Dallo sfruttamento dei corpi all’invasione coloniale

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Stiamo andando ben oltre il dominio del Capitale sullo sfruttamento del corpo umano per ottenere il plusvalore e realizzare il profitto e la ricapitalizzazione. Ben oltre l’assolutismo dispotico del Leviatano di Hobbes. Ben oltre lo stesso neoliberismo di Milton Friedman applicato diligentemente, con modalità differenti, da Pinochet e da Margaret Thatcher.
Viviamo in uno stato di eccezione, al di fuori delle garanzie costituzionali, uno stato di eccezione dalle regole democratiche che è caldeggiato e portato avanti proprio dai residui politici di quelle forze che un tempo combattevano per la difesa dei diritti umani e sociali. Difeso con ostinazione, in modo “responsabile”, nella prospettiva che niente sarà come prima del Covid, che il “distanziamento sociale” costituirà la norma del prossimo futuro affinché venga garantita la salute di tutti, salute che un tempo costituiva un diritto e che, nei tempi nuovi, sarà la garanzia del vivere civile in quanto dovere da rispettare, pena l’isolamento e la marginalizzazione.
Negli anni ’70 Michel Foucault1) aveva teorizzato il potere del Capitale come biopotere, facendo riferimento innanzitutto agli universi chiusi come le carceri e i manicomi. Ma il biopotere non aveva invaso ancora tutta la sfera sociale avvolgendola dentro le sue spirali terrificanti.
Non era ancora garantita la biosicurezza di tutti. Non era stata intrapresa ancora la politica sanitaria, come ulteriore strumento di sopraffazione, presumibilmente di entità superiore riguardo la cancellazione di qualsiasi forma di protesta. Oggi lo stato interviene prepotentemente con decreti ministeriali, tutti al limite delle garanzie costituzionali, perché, si dice, siamo in una situazione di emergenza che richiede misure draconiane. Poco importa che gli ospedali diventino inabili a garantire le cure terapeutiche per i malati di cancro, per i cardiopatici, per i diabetici…
Poco importa che i disturbi psicologici investano, dato il clima di panico e di terrore creato, oramai la maggioranza della popolazione. Poco importa che vi sia una marea gigantesca di licenziamenti, soprattutto nell’economia informale, e di piccole imprese andate a male, foriero anche questo di disturbi fisici e mentali.
Si tratta di garantire la fedeltà della popolazione ai diktat sanitari, tramite strumenti straordinari di controllo e di intervento che rassicurino i cittadini sulle tante fobie create ad arte. Si tratta di educare la popolazione al rispetto delle norme inventate contro la pandemia e di renderla vigile contro chi attenta alla salute tramite comportamenti inadeguati o addirittura irresponsabili. E si tratta ovviamente di non dare spazio alle voci fuori coro, di emarginarle, di reprimerle se necessario.
I termini “negazionismo” e “complottismo” usati dai santoni del Potere, per discriminare e ridicolizzare i dissidenti, utilizzati spesso in stile “Santa inquisizione” e non per confutare sul piano scientifico dove avrebbero fatto ben triste figura, con analisi e con dati non truccati, come sarebbe successo un tempo ai detrattori di Galileo Galilei e di Giordano Bruno, che potevano difendersi e aggredire ieri come oggi con l’impostura e con la violenza.
Ricordo che l’OMS, già nel 2005 , per l’influenza aviaria ,aveva previsto uno scenario spaventoso con un’epidemia che avrebbe ucciso milioni di persone e che quindi risultava indispensabile che i governi si ingegnassero preventivamente di informare le popolazioni su una tale calamità e rendessero “responsabili” i cittadini davanti alla catastrofe prossima ventura in modo che obbedissero senza indugi alle direttive che partissero da task-force politico-sanitarie, in modo da respingere un moltiplicarsi dei contagi, delle malattie, dei decessi. Ma una tale catastrofe non avvenne. Con il coronavirus identico scenario. Con simulazioni effettuate anche nel 2019 (fondamentale la partecipazione della Melinda and Bill Gates Foundation) si invitavano i leaders governativi ad attuare, ai primi segni della malattia, uno stato di emergenza che sospendesse le garanzie costituzionali. Il virus, di bassa letalità, come riconosciuto dallo stesso Gates, venne interpretato come catastrofico ed imposto come tale ai governi che hanno potuto sperimentare con lo stato di emergenza che sempre più sta diventando stato di eccezione un controllo politico, culturale della popolazione per renderla docile, servile e per creare condizioni future di facile sottomissione, tramite l’educazione fideistica, alle successive politiche governative antipopolari e guerrafondaie.
