Chiesa e capitale pianificano la sterilità programmata nelle prossime generazioni

Il modello di “sacra famiglia” proposto dalla chiesa è senza padre, senza madre, senza sesso, e il figlio nasce per immacolata fecondazione.
Nulla di più compatibile con le coppie di fatto.
Nulla di più incompatibile con la coppia genitoriale.
Impossibile negarlo!
Si aggiunga poi che la gran parte dei preti è omosessuale (e di certo non a caso!), mentre nella restante parte molti sono i pedofili; si ha ben chiaro quindi il carattere perverso dell’intera campagna di medicalizzazione sulla riproduzione umana sostenuta da tutti gli enti mediatici e politici del creazionismo imperialista, il quale affida proprio alla chiesa (sic!) il falso compito di gestire l’opinione pubblica che si oppone ai programmi di medicalizzazione dell’utero e di abolizione delle differenze sessuali.
Esiste una spinta fortissima da parte dei media di regime (quindi da parte dei poteri forti) di minare alla base l’identità sessuale della popolazione, a partire da una esasperata nevrotizzazione delle tematiche sull’omosessualità, per approdare a programmi formativi tesi a pianificare nelle prossime generazioni la creazione di un individuo androgino, dipendente in tutto dai processi di produzione creazionisti dell’industria genetica.
La sterilità è sempre più posta come elemento centrale e non più come una eccezione nella specie umana, con lo scopo di realizzare la completa mercificazione e medicalizzazione del corpo.
La riproduzione sessuale non è soltanto il modo naturale di “fare figli” ma è la causa stessa della sovranità degli individui: finché saremo padroni e gestori della nostra vita per diritto di natura, nessun individuo potrà dirsi superiore e padrone di un altro suo simile. Lo sfruttamento è invece ammissibile verso un animale e verso un’altra specie. Il potere assoluto, per imporsi, deve controllare, inibire la libertà sessuale e la facoltà procreativa delle persone, proprio come ha fatto la chiesa per secoli; oppure deve ridurre l’identità umana a condizioni inferiori, disumanizzandola.
La religione esercita da sempre questa immane violenza di colpevolizzazione, alienazione ed esproprio delle prerogative sessuali naturali degli individui. Oggi è il creazionismo delle multinazionali del Nuovo Ordine Mondiale a pianificare direttamente il dominio genetico in chiave di una gerarchia di caste su un modello razziale.
La storia dimostra che ogni manipolazione sulla natura e sull’uomo da parte delle agenzie del capitalismo può essere solo un ulteriore sfruttamento dell’uomo sull’uomo ed un ulteriore passo verso la sua alienazione.
Aggiungo che il proletariato viene così chiamato così proprio perché i proletari possiedono solo la prole, i figli. Al contrario dei contadini i proletari non possiedono infatti i mezzi di produzione, ma solo la propria forza lavoro, che vendono al borghese capitalista che in cambio fornisce loro un salario; la forza lavoro viene messa sul mercato come una merce qualsiasi. Nel momento in cui non possiederanno neppure la prerogativa di fare i figli autonomamente dai mezzi di produzione dell’ingegneria genetica, essi stessi saranno merce, ossia schiavi.

3 commenti per “Chiesa e capitale pianificano la sterilità programmata nelle prossime generazioni

  1. Giacomo
    10 Marzo 2016 at 22:17

    Il tema è interessante. Come contributo vorrei dire che ho spesso scritto che la Chiesa (parlo di quella cattolica) è una “religione del Figlio” in quanto tale il padre naturale è irrilevante, il padre ultraterreno è un padre “assente”, la madre ha un posto importante, ma più importanti di tutti sono i figli, che possono restare tali solo se non sposati, ovvero essi sono i gestori della stessa chiesa: i sacerdoti. Che i figli abbiano una sessualità “androgina”, direi meglio “incerta”, è ovvio non avendo vissuto pienamente l’esperienza di un identità sessuale definita, e su questo il “genderismo”, più che una vera teoria si tratta di brandelli ideologici a volte controversi che oscillano tra il biologico e il culturale, ci costruisce sopra alla grande. Che poi la religione cattolica/cristiana aspiri al controllo della sessualità è un fatto noto, avendo rinunciato al politico (cosa che ad esempio l’Islam, non ha fatto per cui è meno teso al controllo della sfera sessuale pur restando “conservatore” in molti aspetti) è questa che diventa la chiave per il potere.
    Cfr. anche Luisa Accati. “Il mostro e la bella”, 1998, Raffaello Cortina.

    • Animus
      11 Marzo 2016 at 15:01

      Mah, Giacomo, avendo rinunciato al politico, dici…
      Forse per ciò che riguarda l’esposizione pubblica, ma cosa la Chiesa controlli da dietro il teatrino, “solo Dio lo sa”…
      Del resto che i politici non contano più nulla (non sono più lì le decisioni che contanto, si decide da altre parti) lo sappiamo.
      Dunque, vedi che la Chiesa non è dove non ha senso che stia, (e c’è, dove deve stare).

      Per il resto, concordo al 100%.

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