Il mio papà dorme in macchina

Risorgimento Socialista è il primo partito di sinistra (e il primo partito in assoluto) in Italia che ha il coraggio di affrontare un tema tabù, sapendo di entrare in aperto conflitto con la narrazione politicamente corretta e femminista mediatica-politica dominante. E lo fa ufficialmente, lanciando una campagna nazionale per denunciare la condizione di tanti uomini e padri separati e per difendere i loro diritti negati. E’ un grande e coraggioso passo per un piccolo ma combattivo partito che non cadrà e non lasceremo cadere nel vuoto.

Risorgimento Socialista-Lega dei Socialisti

23 commenti per “Il mio papà dorme in macchina

  1. animalista e libertario convinto
    31 Dicembre 2023 at 10:51

    Grazie caro Fabrizio per il tuo indefesso e corretto lavoro di informazione socialista e anticapitalista. Onore a Risorgimento Socialista per questa necessaria lotta, di autentica sinistra, contro il malcostume liberista imperante a a base di femminismo prepotente e lgtbq. Spero farai un articolo di distanziamento, ormai necessario, dal fascismo o ancor meglio dal franchismo liberista-clericale sionista della cricca mafiosa dominante al Cremlino; le dichiarazioni di Lavrov sella medesima lotta tra Likud e Russia unita per un mondo senza fascismo (quindi identificando Hamas a Azov) mi hanno convinto della natura sociale essenziale, antioperaia e antisocialista, della Russia del reazionario vaccinista Kirill, ben prima che di Putin. Diverso il caso della Cina, potenza autenticamente progressista, se non pienamente socialista comunque sulla via della transizione strategica. la geopolitica è fuffa di fronte alla natura sociale delle potenze in ascesa – antiegemoniste e antimperialiste come direbbe Trotsky.

    • Fabrizio Marchi
      31 Dicembre 2023 at 13:41

      Sono d’accordo sul carattere progressivo e tendenzialmente socialista (pur con tante contraddizioni di cui ancora non siamo in grado di prevedere l’esito o la loro risoluzione) della Cina. La Russia è certamente un paese conservatore e nazionalista (con alcuni tratti anche sciovinisti) però mi pare eccessivo declinare il tutto come “cricca liberista-clericale sionista dominante al Cremlino”. Il discorso sarebbe ovviamente lunghissimo. Resta il fatto che oggi la Russia è parte integrante e fondamentale dei BRICS e alleata strategica della Cina e il suo ruolo è importante se non fondamentale nel processo di transizione vero un mondo multipolare. Dopo di che, per quanto mi riguarda, non rappresenta ovviamente un modello, ammesso che esista (e a mio parere non esiste) da seguire, perchè ogni contesto fa sempre storia a sè.
      Ciò detto, ti ringrazio molto per apprezzare il nostro lavoro. Un caro saluto.

    • Vannini Andrea
      31 Dicembre 2023 at 22:07

      Poche idee ma confuse.

      • Vannini Andrea
        31 Dicembre 2023 at 22:09

        All’ animalista: poche idee ma confuse.

  2. Marco D’Ottavi
    31 Dicembre 2023 at 11:34

    A sinistra si muove qualcosa oppure è la solita idea di sfruttare ancora di più già chi vive una vita da sfruttato?

    • Fabrizio Marchi
      31 Dicembre 2023 at 13:34

      Posso garantire l’autenticità della posizione ufficiale presa dai compagni di Risorgimento Socialista. Del resto, non avrebbe neanche senso una scelta strumentale da parte loro dal momento che sono perfettamente consapevoli di entrare in conflitto con la narrazione femminista e politicametne corretta dominante, con tutto ciò che comporta. Una scelta opportunista sarebbe stata e sarebbe quella di continuare a tacere rispetto alla realtà vera delle cose e continuare a ripetere le scontate liturgie femministe di sempre, oggi parte integrante della grande narrazione neoliberale e politicametne corretta dominante che pervade tutto e tutti, ivi compresa la destra. E infatti nessun partito di destra o d centrodestra ha mai assunto una posizione ufficiale in controtendenza rispetto alla suddetta narrazione.

  3. animalismo libertario antimperialismo
    31 Dicembre 2023 at 16:25

    Grazie ancora Compagno antimperialista Fabrizio!

    qui trovi la retorica sionista di Lavrov, il superfascista nemico di Hamas e del popolo palestinese

    https://lenta.ru/news/2023/12/28/lavrov-sravnil-denatsifikatsiyu-s-operatsiey-izrailya-v-gaze/

    • Fabrizio Marchi
      31 Dicembre 2023 at 18:52

      Ho letto avvalendomi deltraduttore. Effettivamente dichiarazioni molto gravi che, peraltro, contraddicono le posizioni espresse poche settimane fa sulla necessità della costruzione di uno Stato palestinese, sostenute in primis dal governo cinese. Bisogna capire i retroscena di ordine geopolitico che non conosciamo. In ogni caso sono comunque gravi.