Risulta strategico per il Biopotere del Capitale che la mente smetta di pensare con razionalità, facendo leva sulla sua pratica, e si abbandoni invece ad essere persuasa per fede dai vari profeti del futuro, catastrofico se non si seguirà la via maestra dei precetti e dell’ordine sanitario. E’ necessario che si obbedisca pensando che i propri ragionamenti etero-diretti siano frutto libero e razionale della propria mente, che i propri comportamenti gestiti dall’alto siano frutto di personalità responsabili che si mettono al servizio di una società sana di corpo e di mente.
Perché siamo già in una fase pre-Huxley che, naturalmente, è stata anticipata dalla rovinosa caduta morale delle avanguardie culturali, politiche, sindacali che non hanno né l’energia, né la creatività, né il coraggio per lottare contro il Moloch capitalistico e che quindi nulla sanno offrire alla popolazione in termini di azione politica, di aspettative reali di solidarietà tra gli esseri umani, oggi abbandonati in un atomismo liquido che sa di disperazione e di angoscia…
E’ l’invasione coloniale 2) operata dal corpus finanziario-sanitario-militare nelle nostre menti perché siano ammansite dalla promessa sicurezza dal virus che è stata barattata non solo con la perdita delle libertà elementari ma anche e soprattutto con l’oscuramento della coscienza. Giusto quindi il patentino sanitario se si vuole partecipare ad un convegno, ad un concerto, ad uno spettacolo teatrale, ad un film, ad una manifestazione politica. Giusto quindi il distanziamento sociale ( mi si permetta di dire che i termini società e distanziamento sociale costituiscono un ossimoro) soprattutto nelle scuole elementari in modo che i bambini imparino a temere l’altro, ad avere paura della vicinanza dei corpi, ad essere diffidenti dell’altro, a ridimensionarsi non come cellule sociali, ma come atomi separati, distanti, in un cosmo privo di relazioni sociali ( dove solo si può formare una individualità ricca di apporti aspirati dall’altro)che non siano sovra-ordinate dall’assolutismo del Capitale che oggi sarà liberal, domani fascista, come meglio giudicherà, secondo i successi relativi all’invasione coloniale delle menti.
Ciò che mi allarma è l’incapacità di gran parte delle avanguardie di non rendersi conto che dietro il panico da coronavirus si sta aprendo una scenario , un paradigma culturale e politico che sta affossando( si vorrebbe definitivamente) la partecipazione sociale, la rappresentanza dei territori, le manifestazioni di reale opposizione, il conflitto sociale, e determinando il ridimensionamento della lotta di classe a tutto vantaggio dei grandi ricchi. Ma chissà. Tale ignavia, tale inconsapevolezza è forse segno che veramente siamo entrati di già nell’era di Huxley.
Si pensi al decadimento delle istituzioni quando vediamo uno Zingaretti che asserisce che dovremo trasformare la mascherina in un oggetto di moda e di sfoderare così la nostra creatività, di considerala come una cravatta, un piercing…
Per dirla con Neil Postman “Non sarà il Grande Fratello a toglierci l’autonomia, la cultura, la storia. La gente sarà felice di essere oppressa e adorerà la tecnologia che libera dalla fatica di pensare”3). Sarà come dice Postman o c’è ancora qualche possibilità di reazione…? 4)
NOTE
1) Michel Foucault “l’archeologo dei saperi”. Una produzione sterminata. Suggerisco innanzitutto “Sorvegliare e punire” Einaudi ; “Le parole e le cose” Rizzoli
2) “Colonizzazione” è un termine usato da Vandana Shiva e che naturalmente fa riferimento alle tecniche di manipolazione, di indottrinamento, di occultamento usate sapientemente dall’Imperialismo in patria e nelle colonie
3) Neil Postman “Divertirsi da morire” Longanesi
4) In questo articolo non ho voluto soffermarmi sui falsi dati forniti dai media sulla “questione Covid” al fine di mantenere lo stato di tensione e di paura così caro al governo e all’elite di potere. Ricordo solo tre pronunciamenti. Il primo è dell’Istituto Superiore di Sanità, secondo il quale il 91% dei test tampone danno falsi positivi. Il secondo è dell’ex direttore di Pfizer che afferma che i falsi positivi vengono utilizzati per inventare una seconda ondata con nuovi casi. Infine Roberto Rigoli, primario di microbiologia di Treviso “Il coronavirus si è spento” Leggi “ComeDonChisciotte” 1/10/20 per i tre pronunciamenti suddetti

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