La strategia del PKK-YPG è funzionale alla dottrina della “guerra eterna” di USA ed Israele

Gli Stati Uniti d’America, non accettando la ‘’geopolitica del serpente’’ del presidente turco Erdogan, continueranno a fare il doppio gioco appoggiando, da un lato, l’espansionismo ottomano contro la Repubblica panaraba siriana e, dall’altra parte, foraggiando il terrorismo filo-israeliano del PKK-YPG contro la nazione ed il popolo turco.

L’ attentato terroristico, coordinato dal PKK-YPG ed appoggiato dagli USA, è un monito verso la politica semi-indipendente di Ankara verso Mosca e Pechino; è per questa ragione che il Ministro degli Interni turco ha (giustamente) rifiutato le condoglianze di Washington, una volta comprovato da documentazioni d’intelligence il supporto che lo ‘’stato profondo ‘’ USA offre ad una organizzazione passata, quanto meno dal 2011, con la Nato ed il regime sionista. L’analista strategico Andrew Korybko ha sottolineato le ripercussioni che la strage di Istanbul avrà nelle relazioni bilaterali turco-statunitensi:

‘’Non c’è dubbio che l’ultimo attacco terroristico facilitato dagli Stati Uniti a Istanbul avrà conseguenze per le relazioni bilaterali, indipendentemente dal fatto che sia determinato che l’alleato nominale della Turchia sia stato direttamente o solo indirettamente responsabile. Ankara deve ancora approvare formalmente le richieste di adesione della Finlandia e della Svezia alla NATO a causa delle sue legittime preoccupazioni che il sostegno dei loro governi a questo stesso gruppo separatista-terrorista renda inaccettabile considerarli alleati a meno che non attuino prima i cambiamenti politici richiesti.’’ 1

Convertito il PKK (principalmente dal 2005) da movimento maoista (filo-siriano) ad organizzazione separatista con una componente sionista interna, gli Stati Uniti hanno utilizzato cinicamente il nazionalismo curdo come arma a doppio taglio contro la sinistra di classe musulmana (pensiamo alla sovversione armata in Iran), per proiettare nel ‘’medio oriente allargato’’ (secondo la terminologia del Pentagono) la dottrina della ‘’guerra eterna’’. Il PKK-YPG sono le ‘’Brigate anarchiche della NATO’’ ovvero la dottrina della ‘’guerra senza fine’’ coi tacchi a spillo.

 

Il PKK-YPG ha perso il rispetto della sinistra di classe internazionale

Il PKK, una volta appoggiata la sovversione wahabita contro Damasco, ha perso il rispetto dei Partiti comunisti, in Europa e nel mondo ‘’non globalizzato’’. Leggiamo (per interno) il comunicato del Partito Comunista di Turchia sulla strage di Istanbul, una ‘’politica’’ terrorista che prende di mira i civili:

‘’Siamo profondamente addolorati e arrabbiati per l’attacco avvenuto oggi in via Istiklal a Istanbul, in cui hanno perso la vita 6 cittadini e 53 sono rimasti feriti. Esprimiamo le nostre condoglianze a tutto il nostro popolo. Denunciamo questo attacco anti-umano e la politica che lo legittima.

La politica ha senso perché serve a porre fine allo sfruttamento dell’uomo da parte dell’uomo.

La politica ha senso perché serve a porre fine all’oppressione, alla tirannia e allo sfruttamento del popolo.

La politica è significativa perché serve al nostro obiettivo di rendere il nostro Paese una terra di uguaglianza, libertà e fraternità.

La politica è significativa nella misura in cui onora gli esseri umani. La politica che prende di mira il popolo diventa sporca. Il Partito Comunista di Turchia è contrario a questa violenza cieca e a questa politica sporca che non tiene conto delle vite umane.

Le frasi pronunciate da alcuni per condannare questa “violenza cieca”, come “non importa da chi proviene” o valutazioni come “non importa a quale scopo serve”, sono sbagliate. Queste espressioni non dovrebbero essere consentite perché porterebbero a capire che “il fine è giusto, il metodo è sbagliato”. Oggi, gli obiettivi di tutti gli attori che preferiscono il terrorismo come strumento politico devono essere contrastati.

Coloro che non esitano a ricorrere a politiche sanguinose possono solo rappresentare l’inimicizia contro il popolo, non la volontà del popolo. Alleanze senza principi, negoziati a porte chiuse e un clima politico in cui qualsiasi attore politico può stringere amicizia con un altro senza alcuna riserva: tutto ciò spianerà la strada a questi terribili attacchi.