      • Federico Lovo
        31 Dicembre 2023 at 23:23

        ho trovato questa fonte sull’intervista a Lavrov, che penso sia più affidabile di Lenta.ru. Il passaggio in questione, in inglese:
        “Dmitry Kiselev: Our time is running out, but we have not yet talked about a crucial issue: the Gaza Strip. Israel has announced that the war will go on for months and that they are supposedly destroying Hamas, although the Americans have been flirting with them.

        A year ago, you wrote an article for Izvestia about possible scenarios. What has happened as a result? Was the Hamas attack on Israel a false flag operation? How can we assess it? Some people even think that the destruction of Gaza is a special operation aimed at building a parallel Suez Canal from Eilat across the Negev Desert. The route is 300 kilometres long, which is not difficult to accomplish with modern technology and money. What is it? What is the essence of this geopolitical process?

        Sergey Lavrov: There are many conspiracy theories.

        The other day, our television and social media again reprinted a report posted in a Western media outlet by Western investigative journalists (I believe that Seymour Hersh posted it too), according to which intelligence services warned the Israeli authorities about plans for a major terrorist attack a year before October 7, 2023.

        If this is true, I find it hard to believe that no preventive measures were taken, especially since I know that the Israeli army and security forces have the know-how and are always ready to launch preventive strikes.

        This reminded me of another conspiracy theory, when terrorists attacked the Twin Towers on September 11, 2001, following which a war was launched in Afghanistan and the Greater Middle East project was initiated.

        There were other less bloody conspiracy theories, like the Moon landing, which still has not been laid to rest, although many people should have been aware of the real events in all three cases. However, these issues remained unresolved. This is strange.

        I do not want to assume that normal people would be willing to sacrifice hundreds of their own citizens to create a pretext for destroying a terrorist organisation they hate and want to eliminate or to gain some economic or logistical benefits.

        You said that Prime Minister Benjamin Netanyahu announced that Hamas must be destroyed as a whole and as a military force. It sounds like demilitarisation. He also said that extremism must be eliminated in Gaza. It sounds like denazification. However, I do not understand the reaction of the previous Israeli government, led by Prime Minister Yair Lapid (he was foreign minister before becoming prime minister), to our special military operation. His reaction surprised me. He said that Russia had no right to use force against civilians or to annex Ukrainian territories.

        This was unfair. We discussed this with him. I do not know what he thinks and how he describes the current developments, but Prime Minister Benjamin Netanyahu has not criticised Russia despite the numerous critical statements [about his actions] made around the world and the fact that he is in a serious predicament. He has had two telephone conversations with President Vladimir Putin (1, 2). Just like Egypt, Israel helped us evacuate our citizens who were held captive or wanted to leave Gaza.

        We should be very careful about our shared history with Israel, particularly our history of fighting Nazism. This is the main element that unifies us in terms of history. It is a fundamental element of our genetic code, so to speak.

        The Holocaust and the extermination of the multinational Soviet people are comparable, but the numbers are different: six million people killed during the Holocaust and over 20 million Soviet people were killed during World War II.

        A year ago, during a news conference on International Holocaust Remembrance Day, the Israeli ambassador in Kiev did not say anything when he was asked about the glorification of Bandera, Shukhevich and other Nazis in Ukraine and the use of Nazi symbols. When asked about Israel’s attitude towards this, he answered that it had not changed and added that Israelis still considered them to be Nazis and that this perspective would never change. However, he acknowledged that Ukraine had a complicated history, and said that he understands Ukrainians’ connection to these individuals and political organisations. This is truly alarming.”

      • Federico Lovo
        31 Dicembre 2023 at 23:42

        a mio avviso le parole di Lavrov non sono un appoggio alle azioni dell’IDF a Gaza, sono piuttosto una provocazione – maldestra – contro il precedente governo israeliano, ed un tentativo di preservare dei contatti col Likud – contatti che ci sono sempre stati -. Un passaggio dell’intervista alquanto infelice ed ambiguo, che si presta ovviamente a diverse interpretazioni, direi anche sconclusionato, visto che non si capisce dove vada a parare – per lo meno in termini complessivi. Siti come Lenta.ru ovviamewnte ci sguazzano, ma anche il “putinismo di destra” (Russia Today) non perde occasione per cercare sponde in Israele. Cinicamente parlando – lasciando da parte il fatto che Netanyahu è un macellaio nazi-sionista – chiederei a Lavrov e RT che senso abbia cercare sponde in un morto politico che cammina come Netanyahu.

