Il cinismo di Israele

  1. I territori palestinesi occupati hanno visto, qualche giorno fa, un ennesimo atto di codardia pura da parte dell’esercito israeliano. Un ragazzo palestinese rimasto invalido, che vive con la nonna, è stato arrestato, malmenato ed interrogato dalle “S.S.” dell’esercito israeliano. Il ragazzo si era visto amputare una gamba, due anni fa, dopo essere stato colpito ad entrambe le gambe dai militari dell’IDF, per poi essere incarcerato – da invalido – per ben 18 mesi. Al momento dell’incarcerazione aveva 12 anni, ora ne ha 14. Cosa dire? Israele rende invalido un bambino di 12 anni, lo incarcera e continua ad infierire. Lo Stato israeliano nuoce a gente inoffensiva – donne ( con il silenzio o il plauso delle femministe e dei gay occidentali? ), bambini ed anziani – ma rifiuta il combattimento corpo a corpo con i militari di Hamas ed i guerriglieri del Fronte popolare palestinese. Gli squadroni dell’IDF sanno di non essere dei veri militari, per questo evitano di combattere a viso aperto.

Gideon Levy ha rivolto queste domande all’IDF:

‘’All’Unità del portavoce dell’IDF è stato chiesto di rispondere alle seguenti domande questa settimana:
1. Perché Issa al-Mouati è stato arrestato?
2. I soldati che lo hanno arrestato  sapevano che lui è un amputato ?
3. Erano i suoi interroganti consapevoli di questo?
4. Ha detto al suo avvocato che è stato colpito sulla schiena e hanno preso a calci la protesi della sua gamba La vostra risposta?
5. Forse la corte che lo aveva in custodia cautelare al carcere di Ofer domenica ,non sa che lui è un amputato?’’ 1

Israele risponde che Issa ( questo è il nome del giovane palestinese ) era sospettato d’aver lanciato delle pietre. Domanda: che minaccia può rappresentare un ragazzo di 14 anni privo d’una gamba, ammesso anche che abbia tirato delle pietre? Quello dei picchiatori sionisti – coperti dalla sinistra zombie occidentale – è un gesto di pura crudeltà.

  1. Un caso analogo è quello del militare Azaria, assassino a sangue freddo, condannato a solo 18 mesi di carcere per avere ucciso un palestinese inerme, immobilizzato in terra. La colpa di Azaria, secondo le logiche sioniste, è soltanto quella d’essersi fatto riprendere dalla telecamera; freddare un innocente, se arabo, per la “giustizia” israeliana non è un reato. Forse le magistrature seguono le logiche dei Tribunali rabbinici secondo cui ‘’i non ebrei sono animali parlanti’’ ed ‘’uccidere un non ebreo non è delitto’’.                                                                                                                                                                                                                                                          Manifesto sionista per la liberazione dell’assassino Elor Azaria 

    Israele è l’unico paese del mondo dove i soldati vengono usati per mere questioni di ordine pubblico e siccome i coloni non fanno altro che opprimere i palestinesi, la maggior parte delle volte, finiscono per diventare squadroni della morte al servizio degli abusivi neo arrivati nelle terre arabe. Sparano, uccidono e sanno che il mondo si guarderà bene dal condannarli pena l’infamante accusa di ‘’antisemitismo’’. Qual è il segreto della impunità israeliana di fronte al diritto internazionale? Azaria è stato condannato da un Tribunale militare che, a differenza di quelli civili, non risponde a principi etici ma alle esigenze del sistema burocratico-repressivo sionista. Il messaggio è chiaro: l’IDF può continuare a fare il lavoro sporco per conto dei coloni abusivi, per loro non c’è più Stato, non c’è diritto e per i palestinesi non esisterà giustizia. Questa è la logica sionista.

