I soldati greci con il KKE

I soldati greci dei campi militari di Evros e Tracia hanno coraggiosamente protestato contro il supporto che il governo Tsipras ha dato all’esercitazione NATO chiamata “Noble Jump”. La lettera di protesta scritta al governo ANEL-Syriza ha una impostazione se non antimperialistica quanto meno contraria alla politica neocolonialistica occidentale e considera l’atteggiamente servile di Tsipras «una provocazione per i soldati, figli del popolo greco, soprattutto dopo le loro reazioni e del movimento popolare che, da almeno 20 giorni, con dichiarazioni, dimostrazioni, relazioni e lettere dalla Grecia e Cipro, hanno espresso la loro opposizione alla NATO». «Non siamo personale assistente delle forze NATO», la parte più significativa è certamente questa: «Esprimiamo la nostra opposizione all’uso di porti, aeroporti, strade, campi e altre infrastrutture del nostro paese da parte delle forze militari della NATO. Non devono mettere piede sul suolo del nostro Paese. Non sono i benvenuti» 1. Per questa ragione i soldati greci hanno sfilato con i comunisti del KKE ribadendo la consapevolezza che l’imperialismo Usa persegue trame di guerra a discapito dei popoli.

Soldati in corteo col KKE, anniversario della rivolta del Politecnico

 

La Grecia, a differenza dell’Italia e di altri paesi europei, non è un paese imperialista quindi l’esercito – lasciando stare alcune drammatiche parentesi del passato – mantiene una base ‘’non professionale’’, popolare, che può essere raggiunta dalle forze progressiste e antimperialiste. I soldati italiani – come quelli Usa, britannici ed israeliani – provengono spesso dal sottoproletariato oppure da una certa piccola borghesia reazionaria, e quindi, inclini all’autoritarismo, sono ossequiosi nei confronti degli ufficiali e ben propensi a servire l’imperialismo USA senza porsi molte domande.

Si tratta, spesso, di piccoli delinquenti prestati alla carriera militare, oppure simpatizzanti di organizzazioni politiche neonaziste e neofasciste; alcuni di loro si sono anche macchiati di reati particolarmente spregevoli come lo sfruttamento della prostituzione. Il caso della Folgore di Pisa è alquanto eloquente. Esaminiamolo.

 

La Folgore: un covo di neofascisti

La Folgore si colloca all’interno dell’Operazione Gladio e, in caso di intervento militare statunitense in Italia, avrebbe fatto da braccio armato della CIA e dei servizi di intelligence britannici. Per molti aspetti possiamo considerarla il volto legale di Ordine Nuovo, l’organizzazione terroristica fondata da Pino Rauti che, fra le altre cose, esaltava il colonialismo razzista israeliano. Per questa ragione un buon numero di parà sono delinquenti comuni che si addestrano militarmente e non esisterebbero a compiere crimini contro la stessa Costituzione italiana qualora gli fosse ordinato. La Folgore è così tanto aderente a Gladio che ne ha mutuato gli stessi simboli.

Possiamo considerare questa organizzazione paramilitare una sorta di prolungamento di ciò che lo storico Daniele Ganser ha chiamato gli eserciti segreti della NATO. Eversivi.

Folgore di morte e di omertà, titola un libro dell’Editore Kaos. Nell’estate del 1999, Emanuele Scieri parte da Siracusa per il servizio militare nella caserma ‘Gamerra’ di Pisa. La sera stessa del suo arrivo le tracce del giovane si perdono, il giorno dopo non si fa vivo, nessuno si preoccupa della sua scomparsa. Emanuele è stato vittima di un criminale rito d’iniziazione vergognosamente tollerato dagli ufficiali felloni della caserma. La magistratura di Pisa aveva indicato questa pista ma è stata immediatamente fermata; ‘’è probabile che Scieri sia stato “costretto a salire la scaletta, senza nessuna protezione e con un oggetto contundente colpito ai piedi e alle mani affinché cadesse.” 2. La violenza e l’autoritarismo contraddistinguono questo gruppo che per certi aspetti assomiglia molto alle organizzazioni mafiose.

Non soltanto la magistratura di Pisa è stata stoppata impedendogli di dimostrare i gravissimi delitti di cui si sono macchiati alcuni militari della Folgore. L’Università di Messina ha allontanato il sociologo Charlie Barnao per lo studio Autoritarismo e costituzione di personalità fasciste nelle forze armate italiane: un’autoetnografia. Barnao ha cercato di dimostrare che “I due tipi di fascismo che si incontrano nella forze armate sono sia quello storico-culturale, che uno di tipo psicologico” e prosegue con una interessante considerazione ‘’Ci sono dei riferimenti culturali ben precisi — basta leggere i resoconti di Bolzaneto e Diaz. Il retaggio della cultura fascista è ampiamente presente e dimostrato all’interno delle Forze Armate.”’’. Forse è per questa ragione che diversi parà, in caserma, sono diventati anche eroinomani? Una vergogna tipica dell’imperialismo italiano è il caso di Alessandra Gabrieli, prima parà donna italiana, arrestata per spaccio di stupefacenti. Questo è ciò che ha raccontato al nucleo operativo dei Carabinieri di Sampierdarena, una storia davvero disgustosa: ‘’Mi hanno iniziato all’eroina alcuni militari della missione Isaf di ritorno dall’Afghanistan. È successo nel 2007 ed eravamo nella caserma della Folgore a Livorno. Ritengo che quello stupefacente, molto probabilmente, venisse portato direttamente dall’Asia’’ 3. Insomma, soldati spacciatori proprio come i picciotti dell’’ndrangheta. Forse anche peggio.

L’Italia è un paese sub-imperialistico, con una borghesia nazionale arrogante e ‘’compradora’’ che si divide tra i filo-Usa ed i filo-Germania; tutte e due le fazioni si abbassano i pantaloni davanti al regime sionista e si voltano dall’altra parte, omertosi, di fronte ai crimini israeliani. Per questo motivo non potrà mai accadere quello che è successo in Grecia dove il KKE ha portato a termine un capolavoro: creare dei settori antimperialisti all’interno delle forze armate. I militari italiani uccidono su mandato degli Stati Uniti e diffondono razzismo islamofobo per conto di Israele. Folgore di morte e di omertà, proprio come la ‘ndrangheta con cui, al tempo del golpe Borghese, i parà avrebbero dovuto collaborare.

Paul Craig Roberts sostiene che la verità è sempre anti-americana; personalmente aggiungo che è sempre antimperialista. La Grecia ed il KKE ci stanno dando una lezione importante.

 

http://www.lariscossa.com/2017/06/19/soldati-greci-la-nato-non-benvenuti/

 

https://news.vice.com/it/article/fascismo-para-folgore-esercito-italiano

 

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11/17/droga-produzione-record-in-afghanistan-soldati-nato-coinvolti-nel-traffico/780177/

 

 

 

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