        • gino
          1 Gennaio 2024 at 10:08

          federico,
          io non ci vedo molta confusione nell´intervista, ci vedo furbizia.
          é stata travisata. nel finale addirittura attacca l´ambasciatore israeliano a kiev accusandolo di collusione coi nazi, per questo prima si appella all´aver cura della comune storica lotta contro il nazismo.
          e all´inizio non nega la possibilitá della previa conoscenza del governo israeliano circa l´attacco di hamas, dice solo di non voler credere che gente normale possa sacrificare il proprio popolo.

        • Fabrizio Marchi
          1 Gennaio 2024 at 10:55

          Sono ben cosciente del fatto che la Russia ha un vecchio legame con Israele dovuto (anche) al fatto che moltissimi cittadini israeliani sono russi (e fra questi anche parecchi mafiosi…). E’ altresì evidente che la Russia non vuole rompere del tutto con Israele perchè – ragionando da grande potenza – vuole comunque giocare un ruolo nel quadrante mediorientale, proprio per non lasciare il campo agli USA. Ciò detto, tu stesso hai scritto che si è trattato di “Un passaggio dell’intervista alquanto infelice ed ambiguo, che si presta ovviamente a diverse interpretazioni, direi anche sconclusionato, visto che non si capisce dove vada a parare – per lo meno in termini complessivi”. Ecco, proprio questo mi pare il punto. Non ci si può permettere di essere ambigui in un contesto come quello in oggetto, cioè la Palestina e l’occupazione sionista (con relativi crimini) di Gaza e della Cisgiordania. Insomma, quello che voglio dire è che la Russia non deve essere mitizzata, svolge un ruolo importante a livello geopolitico e nell’inevitabile scontro che sottende il passaggio ad un mondo multipolare però, per quanto mi riguarda, resta uno stato capitalista, anche se non governato direttamente dai capitalisti, conservatore, con ambizioni da grande potenza e quindi con tutte le relative contraddizioni che ne conseguono. Insomma, ricordiamoci che non è uno stato socialista. E l’ambiguità, a dir poco, dell’intervista di Lavrov, al di là di qualsiasi considerazione di ordine politico magari anche valida, che possiamo fare, lo conferma.

    • gino
      31 Dicembre 2023 at 23:52

      lavrov ha usato il verbo sembrare e non il verbo essere a proposito delle dichiarazioni e intenzioni di israele.
      seguo sempre vari siti e canali telegram russi, anche governativi, e hanno sempre continuamente denunciato la ferocia israeliana, sono sempre dalla parte dei palestinesi.
      e libertario é milei, il carnefice argentino… ed é anche animalista. non so se abbia anche il grave difetto di essere novax.

      forza russia. putin e le strutture che ci sono dietro hanno messo fine allo sterminio del popolo lavoratore (12 milioni di morti extra costó l´era eltsin) ricostruendo il lavoro e il welfare pubblico. e vatti a vedere la crescita dei salari reali in russia.

      • Federico Lovo
        1 Gennaio 2024 at 9:52

        concordo che la Russia NON sia l’inferno fascista descritto dal solito rivoluzionario della domenica, cmq l’uscita di Lavrov non mi pare molto chiara, e la chiarezza su certe questioni è richiesta. Detto questo, la postura della Russia sulle vicende a Gaza in queste settimane è stata sicuramente rispettabile. (Ho riportato il testo delll’intervista in un mio commento sopra, da Ria Novosti)

  4. Aliquis
    31 Dicembre 2023 at 19:51

    Mi chiedo se i giornali di Risorgimento Socialista (Critica Sociale e Il Lavoro) si trovano in edicola.

  5. Antonio Castronovi
    1 Gennaio 2024 at 14:17

    Articolo chiarificatore contro una una maldestra manipolazione provocatoria delle dichiarazioni di Lavrov.

    Lavrov provocatorio su Israele: gli obiettivi di Israele sono simili ai nostri

    Ieri il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov ha commentato gli eventi in Palestina destando un certo scalpore.

    Ha dichiarato che gli obiettivi di Israele sarebbero simili a quelli russi sulla demilitarizzazione e sulla denazificazione.

    Lavrov, ha fatto notare alla stampa come Israele abbia l’obiettivo di distruggere Hamas come forza militare (demilitarizzazione) ed eliminare l’estremismo a Gaza (denazificazione).

    L’intervento di Lavrov era naturalmente provocatorio e voleva sottolineare come l’Occidente utilizza il doppio standard come regola nei propri rapporti internazionali.

