L’Italia delle due maggioranze politiche.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

 

ll confronto sul TAV e sul federalismo fiscale insieme alle interviste rilasciate da Giorgetti e Renzi alla Annunziata provano che le maggioranze sono due e che la contrapposizione tra il M5S e le due destre sta diventando sempre più forte. Le contraddizioni insite in un governo M5S Lega sono apparse subito chiare. Contraddizioni che gli stessi protagonisti non hanno mai nascosto tanto da escogitare la formula del “contratto di governo” con l’avv. Conte visto come corretto interprete della volontà delle parti. La Lega, pur essendo al Governo con il M5S, fa da sponda sia a Forza Italia che al PD. La conflittualità tra Lega, Forza Italia e Partito Democratico è solo competizione tra ceti politici. Tutte e tre le forze politiche rappresentano lo stesso blocco sociale, economico e finanziario sorretto dell’ideologia neoliberista. Alla rivolta delle masse, in Italia interpretata dal M5S, le elites, attraverso i media di proprietà, hanno risposto distorcendo la realtà.

La narrazione fatta dai media ha: 1) destrutturato l’opposizione sociale che si è divisa tra Lega e M5S; 2) salvaguardato dalla disfatta PD e Forza Italia; 3) convinto l’opinione pubblica ad accettare un governo populista M5S Lega; 4) omesso di evidenziare come il populismo possa essere declinato in chiavi diverse e come PD, Lega e Forza Italia rappresentino gli stessi interessi. Per capire come le elites hanno operato bisogna riflettere su alcuni dei passaggi che hanno caratterizzato la vita politica del Governo Conte. Partiamo dal vertice del G7 in Canada. I media e le opposizioni hanno prima sostenuto l’idea di un Conte che si rifugiava sotto l’ala protettiva di Macron per poi, nel momento in cui ha ribadito l’autonomia del Governo italiano su temi quali il rapporto con gli USA e la questione libica, additarlo come un incompetente e un paria.

Vertice UE sull’immigrazione. Anche in questo caso i media hanno parlato di fallimento del governo dovuto all’incompetenza di Conte. Salvo cambiare atteggiamento quando il principio del “chi sbarca in Italia sbarca in Europa” viene di fatto accettato dagli altri partner europei. Allora i media spostano l’attenzione su Salvini, come prova il caso della Diciotti, oscurando l’operato di Conte espressione del M5S. Lo spostamento dell’attenzione su Salvini fa crescere l’immagine della Lega tra quegli elettori preoccupati dalla questione immigrati e quindi il consenso elettorale . Al M5S resta solo lo stigma di non essersi opposto alla Lega e di essere anche essa razzista.

Decreto Dignità. Il primo provvedimento varato dal Governo Conte e targato M5S è stato il decreto dignità. Le critiche al decreto si sprecano. PD e Forza Italia lo criticano con le stesse argomentazioni sostenendo che il provvedimento avrebbe prodotto effetti deleteri sui livelli occupazionali. Le posizioni delle opposizioni vengono riportate ed avvalorate da tutti i media nazionali. La Lega sul tema tace distraendo l’attenzione sulla questione immigrazione. A febbraio 2019 vengono resi noti i dati del’Osservatorio Inps sul precariato i quali riportano <<Da rilevare che risultano in crescita sia i contratti a tempo indeterminato (+7,9%, oltre 1,2 milioni), confermando un trend già in atto, sia i contratti a tempo determinato (+4,5%, oltre 3,3 milioni), così come i contratti di apprendistato (+12,1%, poco più di 320 mila), i contratti stagionali (+6,4%, quasi 655 mila) e i contratti intermittenti (+7,9%, quasi 613 mila). >>

Nota di aggiornamento al DEF . La battaglia campale contro il Governo del M5S viene condotta, con le stesse argomentazioni da: PD, Forza Italia, partito di la Repubblica/l’Espresso, sindacati, Commissione Europea, Associazioni bancarie ed imprenditoriali. Tutti i soggetti citati all’unisono hanno sostenuto l’irresponsabilità e l’incompetenza del Governo M5S guidato da Conte. A loro dire ciò di cui l’Italia aveva bisogno era di una legge di Bilancio lacrime e sangue tale da punire gli italiani per aver votato un movimento populista e irresponsabile. Media ed opinion makers si sbracciavano nel terrorizzare l’opinione pubblica circa l’aumento dello spread e il conseguente aumento dei tassi di interesse sui mutui contratti per l’acquisto della prima casa. Tutto questo nonostante il sito MutuiOnline avesse reso pubblico che non c’era nessun pericolo e che l’aumento dei tassi di interesse dipendeva dalla BCE. In quel periodo il dott. Cottarelli, strapagato con denaro pubblico, faceva quotidiana mostra di se nella trasmissione di Fazio terrorizzando gli italiani ed “auspicando” lo spread a 400 perché a quel punto una crisi di governo sarebbe stata inevitabile e lui si offriva, come Monti, per disciplinare gli italiani appartenenti alle classi sociali subalterne in nome dell’Europa e della difesa del capitalismo finanziario e degli interessi delle elites. La Lega anche in quella occasione giocò di sponda con Pd e Forza Italia in difesa degli interessi delle elites già ben difese dai vari: Fazio, Cottarelli, Giannini, Mentana, ecc.ecc. La Lega rivendicando con forza la propria proposta politica metteva in difficoltà il M5S scaricando su di esso tutte le responsabilità in caso di mancata attuazione del RdC e di “quota 100”. A dieci mesi dalla nascita del governo Conte: Decreto Dignità, legge di Stabilità, il Decreto Giustizia, il Reddito di Cittadinanza, l’attenzione alle piccole P.IVA, “quota 100”, la parlamentarizzazione del federalismo fiscale, indicano la volontà di invertire la rotta rispetto alle politiche economiche e sociali condotte dai governi sia di centrodestra che di centrosinistra succedutisi negli ultimi anni. A questo punto appare chiaro che una inversione di tendenza per essere incisiva ha bisogno di un’alleanza diversa da quella attuale che vede la Lega giocare su due tavoli. Purtroppo i numeri sono tali che rendono impraticabili altre maggioranza. Manca nel panorama politico italiano un soggetto politico altro rispetto al blocco neoliberista capace di dialogare con il M5S e di costruire con esso una diversa maggioranza di governo alternativa al blocco PD, Forza Italia, Lega e ancor prima una egemonia alternativa a quella dominante. Quella della costruzione di un soggetto populista e di sinistra è una strada che va percorsa per evitare che l’ unica soluzione possibile alla crisi sia un’alleanza tra le due destre schierate a sostegno della rivolta delle elites contro le masse.

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Fonte foto: tviweb.it (da Google)

 

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