Il Partito Comunista di Turchia non accetterà questo clima politico e si opporrà con determinazione a tutti i tipi di attacchi che prendono di mira l’umanità, spingono il popolo alla disperazione e all’apolitica e usurpano la volontà popolare.’’ 2

 

In occidente, soltanto gli anarchici (gli “Antifà”, finanziati da Soros?…) e la ‘’sinistra invertebrata’’ (come la definì lo storico marxista Perry Anderson) continuano a sostenere il colonialismo-curdo nel nord della Siria; un approccio ideologico che andrebbe decostruito con una ricostruzione documentata (documenti, non propaganda) dei fatti:

  • Il 31 ottobre 2014, Salih Muslim, leader del YPG, incontrò in segreto all’Eliseo il presidente francese François Hollande ed il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, i quali gli garantirono sostegno finanziario e militare qualora avesse accettato di diventare presidente d’uno Stato curdo in Siria. Immediatamente il PKK-YPG venne inquadrato nella dottrina del Pentagono ed iniziò una feroce pulizia etnica nel nord della nazione panaraba. Un giorno scopriremo che il fantomatico Rojava, più che una ‘’rivoluzione libertaria’’, è stato un secondo Kosovo.
  • Nel giugno 2015, l’HDP curdo ricevette dalla CIA un generoso finanziamento ed il 17 marzo 2016 il cosiddetto Rojava, autoproclamatosi ‘’indipendente’’, annesse i territori sotto il controllo di Al Qaeda. Il PKK-YPG e Daesh divennero due facce della medesima medaglia: il tentativo nord-americano di balcanizzare la Siria governata dal Partito Baath ed appoggiata dal Partito comunista siriano.

Secondo il giornalista investigativo Thierry Meyssan, i programmi di YPG e HDP sono compatibili alla vocazione unilaterale USA, perché andrebbero a ‘’balcanizzare’’ le Nazioni nate dalla Resistenza ai colonialismi francese ed inglese, ovvero la spartizione della regione in tante entità, razzialmente omogenee, incapaci di contrapporsi alla violenza statunitense ed israeliana:

‘’I programmi dello YPG siriano e dello HDP turco sono consoni alla strategia militare americana. Dal 2001 l’obiettivo a media scadenza del Pentagono è “il rimodellamento del Medio Oriente allargato”, ossia la spartizione dei grandi Stati in piccoli Stati omogenei, non più in grado di opporgli resistenza. Obiettivo a lungo termine del Pentagono è mettere questi piccoli Stati gli uni contro gli altri, fino a far regredire la regione nel caos.’’ 3

 

Il ‘’pacifista’’ YPG, dopo aver consumato la pulizia etnica nel nord della Siria, è passato al terrorismo contro i civili in Turchia. Dall’altra parte, il PKK è coinvolto direttamente nel tentativo di rovesciare la Rivoluzione islamica dell’Iran, proprio mentre il presidente Raisi sta portando Teheran nei BRICS in funzione anti-statunitense. La ‘’rivoluzione iraniana’’ (secondo il linguaggio della ‘’sinistra zombie’’) è una carta sporca della CIA: distruggere uno stato sovrano.

Per Ocalan tutti gli stati sono un male, per questo il vecchio leader mise in guardia davanti la nascita d’un ‘’sionismo curdo’’: questa dottrina, rivisitata dal Pentagono, è stata proiettata dalla nuova dirigenza del PKK contro le nazioni che si oppongono all’imperialismo USA. Nelle ‘’zone tempestose’’ (come le chiamava Mao), gli anarchici sono diventati ‘’liberali con le bombe’’, proprio come li definì Lenin: un Cavallo di Troia dell’imperialismo da riconoscere, isolare politicamente e combattere.

https://www.ambienteweb.org/2022/11/14/lattacco-terroristico-ypg-pkk-e-dovuto-al-doppio-gioco-degli-usa-con-la-turchia/

https://www.resistenze.org/sito/te/po/tu/potumm14-025707.htm

https://www.voltairenet.org/article197892.html

Strage a Istanbul, accuse al Pkk - Il Sole 24 ORE

Fonte foto: Il Sole 24 Ore (da Google)

 

 

10 commenti per “La strategia del PKK-YPG è funzionale alla dottrina della “guerra eterna” di USA ed Israele

  1. Paolo
    23 novembre 2022 at 3:01

    Non c’è dubbio che i curdi turco-siriani dal punto di vista geopolitico abbiano scelto l’impero americano. Ma come anche la loro nemica Turchia, che fa parte della Nato. E come la nemica della Turchia a ovest, la Grecia, che fa anche parte della Nato. Di cosa si tratta? Di conflitti dentro l’impero americano, di vassalli che si odiano tra loro e tirano per la giacchetta l’imperatore.

    In particolare la Turchia non perde occasione per ululare alla luna cercando di alzare il prezzo dei suoi servigi all’imperatore, che in effetti solo notevoli anche se ovviamente interessati.

