Tutto è come sempre, anzi peggio

“Niente sarà più come prima”. Ricordate? E’ la frase che veniva ripetuta come un mantra dall’inizio della crisi pandemica. Una sorta di rituale catartico che voleva significare che il mondo intero, tutti noi, dopo quella tragedia planetaria, avremmo voltato pagina, saremmo stati più solidali, più buoni, avremmo messo da parte tutte quelle brutture che da sempre caratterizzano la storia dell’umanità (sfruttamento dell’uomo sull’uomo, oppressione sociale e umana, guerre imperialiste, devastazione ambientale) e ci saremmo dati, tutti, altre priorità. Insomma, la pandemia, nella sua tragicità, avrebbe creato le condizioni per una svolta epocale, un giro di boa per l’umanità.
Chiacchiere, naturalmente, ma in tanti che sventolavano i tricolori dai terrazzi durante i lockdown intonando canzoni, ci avevano forse creduto. D’altronde a questo serve la propaganda.
Non è cambiato nulla, naturalmente, se non in peggio. Il covid, o meglio la gestione politica e mediatica della pandemia, ha ulteriormente “incattivito” le classi dirigenti rendendo ancora più passive e sottomesse le masse popolari.
Dalla narrazione terroristica sul covid, con relativa criminalizzazione dei non allineati alla gestione politica della crisi pandemica, siamo passati alla narrazione terroristica del conflitto russo-ucraino (che faremmo meglio a definire russo-NATO con l’Ucraina mero strumento di quest’ultima) con relativa criminalizzazione di chi non è allineato alle veline ufficiali.
Ed ora l’aumento del bilancio per le spese militari. Dopo due anni vissuti nel terrore di non avere neanche i posti letto sufficienti ad accogliere le persone (in seguito ad una politica di devastazione neoliberista della sanità pubblica), la priorità diventa adesso la spesa militare.
Non aggiungo altro perché non mi pare ce ne sia bisogno.

Coronavirus, flashmob anche a Napoli:tutti sui balconi a cantare  «Abbracciame» - Il Mattino.it

Fonte foto: Il Mattino (da Google)

2 commenti per “Tutto è come sempre, anzi peggio

  1. bonste
    27 Marzo 2022 at 17:35

    …Nel caso in cui il nostro Paese dovesse essere coinvolto nel conflitto russo-ucraino, quanto è forte l’Esercito Italiano?
    È una domanda che sta attanagliando milioni di italiani, un interrogativo lecito visti i tempi che stiamo vivendo e alla luce della circolare dello Stato Maggiore Esercito nella quale viene stabilito di ridurre i congedi e potenziare il warfighting.
    Sebbene il capo del dicastero della Difesa, Lorenzo Guerini, abbia smentito un nostro coinvolgimento diretto nel conflitto armato, i nostri commilitoni sarebbero pronti a partire qualora lo scenario di guerra vedesse schierata la NATO a difesa dei confini europei dalla minaccia russa.
    Queste le parole scritte qui: https://www.forzeitaliane.it/Esercito-italiano-uomini-armi-numero-mezzi
    da Paola Gentile il 16 marzo 2022.

    Per quanto riguarda quello che si sta facendo per proteggere la popolazione rimando a quello che è scritto qui: https://www.forzeitaliane.it/Dove-sono-bunker-Italia
    sempre da Paola Gentile il 22 marzo 2022
    dimenticavo che si stanno spendendo moltissimi soldi a riguardo, secondo la “nostra difesa”.
    …”Con i venti di guerra che soffiano e con il pericolo imminente di una terza guerra mondiale, abbiamo ragione di credere che la riduzione sia di là da venire, tenendo conto anche che, lo scorso anno, sono stati pianificati 31 programmi di riarmo, con un impegno di spesa di 15 miliardi di euro, secondo i calcoli dell’Osservatorio Mil€x per le spese militari italiane.
    Di questa ingente somma stanziata, 300 milioni sono già stati collocati nel 2021 e mezzo miliardo per le spese di quest’anno.”…

    Penso non ci sia altro da aggiungere, da scrivere, forse pregare? e chi? Devo essere contento che Affi sia distante circa 140 Km da casa? O meglio forse andare al parco li vicino a liberare i leoni e tutti gli altri animali?

  2. Filippo
    28 Marzo 2022 at 12:28

    “Una sorta di rituale catartico che voleva significare che il mondo intero, tutti noi, dopo quella tragedia planetaria, avremmo voltato pagina, saremmo stati più solidali, più buoni, avremmo messo da parte tutte quelle brutture che da sempre caratterizzano la storia dell’umanità”

    Veramente quella frase non aveva alcuna connotazione positiva, ma era legata al “non torneremo più alla normalità”.
    Condizionamento psicologico, una delle prime cose che hanno fatto puzzare di letame la questione Covid.
    Benvenuti nella nuova normalità, siete felici? Siamo felici?

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