Roghi

Oleksandra Koval direttrice dell’Istituto del Libro ucraino (parte del Ministero della Cultura ucraino) procederà ad eliminare circa cento milioni di libri russi dalle biblioteche pubbliche ucraine. Il Ministro della Cultura e delle Politiche dell’Informazione, Oleksandr Tkachenko, ha dichiarato che i libri – tra cui le opere di scrittori e poeti del calibro di Dostoevskij e Pushkin  diventeranno carta da riciclare. Il patrimonio librario dell’Ucraina se l’intento sarà attuato, sarà dimezzato. Meno libri, meno pensiero più capitale.

L’addizione è semplice. Le opere residue russe che non saranno eliminate saranno messe a disposizione degli studiosi per un’attenta analisi del totalitarismo sovietico e russo. Se gli ucraini procederanno al “rogo dei libri” saremo di fronte al ritorno di comportamenti dichiaratamente nazisti in Europa.

Nulla sembra turbare i leader degli stati nazionali occidentali intenti a ripetere che difendono i “nostri valori” con le armi. L’eliminazione dei libri è in linea con la messa a bando dei partiti filorussi e della lingua russa. È in atto una autentica pulizia etnica, la quale ha lo scopo di rendere “etnicamente omologato” uno stato etnicamente plurale.

La democrazia che i leader occidentali difendono in Ucraina è chiaramente solo strategia di aggressione del nemico russo ed indirettamente cinese, pur di contenerli sono disponibili a sostenere uno stato antidemocratico. Nulla di nuovo sotto il sole dell’Occidente, in passato l’occidente era blandamente democratico in casa, mentre sosteneva ogni genere di regime all’estero. La grande trasformazione in atto dopo la caduta Del Muro di Berlino è sostituire la democrazia nel globo intero con un nuovo sistema politico-sociale che concede ogni libertà alle oligarchie transnazionali e alle sole merci. Le persone sono libere di vendersi e mettersi in vetrina, ma il pensiero e le domande sono avversate. Chi osa diffondere dubbi o riportare dati lapalissiani è un complottista o un terrapiattista. Per tacitare i dissenzienti, che spesso non sono rivoluzionari, ma persone pensanti, si utilizzano termini da cui si desume che mentre si va a difendere la “democrazia” in Ucraina, si proclamano vere solo le versioni ufficiali. Il ministero della verità produce verità ideologiche come fossero merci da distribuire sul mercato della menzogna. Gli istituti di comunicazione con un colpo di genio maligno diffondono il lessico del dominio con il quale indurre all’isolamento i dissenzienti e costringerli al silenzio.

Complottista e terrapiattista sono lessico quotidiano con il quale la maggioranza ben manovrata si compatta contro il nemico complottista, in tal modo le parole del nemico-dissenziente sono sentite, ma non ascoltate, in quanto le parole dei folli possono essere solo tollerate. Le parole sono messe al rogo, i nemici dell’ordine costituito sono ostracizzati e i libri messi al macero in nome dell’ordine liberista, tutto è molto coerente e paurosamente consequenziale. Siamo in pieno “regime” globale. Il capitalismo è in crisi, ma non è morente, si apre l’occasione nelle tragedie della storia di comprendere le contraddizioni in atto. Il liberismo in crisi crea mostri,  o rivela la sua verità come quel 10 maggio 1933 in cui cominciarono in Germania i roghi dei libri non ariani, con il Bücherverbrennungen ben venticinquemila libri furono bruciati dai giovani universitari in non poche città tedesche. Coloro che erano destinati al pensiero e a dirigere lo Stato furono educati a bruciare il male, a ridurre in una fiammata il nemico.  Iniziava la dittatura nazista con le parole bruciate e ridotte in cenere. Anche allora il capitalismo in crisi generava  mostri (roghi) che precedevano la violenza finale dell’eliminazione del nemico pubblico con i campi di concentramento e sterminio. La storia ci insegna che il rogo delle culture e dei libri è simbolico dell’eliminazione fisica del nemico. Il silenzio calato in occidente sui provvedimenti antidemocratici vigenti in Ucraina che vorrebbe entrare nell’Unione europea ci parla della verità della nostra Europa a trazione americana, non più comunità ma unita in nome del capitale e del disprezzo di ogni regola democratica. Monti dichiarò che c’era troppa democrazia… Con i libri si voleva distruggere il male proiettato nel passato, Joseph Goebbels in quell’occasione affermò in un pubblico discorso:

I roghi sono un ottimo sistema per “eliminare con le fiamme lo spirito maligno del passato”

Dinanzi al passato che ritorna nella forma dei roghi abbiamo bisogno di storia e pensiero per capire il presente e non cadere in modo ineluttabile nei roghi del presente. Senza libri non vi è confronto critico, ma solo il rumoreggiare della violenza che soverchia ogni parola e significato. Senza parole l’essere umano ritorna allo stato ferino, può essere causa di mali inenarrabili, specie in presenza di tecnologie distruttive. Tacere oggi è un crimine contro l’umanità, siamo tutti corresponsabili del presente e del futuro.

10 maggio 1933 - IL ROGO DEI LIBRI

10 commenti per “Roghi

  1. Giulio Bonali
    20 Giugno 2022 at 7:41

    …E c’ é ancora qualcuno (o meglio: praticamente tutto il politicamente corretto ed eticamente corrotto come dice bene Fusaro) che ha la faccia (???) di dire che definire “nazista” il governo di Kiev sarebbe una malevola (e soprattutto -orrore!- filoputiniana, ergo: ipso facto falsa) insinuazione!

    • Federico Lovo
      20 Giugno 2022 at 16:36

      nemmeno si sforzano di nasconderlo… d’altra parte la deriva liberal-nazista del “mondo libero” risulta talmente chiara, che nazisti e loro collaborazionisti (Zelensky) si palesano a Kiev senza alcun imbarazzo. E a proposito di liberal-nazismo, in UK le forze armate sono state affidate ad uno psicopatico dichiarato, che parla di mandare i britannici in guerra contro i Russi, sul campo!

  2. Enza
    20 Giugno 2022 at 8:16

    Premesso che condivido in toto ciò che scrive Bravo riguardo ai nuovi roghi, mi chiedo da dove incominciare se tra noi dissidenti ci azzuffiamo fino al dileggio. Lo stigma di terrapiattista, complottista ecc, l’ho letto anche qui, nei commenti di taluni. Sappiamo che i liberal-progressisti sono agenti scoperti del Capitale, ma constatare che tra compagni ci siano inconsapevoli? suoi soldatini, è assai sconfortante.
    Comunque, stiamo troppo a guardare. Con gran male per noi stessi. Nulla ci scuote da questo immobilismo.
    Ho letto di recente “La strada di San Giovanni” di Italo Calvino. Nelle pagine iniziali, l’autore dice che scelse di iscriversi al partito comunista non per motivazioni deologiche ma per reazione alla notizia della morte di Felice Cascione, giovane capo partigiano, ucciso dai tedeschi. Calvino comprese che in quel momento contava l’azione, niente altro. E il partito più organizzato per fare qualcosa, era il Partito comunista. Inizió così la sua militanza attiva, la sua Resistenza e lotta contro il nazifascismo.
    Oggi, ammesso che ci sconvolgano il rogo dei centomila libri russi o l’annuncio che ci si deve preparare a combattimenti in Europa, a quale partito o movimento votarsi per smuovere questa palude stagnante e non morire per mano di guerrafondai assatanati? Qualcuno mi sa rispondere?