    Il filosofo Gilad Atzmon è molto duro verso il ‘’tribalismo’’ e davanti al crimine di Azaria ha detto, con la solita durezza, che: ‘’Il Sionismo, come sappiamo, promise di fare degli ebrei un popolo come tutti gli altri. Invece, la realtà dei fatti ci mostra che agli israeliani resta ancora moltissima strada da fare in questo senso, visto e considerato che allo stato attuale delle cose essi hanno davvero ben poco in comune con il resto della umanità, se non addirittura proprio nulla’’ 2. Atzmon ha ragione: Israele non ha mai accettato di fare di sé uno Stato laico ed antirazzista, i suoi presupposti vanno nella direzione opposta. Il sionismo nasce come movimento colonialistico con basi fondamentaliste religiose che poggia sul binomio ‘’colonialismo d’insediamento’’ ( Ilan Pappe ) e ‘’logiche tribali’’ ( Gilad Atzmon ). Israele è lontana anni luce dalla democrazia europea e, non per nulla, non ha mai conosciuto una vera sinistra se non, anch’essa, interna al tribalismo. Per il clan tutto è perdonabile, compreso l’assassinio a sangue freddo, per chi ha a cuore le sorti della democrazia ‘’no’’. Israele è uno Stato illegale per la semplice ragione che ignora la tradizione del costituzionalismo democratico europeo. Domanda: Grande Israele o Grande ( ed assolutistica ) Khazaria? L’hasbara è arrogante ma i fatti, come diceva Lenin, hanno la testa dura.

    1. Un’altra notizia raccapricciante riguarda l’espianto degli organi dei giovani palestinesi uccisi. Israele non rispetta nemmeno i cadaveri. La giornalista Paola di Lullo, sull’Antidiplomatico, ci dà qualche informazione in più. Leggiamo:

    ‘’In una lettera scritta nello scorso ottobre al Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, Riyad Mansour ha dichiarato che i corpi dei palestinesi uccisi dalle forze israeliane sono “restituiti con cornee ed altri organi mancanti, ulteriore conferma dei report su espianti di organi da parte del potere occupante.”

    E ancora: “Un esame medico condotto su corpi di palestinesi restituiti  [nel mese di ottobre ] dopo essere stati uccisi dalla potenza occupante ha evidenziato che mancavano organi”, ha scritto Mansour nella lettera.

    Issa Qaraqe, responsabile del Club dei Prigionieri e degli ex Prigionieri, ha dichiarato, nei primi giorni di gennaio, che ci sono segni di tortura e pestaggio selvaggio sui  corpi di innumerevoli vittime palestinesi.  In sostanza, i soldati dell’esercito più morale del Medio Oriente, picchiano le vittime, dopo averne constatato il decesso.’’ 3

    La borghesia israeliana è all’interno dei traffici di organi, in affari con la malavita organizzata e forse anche con Daesh. perchè gli esperti dell’antimafia – come Saviano – non scrivono un articolo su questo argomento? Dubito che ne abbiano il fegato, l’onestà intellettuale e, forse soltanto, le conoscenze adatte. Le immagini parlano chiaro e mettono con le spalle al muro il governo israeliano.                                                                                                                             

    Fonte foto: L’Antidiplomatico

    Per questa ragione non dobbiamo mai dimenticarci delle parole di Eduardo Galeano, uno dei più grandi scrittori della seconda metà del novecento: L’esercito israeliano, il più moderno e sofisticato del mondo, sa chi uccide. Non uccide per errore. Uccide per orrore. Le vittime civili si chiamano danni collaterali, secondo il dizionario di altre guerre imperialiste’’. Il coraggio di Galeano, la sua grandezza letteraria accompagnata dal rigore morale, ci aiutano ad orientarci e a prendere posizione nell’epoca, oscura, dell’indifferenza globalizzata.

     

    http://www.labottegadelbarbieri.org/la-corte-israeliana-ha-chiesto-ai-genitori-palestinesi-di-provare-che-il-ragazzo-imprigionato-e-un-amputato-gideon-levy/

     

    https://civiumlibertas.blogspot.it/2017/03/intervista-gilad-atzmon-sul-soldato.html

     

    http://www.lantidiplomatico.it/dettnews.php?idx=13944&pg=14213

     

     

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Dichiaro di essere al corrente che i commenti agli articoli della testata devono rispettare il principio di continenza verbale, ovvero l'assenza di espressioni offensive o lesive dell'altrui dignità, e di assumermi la piena responsabilità di ciò che scrivo.