Attualità e Politica

Omofobia, fascismo e “schifezze”

La premessa è che sono distante tanto dalla esaltazione della famiglia “arcobaleno”,  da tempo elevata dal “politically correct” dominante a luogo del progresso umano e della liberazione universale per definizione,  quanto da quella della famiglia “tradizionale”, considerata invece, sul versante…

Era storia già scritta…

Era storia già scritta la crociata contro il “macellaio” Putin, la Russia e tutto ciò che sa di russo (persino la povera insalata!) scatenata e continuamente rilanciata dai mezzi di informazione italiani a partire almeno dallo scorso mese di febbraio:…

Che fare?

La sconfitta elettorale ci pone dinanzi ad un interrogativo: “Che fare?” A una domanda tale non si può che rispondere dialetticamente, ogni “furia del dileguare” non può che riportarci a  livello zero. Il pensiero politico dev’essere concreto, deve concrescere l’universale…

Un avversario serio

Ieri sera, nel salottino di Lilli Gruber, Lucio Caracciolo, direttore di Limes, ha detto testualmente:”L’Italia è in guerra con la Russia, anche se non si può dire esplicitamente”. Relativamente al governo in via di gestazione, ha detto che “non toccherà…

Cialtroncelli

La legislatura targata Meloni si inaugura con un bell’inciucio (o “inciucione”) degno dei migliori fasti del “palazzo” della politica, con la p rigorosamente minuscola, quella con la maiuscola non esiste più da tempo e in ogni caso non ha dimora…

Il razzismo e la partita di pallone

Una domenica mattina qualsiasi, nella routine cadenzata dal tempo dilatato tipico dei giorni di riposo, un apparente shock interrompe il fluire dei pensieri confusi, ancora poco centrati, che accompagnano il primo risveglio. Indonesia. Una partita di calcio, incidenti, più di…

Il marchio di Caino

La tragedia del tempo presente non ha un centro, non è identificabile una causa prima da cui far discendere con chiarezza logica e adamantina soluzioni e obiettivi. Il nichilismo crematistico è la logica che permea e si infiltra maligno in…

“Odio i rassegnati”

Le parole di Albert Libertad[1] sono un monito per il presente e per il futuro. Il suo anarchico grido “Odio i rassegnati” ben si adatta alla contingenza presente. Sembra si sia oscurata la critica sociale con la partecipazione politica .…

Il cimitero dei (piccolissimi) elefanti

Non posso esimermi dal commentare questo post https://www.facebook.com/photo/?fbid=2915775845398681&set=a.1496618270647786 di Giorgio Cremaschi, già dirigente sindacale per una vita, segretario a suo tempo della FIOM ed esponente di punta di Potere al Popolo e di UP  pubblicato su Facebook, di cui riporto testualmente…