Archivio articoli di Pier Paolo Caserta

Su la 7 la guerra è servita

Capito su La7, venerdì sera, non accendo la televisione da parecchi giorni, mi fermo cinque minuti. Lilli Gruber, Cristiana Capotondi, Massimo Giannini, Rosy Bindi. Ciascuno dei quattro esprime indubbiamente una voce diversa, insieme mi restituiscono in un tempo brevissimo una…

Guerrafondai de noantri

I guerrafondai di casa nostra, secondo i quali le democrazie non possono mai sbagliare per definizione in quanto democrazie, dovrebbero fare l’esercizio di raccontare in modo manualistico la guerra in Ucraina. Produrre una sintesi onesta. Dovrebbero, quindi, fare l’esercizio mentale…

L’allargamento del conflitto

Da più parti si paventa un allargamento del conflitto. Se la forma di questa paura è l’escalation nucleare, allora non è probabile che questo accada. Ma se ci si riferisce all’allargamento ad altri belligeranti, allora naturalmente non c’è proprio nulla…

Disinformazione H24

Dalla Siria all’Ucraina, la narrazione mediatica dei conflitti passa per questo paradosso: alla copertura h24 della guerra corrisponde l’assenza del racconto della guerra; ossia la guerra non viene di fatto raccontata: gli schieramenti, tanto per cominciare; le dinamiche approfondite, le linee…

Strabismo geopolitico

Bisogna impegnarsi per non vedere che l’Europa è attraversata da un profondo invasamento per la guerra. La signora Von der Leyen, scatenata, ha caldeggiato l’adesione dell’Ucraina all’Ue con il tavolo delle trattative aperto. Solo una guerrafondaia può fare una cosa…

Pacifismo guerrafondaio

Non è affatto un ossimoro. Quelli che scendono in piazza con le loro bandierine colorate solo come risposta immediata e deteministica a una narrazione mediatica grottesca e unilaterale per “chiedere la pace”, scoprendo oggi la guerra in Ucraina, mentre ignorano…