVI, per indicare un piano multinazionale di finanziamento dello sviluppo del vaccino Covid-19 in Europa e Stati Uniti; quindi per finanziarne la vendita e la distribuzione nei Paesi poveri. GAVI afferma che il piano “è l’unica iniziativa globale che lavora con governi e produttori per garantire che i vaccini COVID-19 siano disponibili nei Paesi a reddito più alto che in quelli a basso reddito”. Maggiori informazioni sulla versione della GAVI. Si pensa a COVAX come banca creata da GAVI con denaro dei governi della NATO e concessi o prestati ai governi clienti che soddisfano i criteri di ammissibilità della banca. Il sito di GAVI pubblica un aggiornamento settimanale su ciò che chiama la “corsa al vaccino Covid-19”. I più noti degli 11 vaccini nell’elenco GAVI e contrassegnati come approvati dal punto di vista medico sono Moderna, Novavax e Johnson&Johnson (USA); AstraZeneca (Regno Unito); Pfizer (Germania); Sinovac (noto anche come CoronaVac, Cina); e Sputnik V di Gamaleja (Russia). I vaccini nordamericani e britannici vengono promossi e finanziati da piano GAVI-COVAX; i vaccini cinesi e russi no’’ 3

Cito testualmente: ‘’I vaccini nordamericani e britannici vengono promossi e finanziati da piano GAVI-COVAX; i vaccini cinesi e russi no’’. L’ideologia dei ‘’no vax’’, che si autodefinisce ‘’anti-sistema’’, è figlia del medesimo sistema di potere del GAVI-COVAX: l’imperialismo USA, definito correttamente dal teorico marxista Amadeo Bordiga ‘’imperialismo del miliar-dollaro’’. Washington, attraverso il genocidio clinico, sta (letteralmente) massacrando la working class occidentale e decimando il mondo non globalizzato: una vittoria apparente, la guerra inter-capitalista e farmacologica, a breve, potrebbe trasformarsi in una nuova Stalingrado. Russia e Cina organizzeranno il mondo dopo la pandemia, dando alle nazioni alleate sicurezza e stabilità.

https://www.agi.it/estero/news/2021-10-30/g20-putin-chiede-riconoscimento-vaccino-sputnik-14382414/?fbclid=IwAR1_-TGe4OJCrBW7yabMK8QdKHA0e14idydFjiHdPTwtGupeBRxIAm9LhIU

http://aurorasito.altervista.org/?p=16039

Il governo e il dilemma del pass vaccinale: "Vale anche per Sputnik, ma  solo a certe condizioni" - La Stampa

Fonte foto: La Stampa (da Google)