Il primo 25 aprile (da premier) di Giorgia Meloni

A pochi giorni dal 25 aprile, sono in divertita attesa di vedere quale sarà il triplo salto carpiato che la premier Giorgia Meloni  sarà costretta a fare per celebrare la ricorrenza che sancisce la nascita della Repubblica Italiana.

Sarà difficile cavarsela in corner, parlando del Risorgimento o della prima guerra mondiale, di Enrico Toti o Nazario Sauro. Ancora più improbabile bissare la doppia giravolta con la quale ha recentemente (e maldestramente…) dribblato la questione delle Fosse Ardeatine.

L’Italia è una Repubblica nata dalla guerra contro il nazifascismo e la sua Costituzione – alla quale la stessa Meloni ha giurato fedeltà nel momento in cui è stata nominata Presidente del Consiglio – è figlia di quella lotta.

Come se la caverà?

Tutto ciò a prescindere dal fatto che la ricorrenza più importante di questo paese è stata ridotta, come il Primo Maggio, ad una kermesse retorica e strumentale da parte delle forze politiche e delle istituzioni. Ma questo è un altro discorso.

Che dirà Giorgia Meloni?  Che Cristo è morto di freddo?

25 aprile, Meloni: “Celebra la liberazione dell'Italia dal nazifascismo" -  La Stampa

Fonte foto: La Stampa (da Google)

1 commento per “Il primo 25 aprile (da premier) di Giorgia Meloni

  1. Giulio Bonali
    18 Aprile 2023 at 8:17

    Scommetto che (fra l’ altro) tirerà in ballo le infami falsità correnti in sede politicamente corretta sulle foibe, secondo le quali le vittime della pulizia etnica imperialista italiana (dal 1918; dal 1922 in particolare fascista) vengono correntemente fatte passare per carnefici e viceversa e la eroica ed estremamente benemerita (anche per noi antifascisti italiani) Resistenza Yugoslava (esplicitamente, ma anche quella italiana conseguentemente) viene demonizzata.

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