Robert Kennedy jr: un anti-globalista genuflesso alla lobby israeliana

Il candidato ‘’anti-sistema’’ Robert Kennedy jr, recentemente intervistato dal giornalista Tucker Carlson, ha preso in esame alcuni aspetti caratterizzanti l’agenda neocons per le ‘’guerre eterne’’: la militarizzazione dell’Ucraina, i laboratori militari P4 fino all’assassinio di suo zio John. Si tratta d’un documento importante dove un candidato, riempito (ingiustamente) di letame mediatico dal giornalismo lubrificato, ha attaccato una parte del complesso militare-industriale USA; ciononostante la linea Kennedy, cercando un ponte verso la lobby israeliana, presenta evidenti contraddizioni e debolezze.

 

Robert Kennedy jr: candidato anti-globalista oppure utile idiota della lobby israeliana?

 

Durante l’intervista, Kennedy jr ha contestato – correttamente – la sovrapposizione degli apparati d’intelligence sul governo ‘’eletto’’ USA, fino alla trasformazione degli Stati Uniti in un regime oligarchico-neoliberale. RFK ha svelato l’agghiacciante rivelazione di Mike Pompeo sulla CIA:

 

“Egli … mi guardò negli occhi e disse: “L’intero livello superiore di quell’agenzia [CIA] è composto da individui che non credono nelle istituzioni democratiche degli Stati Uniti”. Questa è una citazione”. 1

 

La distruzione dell’idea di democrazia, negli Stati colono del Nord del mondo, ha provocato la transizione dal Welfare State (un concetto tipicamente europeo-continentale) al War State, svuotando gli Stati del proprio ruolo interventista-sociale. La minaccia dei laboratori militari nasce col progetto della Nato, successivo all’11/9, di trasformare i Paesi occidentali, USA compresi, in regimi-laboratorio per la sperimentazione delle armi di nuova generazione. Leggiamo le posizioni di Robert Kennedy jr sui laboratori militari P4 (sottolineatura mia):

 

“Anthony Fauci ha tutta la responsabilità dello sviluppo delle armi biologiche. […] Nel 2014, 300 scienziati hanno scritto al presidente Obama e hanno detto “devi chiudere Anthony Fauci, perché creerà un microbo che causerà una pandemia globale”. E così Obama ha firmato una moratoria e ha chiuso i 18 peggiori esperimenti di Anthony Fauci, la maggior parte dei quali si svolgevano in North Carolina da uno scienziato chiamato Ralph Baric (@Baric_Lab).

Invece di obbedire a quella legge, Anthony Fauci ha spostato molte delle sue operazioni offshore. E quelle operazioni sono finite per lo più nel laboratorio di Wuhan, che è un laboratorio militare […] e molti di loro sono andati in Ucraina”.

Dov’è la protesta dei media mainstream? New York Times, Washington Post – chiunque?’’ (Ibidem)

 

Come ha segnalato la testata marxista Word Socialist Web Site (WSWS), RFK invece di contestare la dottrina neocons sulla guerra ibrida, ha rilanciato – volente o nolente – alcune modalità della strategia trumpiana di dissonanza cognitiva, un aspetto della comunicazione dell’ex presidente sistematizzata direttamente dall’agenzia d’intelligence Cambridge Analitica. Robert Kennedy jr, chiamando in causa il laboratorio di Wuhan, ha messo sullo stesso piano il Partito Comunista Cinese (PCC) col deep state USA, ripiegando su una vocazione geopolitica organica agli interessi geo-economici dell’Occidente collettivo.

Il programma sociale di Kennedy jr verte sulla lotta al liberal-globalismo e la transizione ad uno Stato keynesiano e sociale, leggiamo dal Sito Ambiente Web:

 

‘’• Lo stesso mese in cui il governo degli Stati Uniti ha aumentato i contributi finanziari all’Ucraina (ora 113 miliardi di dollari in totale), ha tagliato i buoni pasto per 30 milioni di americani.

  • La Fed ha stampato 300 miliardi di dollari per coprire i fallimenti bancari.
  • 15 milioni di americani sono stati rimossi dal welfare.
  • 4 milioni sono stati tolti da Medicare.

