Possiamo dire stavolta che ci abbiamo provato ma c’è l’abbiamo fatta a portare a Milano Mario Pietri per parlare sul tema ” Ucraina”.
Non conoscevo Mario Pietri, fino a quando il mio sguardo cadde su una locandina attaccata ad una parete di uno stand della festa della radio antagonista “Radio Onda d’Urto” nell’estate di agosto 2014. La locandina presentava la “Festa Antifascista”, organizzata dal “Centro Sociale 28 maggio” a Rovato (Brescia) che annunciava che nella prima serata (18 settembre 2014) si sarebbe parlato di Ucraina dal titolo “Da Euromaidan alla guerra civile. I frutti velenosi della politica espansionista della NATO, della legittimazione del nazismo e l’ipocrita posizione della sinistra istituzionale italiana” grazie alla presenza di Mario Pietri. Ecco da dove siamo partiti, poi la navigazione è stata lunga e tortuosa.
Siamo quasi in vista del porto.. di Villa Scheibler di via Felice Orsini
Con altri tre compagni non perdemmo, partendo da Milano, l’appuntamento con l’Ucraina e con Mario Pietri. La serata fu una di quelle da segnalare come “memorabili”, superando ogni nostra più rosea aspettativa, data l’eccezionale preparazione di Mario Pietri sull’argomento, dopo che era stato proiettato il suo straordinario lavoro di montaggio di video ripresi dalla rete. Da segnalare che in quella serata rimanemmo meravigliati dal livello di preparazione politica sia degli attivisti del “Centro Sociale 28 maggio” che dei partecipanti all’iniziativa. L’interrogativo “Che non tutto sia perduto in questo nostro povero paese?” ci accompagnò per tutto il viaggio di ritorno. L’iniziativa con Mario Pietri avverrà nelle vicinanze del secondo anniversario del golpe di stato che è stato portato a compimento in Ucraina, sostenuto dall’imperialismo yankee e da un altro imperialismo: quello dell’ Unione Europea.
Le “Repubbliche Popolari di Donetsk e Luhansk” hanno resistito e resistono eroicamente contro l’esercito ucraino ben addestrato ed armato dalla NATO, nonostante i bombardamenti aerei sulla popolazione civile (circa 9000 assassinati). Il “Corriere della Ser(v)a” ( del 4 marzo 2016) invece celebra come “eroina” Nadezha Savchenko, elicotterista ucraina catturata nel Donbass e accusata di essere responsabile dell’assassinio con bombe dal cielo di due giornalisti russi avvenuto circa due anni fa. Per il pennivendolo anticomunista Fabrizio Dragosei nel suo articolo non si trova tra le sue righe nemmeno una minima solidarietà per la sorte di due suoi colleghi…(anche se russi…) e del connazionale fotoreporter Andrea Rocchelli ucciso nella regione del Donetsk nel maggio 2014 ( si ha notizie dal “Palazzo della Farnesina” come sta procedendo l’apertura di inchiesta per il suo assassinio dal nostro Ministero degli Affari Esteri e dal ministro Paolo Gentiloni?). Il governo filonazista di Kiev (secondo il ricercatore storico Enrico Vigna ben 40% della popolazione ucraina è simpatizzante nazista), non contento di non pagare neanche le misere pensioni ai poveri pensionati residenti nel Donbass (per poter incassarle dovrebbero migrare…in Ucraina), ha proibito da qualche mese ogni attività e messo fuorilegge (grazie a una sentenza del Tribunale compiacente) del resistente e su buone posizioni “Partito Comunista d’Ucraina” (13% di elettorato). Su “questa guerra vicina a casa” (secondo “l’Atlante delle guerre e dei conflitti nel mondo” nel 2014 sulla povera “Madre Terra” erano in corso oltre 35 guerre) è caduto il silenzio mediatico e i cannoni della stampa borghese hanno smesso quasi di sparare. L’associazione “FuoriCircuito”, con il contributo fondamentale per l’organizzazione dell’evento dato dalla compagna Federica (colonna portante esterna) e grazie all’ospitalità di “Villaperta”, ha sentito il dovere di tornare su questo conflitto, dato che secondo le parole di Mario Pietri, quasi ogni giorno in quelle terre martoriate si aprono nuovi scenari. Doverosi ringraziamenti anche al “vero militante” Mario Pietri, che ha accolto con grandissimo entusiasmo questo nostro invito, aiutandoci nella sua riuscita. Per completezza di informazione allego anche l’articolo a firma di Federico Argentieri apparso sempre nel “Corriere della Ser(v)a” del 22 febbraio 2016, dove si accomuna i caduti in piazza Maidan (20 febbraio2014) con Budapest 1956.
L’autore afferma (non citando nessuna fonte storica) “che il 25 ottobre 1956 nella piazza Kossuth a Budapest unità non identificate, ma certo non appartenenti alla folla dei dimostranti, spararono dai tetti e uccisero decine di persone, il che contribuì a trasformare un fermento fino ad allora prevalentemente pacifico in una sollevazione armata di massa”. Peccato che l’autore dimentica che “i pacifinti ungheresi del 1956” nel loro tentativo di una contro-rivoluzione per abbattere il sistema socialista, si erano scatenati nella caccia e nel linciaggio di comunisti ed ebrei. “La mia città medaglia d’oro della resistenza”, ha ospitato il giorno 20 febbraio 2016 nel circolo PD (un tempo sezione del PCI..) intitolato ad “Aldo Aniasi” (oltraggiano pure il Partigiano ISO! ) una presentazione di un libro a favore della “grande mariuola ucraina” YuliaTymoshenko. La mia città per questa volta ha avuto la dignità e il coraggio con alcuni presenti di contestare i relatori di questa spregevole e prezzolata iniziativa con documentate argomentazioni storiche . Uno dei presenti ha ricordato che YuliaTymoshenko nel 2014 ha dichiarato “che si doveva sganciare l’atomica sugli otto milioni di russi che vivono in Ucraina”. Credo che per tutto questo e per la propaganda goebbelsiana attualmente sempre più imperante sarebbe bello sentire da parte di tutti Voi ” IO CI SARO’ “!(*)
P.S. Il titolo è tratto da un aforisma del poeta e romanziere Rainer Maria Rilke
(*)