    La strategia espansiva della Turchia, in Libia, Siria, Irak, Caucaso, Asia Centrale, guarda caso contrasta sempre avversari degli Stati Uniti: Russia soprattutto, ma anche Cina e Iran.

    In Ucraina la Turchia non solo fornisce i suoi micidiali droni che fanno strage di blindati russi, ma ha fatto un accordo per la produzione di più droni direttamente a Kiev. Sostiene a chiare lettere che la Crimea deve tornare all’Ucraina, anche perchè così avrebbe il dominio incontrastato del Mar Nero. Allo stesso tempo fa con i russi quelle mediazioni che gli americani non vogliono fare direttamente.

    Quindi la Turchia dice: ma insomma, caro imperatore, ti sono tanto utile e non vuoi mollare al suo destino quella fastidiosa pulce dei curdi? Ma, come ha detto Kissinger, gli Stati Uniti non hanno amici, ma solo interessi (in realtà vale per tutti in geopolitica) e finchè gli saranno utili, si terranno sotto le ali imperiali sia i turchi che i curdi.

    • gino
      23 novembre 2022 at 21:34

      “micidiali droni che fanno strage di blindati russi”? ma de che? i Bayraktar sono stati ESTINTI dai russi giá da mesi (erano pure cari, 5 milioni l´uno), ora usano solo dronetti de noantri capaci solo di fare danni alle strutture civili.
      ma a che fonti attingi?

      p.s. senza luce, acqua e gas la vedo maluccio per gli ukri… e comincia a far freddino.

  2. Paolo
    24 novembre 2022 at 0:03

    Estinti da mesi? Questo video è di due settimane fa, battaglia di Kherson

    https://youtu.be/dCWNa6rvqUE

    • gino
      26 novembre 2022 at 20:54

      The mission of Untold News is to educate Americans about the Middle East and the non-political aspects of Israel. We disseminate the unknown stories about their many humanitarian acts, inventions and start-ups, which improve our lives.

      Main address

      900 5TH Ave Apt 2A

      New York, NY 10021

  3. Paolo
    24 novembre 2022 at 0:06

    I turchi stanno anche modificando i loro droni per abbattere quelli iraniani

    https://tg24.sky.it/mondo/2022/11/01/ucraina-kiev-droni-turchi-iran#00

    • gino
      24 novembre 2022 at 19:28

      ah beh… se attingi a ste fonti, é tutto chiaro

      • Paolo
        25 novembre 2022 at 15:39

        Che la Turchia stia continuando a sostenere militarmente l’Ucraina, in particolare con i droni, è pacifico tra gli analisti militari e strategici.
        Se ritieni di no allora riporta le tue fonti, finora hai solo fatto un’affermazione smentita dai fatti. Sono aperto a valutare tutte le fonti se riportano fatti documentati e non narrazioni astratte.

        • gino
          26 novembre 2022 at 10:57

          ascolta, non so quanti anni hai ma io la prima volta che capii che l´informazione occidentale spara solo fregnacce in certi contesti avevo 9 anni ed era il 1973 (golpe in cile).
          di quali “analisti” parli? li leggi quelli russi, cinesi, arabi, indiani, latinoamericani? o i giornalisti non mainstream, anche occidentali, in prima linea?
          l´informazione occidentale filoukra é stata smerdacciata migliaia di volte, hanno giá usato video di film hollywoodiani, di giochi elettronici, di guerre passate, aggiunto “zeta” su carri ukri distrutti, organizzato set cinematografici.
          una macchina propagandistica MAI VISTA NELLA STORIA DELL´UMANITÁ tesa a dipingere i russi sia come crudeloni che come cretinoni.
          il che pare pure la tua linea, spero solo colposa.

          • Paolo
            26 novembre 2022 at 16:45

            A parte le invettive per screditare, dove sono queste tue fonti documentate con fatti che la Turchia non sta più sostenendo militarmente l’Ucraina coi droni? Sono molto interessato a leggerle.

  4. Yak
    25 novembre 2022 at 17:05

    Comunque le organizzazioni curde siriane hanno perso un’occasione storica schierandosi fra gli ascari Usa quando la Siria era nel maggior momento di difficoltà prima dell’aiuto della Russia. All’epoca erano amiconi dei vari ELS e Al Nusra facendosi foto assieme, ora fanno da poliziotti a guardia dei pozzi del nord-est sfruttati illegalmente dagli Stati uniti, salvo piagnucolare quando i loro padroni danno il via libera a questa o quella operazione turca oltre confine. Una squallida deriva che la narrazione retorica della pseudosinistra “radicale” occidentale riesce a coprire sempre meno…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Dichiaro di essere al corrente che i commenti agli articoli della testata devono rispettare il principio di continenza verbale, ovvero l'assenza di espressioni offensive o lesive dell'altrui dignità, e di assumermi la piena responsabilità di ciò che scrivo.