    • Giulio Bonali
      20 Giugno 2022 at 21:33

      Purtroppo non so rispondere a quale partito o movimento aderire per smuovere questa palude stagnante (oggi non ne vedo).
      A-ri-purtroppo mi sento di rispondere senza dubbio alcuno a quali partiti o movimenti assolutamente non aderire per nessun motivo in quanto, checché dicano, proclamino, promettano, non fanno che rafforzare questa palude stagnante e gli assassini guerrafondai assatanati che ci sguazzano:
      Tutti (nessuno escluso!) coloro che non si impegnano esplicitissimamente a voce e per iscritto a combattere “cattivisticamente”, in maniera politicamente scorrettissima in quanto nemici del popolo da trattamento alla Robespierre/Stalin (e NON: “buonisticamente” come leali avversari da rispettare) TUTTI i partiti filocapitalistici e atlantistici (dal PD a FdI per lo meno, nessuno escluso); e di conseguenza ad evitare accuratissimamente e inderogabilmente con costoro ogni e qualsiasi alleanza elettorale o di qualunque altro genere (che non sia eventualmente una malauguratissima cobelligeranza di fatto, oggettivamente non evitabile, e dunque da sopportarsi in un supremo, “eroico” sforzo di abnegazione e rimarcando comunque a chiarissime lettere il massimo disprezzo verso di loro e il profondo schifo derivante dalla purtroppo oggettivamente inevitabile necessità di combattere contro i medesimi nemici; tanto per intenderci: esattamente come nella prima repubblica antifascista capitò che il PCI votasse -suo malgrado!- come il MSI contro determinati governi e guida democristiana).
      Non fare come Rifondazione pseudo-Comunista, il M5S, Tsipras e Varufakis, Melenchon e affini mi sembra il minimo sindacale per evitare, non potendo purtroppo di fatto lottare per il meglio, per lo meno di aiutare il nemico di classe a perpetrare il peggio (ovviamente con le migliori intenzioni, delle quali sono notoriamente lastricate le strade per l’ inferno).

    • gino
      20 Giugno 2022 at 22:42

      tu invece potevi dare dell´idiota a chi credeva nel vaccino (tra l´altro sapendo zero di come funzionano i circuiti del perfido capitale nel settore pharma) no?

    • ndr60
      21 Giugno 2022 at 10:42

      Purtroppo il potere, soprattutto negli ultimi anni in occidente, è impegnato a organizzare il consenso ma è impegnatissimo a organizzare il dissenso, in modo da controllarlo e canalizzarlo in binari prestabiliti e facilmente neutralizzabili.
      Le modalità sono le solite: cooptazione, ricatto, minacce; partendo dal presupposto che il potere sa (quasi) tutto di noi, mentre noi sappiamo pochissimo di chi ci controlla, l’unica via percorribile è di usare il meno possibile tutti i dispositivi moderni e tornare alla carboneria.
      In alternativa, assumere bravi hacker per usare dispositivi irrintracciabili.
      La seconda opzione è molto più rischiosa, visto che le migliori tecnologie sono assai costose e più facilmente disponibili ai Servizi che ai privati.

  3. gino
    20 Giugno 2022 at 22:38
    • Giulio Bonali
      21 Giugno 2022 at 17:57

      Grazie per questa bellissima notizia accuratamente censurata dai guardiani dell’ ideologia (= falsa coscienza) dello spudoratissimamente sedicente “mondo libero e democratico” occidentale!

      • gino
        22 Giugno 2022 at 1:04

        giulio,
        anche altri mi hanno detto della censura assoluta, col motore di ricerca in italiano non si trova NULLA. solo in inglese una notizietta della reuters.

  4. Enza
    21 Giugno 2022 at 8:54

    Grazie Giulio. Siamo sulla stessa lunghezza d’onda senza potere fare nulla. Qui in Italia, manifestazioni contro tale pericolosa china bellica, poche e non coordinate
    Intanto, ieri sera Report ci ha chiarito, per chi avesse dubbi, l’affare vaccini. Puntata che si può recuperare su Rai Replay. Ormai non nascondono più la truffa. Così come il sig. Draghi non fa mistero degli interessi di guerra e, udite, udite, che il prezzo del gas è legato a questioni politiche. I grotteschi grillini che giocano al redde rationem, con il pretesto dell’invio delle armi all’Ucraina , in un momento drammatico come questo, la dice lunga quanto a costoro sttiano a cuore le sorti degli italiani.
    Dimenticavo..Le testate nucleari a Ghedi, Veneto, sono almeno dieci sui nuovi caccia bombardieri arrivati freschi freschi per la gioia dei fabbricanti di ordigni e di chi divide con loro i profitti.

    https://www.raiplay.it/video/2022/06/Lunedi-20-giugno—Report-13062022-5cd98be5-cc13-471e-aa63-c5a8b2f3510d.html

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