Un piccolo sprazzo di luce nelle tenebre

L’errore più grave che si può commettere in ambito filosofico, analitico e teoretico è quello di rimanere aggrappati a convinzioni ideologiche oggettivamente superate e che non hanno più nessuna attinenza e nessun fondamento nella realtà concreta in cui viviamo.

Il filosofo inglese Bacone definiva queste convinzioni, o meglio pre-giudizi, come “idoli”.  Ve ne erano, secondo lui, di quattro specie ma quelli più importanti e più attinenti con il discorso che sto facendo sono gli “idoli della tribù” e quelli del “teatro”.

Stiamo parlando, ovviamente, di dogmi, di convinzioni ideologiche che di logico, razionale e soprattutto fondato non hanno più nulla o quasi ma dai quali non vogliamo o non riusciamo a separarci per comodità, opportunismo, quieto vivere, paura di essere messi all’indice o subire conseguenze più o meno gravi e spesso anche per ottusità.

Questo atteggiamento non può che portarci ad una analisi errata e a conclusioni ancora più errate e fuorvianti. E questo è evidente perché se osserviamo la realtà nella quale ci troviamo a vivere con le stesse modalità, gli stessi strumenti e soprattutto lo stesso approccio e atteggiamento interpretativo e analitico che utilizzavamo per analizzare una fase storica o un’epoca a noi precedente, siamo destinati all’errore.

Esempio banalissimo ma spero efficace. Se noi studiamo l’attuale società con gli stessi parametri con cui altri studiavano e interpretavano la società o le società dei secoli scorsi, senza tenere conto delle più o meno profonde trasformazioni avvenute nel frattempo in tutti gli ambiti, non possiamo che cadere inevitabilmente in errore ed elaborare una analisi necessariamente fallace.

Queste brevissime considerazioni possono sembrarci semplicissime, elementari per quanto banali.  Eppure è proprio in questo modo che, paradossalmente, procede e ha sempre proceduto la grandissima maggioranza delle persone in tutte le epoche e in tutti i contesti. Del resto, ogni epoca ha avuto i suoi “idoli” e in ognuna di queste la stragrande maggioranza delle persone è rimasta prigioniera di quelli della sua (epoca). E’ avvenuto nel passato, in contesti storici universalmente considerati più retrivi, e avviene oggi, in egual misura, in un contesto che si sostiene essere caratterizzato dalla ragione e libero da pregiudizi di ogni genere.

Questa è stata la riflessione che si è aperta nei giorni scorsi con alcuni miei studenti e alcune mie studentesse che dimostrano di essere relativamente liberi – forse solo perché non ancora completamente inglobati/inghiottiti dal sistema – rispetto a tanti adulti.

Una fiammella che si accende, un piccolo sprazzo di luce nelle tenebre.

Ritratto di uomo pensieroso. Giovane pensante o pensivo. Dubbi, pensieri e domande in testa. Illustrazione vettoriale. Psicologia e dubbio conce Immagine e Vettoriale - Alamy

Fonte foto: Alamy (da Google)

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