    Israele non ha esitato a tagliare i rifornimenti di acqua ed elettricità alla popolazione civile di Gaza, esattamente quello che fece l’Ucraina al Donbass nel 2014, ha bombardato obiettivi civili e fino ad ora il bilancio a Gaza è di 21.000 morti civili e più di 55.000 feriti. Tutto questo a fronte di un attacco, quello del 7 ottobre, che ha provocato circa 1200 vittime tra i civili israeliani.

    I governi occidentali non hanno avuto nessun problema a supportare Israele, che provoca vittime civili da settimane. Più di 10.000 minori sono morti a causa dei bombardamenti su Gaza.

    La posizione della Russia su questo conflitto è sempre stata chiara: Cessate il fuoco immediato e ripresa delle trattative per la costituzione di un vero stato palestinese.

    Canale di Andrea Lucidi
    Notizie da Russia e Donbass
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    • Federico Lovo
      1 Gennaio 2024 at 16:59

      sono convinto che Lavrov non intendesse distanziarsi dal posizionamento diplomatico della Russia su Gaza – che, ripeto, risulta ragionvevole -. Io continuo a dire che la provocazione di Lavrov lascia parecchio a desiderare sotto il profilo della forma – e la forma conta in ambito diplomatico – in quello specifico segmento dell’intervista, nel resto dell’intervista, non vedo una chiara posizione del diplomatico sulla questione.
      In altre circostanze, Lavrov ha rispecchiato maggiormente la posizione russa, ed anche questo andrebbe detto per maggiore correttezza.
      A mio avviso non si tratta di una questione fondamentale, soprattutto per quanto riguarda possibili “sorprese” diplomatiche che, a mio avviso, NON ci saranno da parte dei Russi sul tema.

  6. Aldo Iersi
    1 Gennaio 2024 at 19:47

    Veramente gravi le dichiarazioni di Lavrov, come dice giustamente Fabrizio. Sostenere per quanto criticamente la Cina è sacrosanto ma attenzione alla Russia, un revival di franchismo spagnolo in linea ortodossa bizantina, nemmeno di fascismo, mi chiedo cosa ci trovino i compagni realisti e non ingenui in Putin e nei suoi nerboruti accoliti.

  7. Yury
    1 Gennaio 2024 at 19:52

    Non c’è molto da arrampicarsi sugli specchi con capriole geopolitiche, la lettura che possono suscitare queste sperticate e folli lodi al sionismo d’estrema destra è univoca. https://www.pclavoratori.it/files/index.php?obj=NEWS&oid=7606

    • Fabrizio Marchi
      1 Gennaio 2024 at 21:11

      In questo commento si fa riferimento al gruppuscolo post neo trotzchista del PCL di Ferrando che sostiene, come noto, il regime fantoccio della Nato ucraino contro la Russia. Da questa gente (un micro partitino della galassia della “sinistra” radical pseudo antagonista), peraltro totalmente imbevuta fino al midollo di ideologia neoliberale e politicamente corretta, invito personalmente (ma penso di poter parlare a nome di tutta la redazione) a prendere le distanze; sono gli utili idioti di fatto al servizio del sistema e del capitale, al di là e ben oltre, ovviamente, delle contraddizioni della Russia.

  8. Federico Lovo
    2 Gennaio 2024 at 11:00

    mi pare evidente che – anche grazie alle infelici esternazioni del signor Lavrov – i soliti provocatori “rivoluzzzionari” con 27 “z” colgono la palla al balzo per (probabilmente) giustificare il loro ennesimo posizionamento fallimentare (sulla guerra in Ucraina, in questo caso), credo anche ricorrendo ad un numero non quantificabile di nickname per far vedere che sono in tanti…
    E con questo commento chiudo, sperando che il signor Lavrov non dia altri “spunti di riflessione”…

    • Fabrizio Marchi
      2 Gennaio 2024 at 11:34

      Sì, condivido, sia sull’uscita comunque improvvida di Lavrov, perchè su certe questioni non si può giocare sui doppi sensi o a fare i criptici, sia sul fatto che certe esternazioni offrono il fianco alle provocazioni, anche se ovviamente a Lavrov, come a chiunque altro, dei microgruppuscoli della “sinistra” radical occidentale non importa assolutamente nulla.

  9. C
    3 Gennaio 2024 at 8:49

    Vergognosi i compagni che ancora difendono la Russia. Non che debbano passare al nazismo ucraino, per carità, ma nemmeno spacciare uno sciovinista imperialista stalinista come i vari Lavrov, Zjuganov come rivoluzionari …i veri compagni in Russia sono stati sempre nei gulag dopo la morte di Lenin …e tale rimane la situazione… di cosa ci illudiamo .

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