L’aumento dei prezzi alimentari e l’inflazione hanno paralizzato gli americani. Il salario medio è ora inferiore di $ 5.000 rispetto al costo dei beni di prima necessità.

  • Il debito accumulato con carta di credito negli Stati Uniti ha superato $ 1,1 trilioni.
  • E a causa delle difficoltà economiche, molti genitori stanno ora valutando la gravità della malattia del loro bambino prima di cercare cure mediche.’’ (Ibidem)

 

Nella prospettiva di rilanciare il keynesismo-sociale, Kennedy jr non ha in mente soluzioni socialiste, ma declina in termini ‘’radicali’’ la tradizione politica populista del presidente Andrew Jackson (fra l’altro il primo presidente statunitense ad aver subito un attentato), uno dei padri dell’isolazionismo statunitense. Secondo la Dottrina Kennedy jr, è necessario concordare delle alleanze all’interno del deep state: questo candidato ‘’anti-sistema’’ ha optato per una alleanza strategica col sionismo-territoriale. Israele – a detta di Kennedy – in quanto baluardo del sovranismo contro il liberal-globalismo; una rilettura geopolitica fantasiosa, totalmente organica alla ‘’Israele fantastica’’ propagandata dagli pseudogiornalisti filo-israeliani.

Scrive il giornalista investigativo e Premio Pulitzer Chris Hedges:

 

‘’La sfida ad Israele, la cui palese interferenza nel nostro processo politico rende le più tiepide proteste contro la politica israeliana una pulsione politicamente suicida, esige un prezzo politico molto alto. I palestinesi sono poveri, dimenticati e soli. Ecco perché sfidare il trattamento riservato da Israele ai palestinesi è la questione centrale che deve affrontare qualsiasi politico che pretenda di parlare a nome dei vulnerabili e degli emarginati. Opporsi a Israele ha un costo politico che pochi, compreso Robert F. Kennedy Jr. sono disposti a pagare. Ma, se ci si oppone, ci si distingue come persone che antepongono i principi alla convenienza, che sono disposte a lottare per i miserabili della terra e, se necessario, a sacrificare il proprio futuro politico per mantenere la propria integrità. Kennedy non supera questa prova cruciale di coraggio politico e morale.’’ 2

 

Kennedy jr ‘’non supera questa prova cruciale di coraggio’’, mentre l’informazione ‘’alternativa’’ non riconoscendo la pericolosità dell’imperialismo israeliano e criticando il neoliberismo soltanto per questioni sopra-strutturali, ha dimostrato d’essere una proiezione del trumpismo; un pallido riflesso del liberal-globalismo. Continua Hedges:

 

‘’Kennedy, invece, rigurgita ogni menzogna, ogni tropo razzista, ogni distorsione della storia e ogni commento avvilente sull’arretratezza del popolo palestinese propinato dagli elementi più retrogradi e di estrema destra della società israeliana. Contribuisce a diffondere il mito di quello che Pappe chiama “Israele fantastico“. Questo, da solo, lo scredita come candidato progressista. Mette in dubbio il suo giudizio e la sua sincerità. Lo rende un altro mediocre rappresentante del Partito Democratico che balla al macabro ritmo del governo israeliano.’’ 2

 

Il sionismo di Kennedy è interno alla organicità della ‘’sinistra’’ occidentale al neoconservatorismo, anche nella variante sionista-revisionista ed all’intimo rapporto che intercorre fra la decomposizione della democrazia borghese e le guerre non convenzionali. Non esiste libertà dentro l’Occidente collettivo, una società distopica basata sulla negazione dei Diritti sociali.

Coloro che abbracciano il sionismo sono accecati da cinismo oppure ignoranza rispetto alla Storia mediorientale contemporanea. RFK, cercando un ponte con la lobby israeliana, non ha deluso soltanto i palestinesi, ma anche una parte dei movimenti anti-neoliberisti statunitensi. Negli Stati Uniti non esiste un ‘’meno peggio’’; tutte le scelte sono peggiori.

https://www.ambienteweb.org/2023/08/18/robert-f-kennedy-jr-parla-di-ucraina-dei-biolabs-e-del-vero-assassino-di-suo-zio-john/

https://comedonchisciotte.org/robert-f-kennedy-jr-lutile-idiota-della-lobby-israeliana/

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