La Russia come Mordor

Si fa strada un paragone suadente sia sui social che nelle parole di sindaci assediati: la Russia come… Mordor.
Semplicemente geniale! Gli operatori psyops al servizio di regimi (ovviamente) liberi e democratici si sono resi conto, con un po’ di ritardo, che il richiamo a Hitler non funziona più come un tempo: troppo inflazionato, senza contare che le giovani generazioni sono state addestrate a snobbare Storia e lettura e i documentari in bianco e nero non li guardano manco più.
Il Signore degli anelli, invece, è un film cult, riproposto parecchie volte al cinema e “di casa” in tv: tutti l’hanno visto e rivisto, fa parte integrante della cultura contemporanea – ed é manicheo al punto giusto. Di qua il Bene (che magari si lascia tentare e qualche volta sbaglia, ma in ultimo si redime), dall’altra parte un Male soverchiante ma ignobile.
La figura sinistra del demone Sauron si sovrappone così a quella pallida dell’autocrate orientale, e le schiere di ripugnanti e stolidi orchi agli ordini del primo si sostituiscono, nell’immaginario sovraeccitato del pubblico, ai giovani carristi dell’Armata e (perchè no?) ai cittadini della Federazione, colpevoli di non insorgere contro il “tiranno”.
L’opera di disumanizzazione dell’avversario è così compiuta: egli diventa alieno, altro-da-noi, e gli si può impunemente augurare morte e distruzione, con tutte le (tragiche) conseguenze del caso.
L’operazione psicologica in atto é tanto cinica quanto raffinata: davvero roba da professionisti.
Siamo giá in una versione peggiorata del Brave new world, ci toccherà rimpiangere l’antico.
La Terra di Mezzo:l'Ombra di Mordor, recensione di HDblog - HDblog.it

2 commenti per “La Russia come Mordor

  1. ndr60
    19 Marzo 2022 at 18:04

    Nonostante io non sia riuscito ad andare più in là della visione del secondo film della serie di Harry Potter, mi pare che Lord Voldermort sia più adatto, sia perché il consumatore ex cittadino elettore di UE e USA è indotto ad assumere atteggiamenti infantili (come si conviene a una serie di romanzi indicata per i pre-adolescenti), sia perché il perfido Lord richiama le ideologie malate di alcuni tra i dittatori più spietati, perversi e brutali della storia.
    Anche il suo aspetto è simile a un rettile, richiamando quindi i complottisti che parlano dei rettiliani come padroni del mondo; se poi pensiamo che il Lord ha tentato più volte di raggiungere la vita eterna, si arriva al perfetto capovolgimento della narrazione corrente. Ovvero: l’Occidente è guidato da un pugno di miliardari transumanisti che fomentano guerre e creano bolle speculative in giro per il mondo, ma i cattivi sono i Russi che non vogliono missili nel cortile di casa. Sipario, applausi.

  2. Paolo
    20 Marzo 2022 at 22:42

    Sempre interessanti gli spunti di questo autore che mi portano a commentarli, anche se il mio punto di vista è radicalmente critico.
    La Russia come Mordor non è la narrazione attuale. Mordor era l’Urss nella narrazione di Reagan, impostata sull’impero del male e non sulla personalizzazione del male nel capo sovietico. Rispetto alla narrazione di Reagan, la narrazione di Biden è esattamente rovesciata. Il male non è la Russia, ma si incarna nel criminale Putin. Il motivo di questo rovesciamento dipende dal fatto che allora l’Urss era l’altra superpotenza mondiale di fronte agli Usa. Ora invece gli Usa sono l’unica superpotenza veramente globale e il loro inseguitore e avversario strategico è la Cina. Alla Russia viene riconosciuto come competitor solo un ruolo da media potenza regionale concorrente visto il limitato peso economico (un pil più piccolo dell’Italia, concentrato sulle materie prime come un paese del terzo mondo), l’inesistente peso finanziario (a partire da una moneta debolissima che non è moneta di riserva internazionale come dollaro, euro, yen, sterlina e yuan) e l’obsoleta e inefficiente macchina militare convenzionale, prima occultata dalla propaganda ma ora emersa anche di fronte al grande pubblico con la disastrosa guerra all’Ucraina. Un’altra guerra alle porte di casa, dopo quelle in Cecenia e con la Georgia. E le guerre alle porte di casa sono tipiche delle potenze regionali, non certo delle superpotenze mondiali. La non accettazione di questo status di media potenza regionale che, sia pure in modo diverso, sia gli Usa che la Cina attribuiscono alla Russia, porta Putin a sventolare la minaccia dell’Armageddon atomico, piuttosto spuntata come minaccia visto che sarebbe una mossa auto-distruttiva. In questa ricerca ossessiva di tornare al riconoscimento per la Russia dello status perduto dell’Urss Putin assomiglia a Gollum che cercava disperatamente l’Anello, il suo “Tesoro” perduto.

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