“L’Aria che tira sul Pianeta”

La falsa narrazione delle destre reazionarie, xenofobe e razziste opera quotidianamente con l’indice puntato contro i migranti, agitando i pericoli e le paure derivanti dal rischio presunto dell’invasione di orde di barbari, che minaccerebbero l’ordine e il benessere acquisito di quanti non vorrebbero essere disturbati nel loro orizzonte consumistico e predatorio di quelle risorse del pianeta esclusivamente a loro disposizione. E’ stato il filosofo della scienza Bruno Latour nel saggio ” Tracciare la rotta ” a demistificare questa falsa narrazione, evidenziando come dietro il mito della globalizzazione ” univoca ” si celi in realtà un pericoloso negazionismo, che occulta per una serie di ragioni di ordine economico, energetico e militare i rischi globali derivanti dai cambiamenti climatici e dagli ” eventi estremi “. Il pensiero lungimirante di Latour, che merita senz’altro un approfondimento specifico, è stato ripreso con forza da Mario Agostinelli, che dopo aver pubblicato con Debora Rizzuto il libro ” Il mondo dei quanti “, ha ora raccolto nel quaderno ” L’Aria che tira sul Pianeta ” https://www.energiafelice.it/laria-che-tira-sul-pianeta-2/ una serie di riflessioni su clima e migrazioni, volte a inquadrare le problematiche globali, ma anche a disegnare una possibile alternativa alla distruttività intrinseca del modo di produzione capitalistico.

Mario Agostinelli è un chimico-fisico, approdato come primo impiego all’Euratom di Ispra, che con la moglie Bruna ha dato poi un un contributo formidabile a elaborare nella provincia di Varese l’ esperienza delle 150 ore. Un esperienza, quella degli studenti – lavoratori, figlia di una grande conquista contrattuale dei primi anni ’70, che ha permesso di alfabetizzare in modo non tradizionale intere generazioni di lavoratori e lavoratrici che non avevano conseguito il titolo della terza media .Successivamente Agostinelli è diventato prima segretario regionale della categoria dei tessili della Lombardia, e poi segretario regionale della Cgil,, conducendo da quel ruolo di direzione la prima battaglia di massa contro i pericoli individuati nel pernicioso secessionismo della Lega Nord. Ha poi compiuto un’esperienza politica come consigliere regionale, eletto nella lista ” Un altra Lombardia “, che l’ha visto in prima fila come protagonista e portavoce dei tanti conflitti ambientali, e non solo, sviluppatisi a livello territoriale.Ora, come portavoce per il Contratto mondiale per il clima e l’energia, ha a cuore le sorti delle nuove e future generazioni, unitamente all’abitabilità del pianeta . Pertanto, facendo tesoro dell’eccezionale contributo che l’enciclica ” Laudato Si ” ha fornito rispetto allo stretto legame che unisce giustizia sociale e giustizia climatica, ritiene che , seppure ” la battaglia è impari ” , una rinnovata sinistra può ripartire solo riacquisendo una visione alternativa del pianeta e, soprattutto, rimettendo in campo una soggettività militante e solidale. Centralità della dimensione locale e del concetto di ” terrestre “, necessità di una impronta ecologica sufficiente e sobria delle comunità locali, mutazione degli stili di vita, disarmo nucleare, sviluppo delle energie rinnovabili ed efficienza energetica : questi sono i filoni di lavoro indicati da Agostinelli per delineare gli scenari futuri e contribuire drasticamente a ridurre le emissioni di anidride carbonica.

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Fonte foto: La Bottega del Barbieri (da Google)

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