UE e Rivoluzione

Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo interessante contributo di Luca Massimo Climati, pur condividendolo solo parzialmente:

 

Tenterò di creare una sintesi di aspetti che verranno successivamente trattati in un documento di articolazione indispensabile.

L’Italia, paese dell’Europa diventato completamente laterale e subalterno alla UE come forma di dominio, ai suoi mandatari e reali padroni, alle singole forze esterne che contraddittoriamente  l’hanno trasformata, coerentemente con la sua storia pluri-secolare, terra di scontri e conquiste, rischia di diventare una spina nel fianco di chi ne ha minato negli anni anche la minima sovranità.

Come nel caso della “brexit” o nella affermazione centrifuga in Ungheria con il governo Orban, al netto dei suoi contenuti reali, l’Italia, per la sua collocazione geografica e come portabandiera dei popoli che subiscono maggiormente i vincoli esterni, potrebbe costituire un pericoloso esempio per altre nazioni compresse: una pericolosa faglia aperta che potrebbe compromettere in maniera strategica e definitiva le sorti della UE e gli scopi reali della sua creazione-elaborazione.

Pensare oggi in termini effettivamente internazionalisti vuole dire facilitare i percorsi di disintegrazione degli apparati sovra-nazionali, atti a consentire affari alle multinazionali ed al capitale finanziario: appiattendo le manovre imperialiste sugli scacchieri geo-politici. Questo ultimo aspetto si evince dalla subalternità del governo uscente italiano alle aggressioni sul territorio del legittimo governo di Siria ed alla Russia, uno degli stati “canaglia” per l’imperialismo USA, le nazioni neo-coloniali storiche e l’apparato mutante della NATO.

Non possiamo ragionare come nel secolo scorso: oggi è strategico creare contraddizioni letali alla catena del comando ed all’allineamento politico esterno-interno, intricare la filiera del controllo energetico-produttivo-alimentare: trovare soluzioni nuove a nuove e raffinate tecniche di potere e controllo.
Sono tempi nei quali si può definire profetico Orwell e profetico il suo 1984 “. Abbiamo a che fare con la psico-polizia , che ha mandato in soffitta il vecchio apparato repressivo tardo-romantico.

Il potere UE agisce creando individualismo, atomizzazione dei rapporti di vita e di lavoro, una cortina di depressione e senso di colpa collettivi; distrugge i sessi, la famiglia e il senso stesso dell’esser uomo o donna, delle loro magnifiche differenze, creando un sesso neutro, funzionale al neo-schiavismo ed al neo-feudalesimo. Il potere UE ha bisogno di paure totalizzanti ed immaginarie, non verificate: parliamo del debito pubblico, dello spread, si divide il popolo tra cosmopoliti ad accoglienza compulsiva e razzisti con la fobia degli immigrati e della sicurezza. Il ragionamento e la verifica sono i due più grandi nemici di siffatto potere

Ma questo succede anche quando si vuole giudicare la complessità degli eventi con giudizi approssimativi, non entrando nel fondo delle contraddizioni, delle nuove caratteristiche delle nuove compagini politiche di successo, come La lega di Salvini o il 5 Stelle.
Per dei patrioti rivoluzionari diventa essenziale la verifica di ogni passaggio e la consapevolezza e la prudenza nel giudicare l’evoluzione della situazione politica; le differenze tra popolo elettore ed apparato del partito di riferimento, senza isterie da identitarismo trapassato o superbia presupponente.

Il cammino per un nuovo Risorgimento e riscatto sociale per il nostro Popolo, che batta il vecchio e marcio, spacciato per nuovo, sarà ancora difficile, forse non ne vedremo la minima lucese non da lontano, o forse no.
Il nemico ha creato tante distrazioni da tale cammino, superstizioni; ha saputo accontentare e pagare cambiali a finti rivoltosi ed ha creato una gabbia di sette ed orti, criminalizzando ogni tentativo di ricomposizione efficace: quando sentite qualcuno pronunciare la parola “rossobruno”, vuole dire che siete sulla strada giusta.
Occorre creare un grande fronte di resistenza alle politiche antisociali della UE, esaltate dalle teste d’uovo al suo servizio

L’epoca dei convegni è finita : è tempo con coraggio ed ambizione, ma con umiltà e rsipetto del nostro Popolo, di fare
la propria parte. Essere e non soltanto esistere!

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Foto: Modernizzare l’Italia (da Google)

 

 

1 commento per “UE e Rivoluzione

  1. armando
    16 Maggio 2018 at 14:26

    sono sostanzialmente d’accordo.

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