Venezuela: i primi risultati per l’elezione dell’Assemblea Nazionale Costituente

Attilio Folliero, Caracas 31/07/2017
Tibisay Lucena
Poco fa, intorno alla mezzanotte la Presidente del Consiglio Nazionale Elettorale, Tibisay Lucena, ha comunicato i primi risultati per l’elezione dell’Assemblea Nazionale Costituente.
I votanti sono stati esattamente 8.089.320, pari al 41,53% degli iscritti al registro nazionale elettorale.

Bisogna dire che la giornata purtroppo è stata funestata da numerosi morti ed atti di violenza da parte dell’opposizione. Va detto anche, che come sempre la violenza è stata circoscritta a determinate zone di classe media della città di Caracas e di altre città del Venezuela. Il Ministro della Difesa, Padrino Lopez, in una conferenza stampa ha parlato di 200 centri elettorali (su circa 15.000) chiusi per atti di violenza e della morte di militare, morto sparato. Nell’est di Caracas, nella Piazza Altamira del ricco quartiere di Chacao, una esplosione ha ferito 8 militari.

Momento esatto dell’esplosione a Piazza Altamira con 8 militari feriti

Di seguito alcune foto relative ad alcuni centri elettorali. A centri elettorali con pochissima affluenza, come al Liceo José Ángel Álamo o al Liceo Alcazar nella zona Candelaria, nel centro di Caracas, dove prevale storicamente l’opposizione, si alternavano centri elettorali con file immense.
In pratica l’opposizione non ha partecipato a questa elezione e quindi nelle zone della classe media e alta la partecipazione è stata bassissima; al contrario nelle zone a forte presenza operaia e classi proletarie la partecipazione è stata sostenuta.
In conclusione possiamo dire che il Venezuela continua ad essere diviso in due. In una elezione “normale”, con la partecipazione di tutti i partiti, quale sarà la prossima elezione presidenziale nel 2018 e con una possibile astensione intorno al 20%, si avrà una situazione di sostanziale parità, attorno al 40%, dei due gruppi di partiti, quelli di governo e quelli di opposizione.
In definitiva, alla prossima elezione presidenziale, nel 2018, tutto può succedere, anche che vinca l’opposizione, ma la vittoria sarà alla fine sempre per pochi voti e pochissimi punti percentuale di differenza. Una cosa è certa se dovesse vincere l’opposizione, ossia la destra, il fascismo, in questo paese si consumera’ un genocidio di grandi proporzioni, il tutto nel silenzio generale di OEA (OSA) o ONU, organismi al servizio unicamente del grande capitale.
Caraacs, Candelaria, Liceo Alcazar: affluenza bassissima
Caracas, Candelaria, Liceo José Ángel Álamo: affluenza bassissima

Caraacs, Liceo Fermin Toro: larghe file

A Caracas, il Palazzetto dello sport “Poliedro de Caracas” è stato trasformato in un centro elettorale dove potevano votare i cittadini di Caracas i cui centri elettorali sono stati chiusi temporalmente o definitivamente a causa della violenza dell’opposione

Caracas, Palazzetto dello sport

Caracas, Palazzetto dello sport

Caracas, Palazzetto dello sport

Caracas, Interno del Palazzetto dello sport, con centinaia di macchine elettorali

Stato Tachira, San Cristobal

Merida

Merida


Centro elettorale con una lunga fila

Centro elettorale con una lunga fila

Centro elettorale con una lunga fila

Centro elettorale con una lunga fila

All’elezione l’elettore è identificato con la carta di identità ed inoltre deve sottoporsi alla lettura ottica delle impronte digitali. Con tale mezzo è assolutamente impossibile votare due volte

Dopo aver votato, gli elettori del Partito Socialista e degli altri partiti che appoggiano il Governo potevano comunicare il proprio voto ai rappresentati dei partiti di governo. Una sorta di sondaggio operato dai partiti di governo per conoscere in tempo reale l’andamento del voto. L’elettore che partecipava a questa sorta di exit poll era identificato attraverso il “Carnet de la patria”

“Carnet de la patria”, i cui dati sono acquisiti elettronicamente attraverso la scansione da cellulare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Dichiaro di essere al corrente che i commenti agli articoli della testata devono rispettare il principio di continenza verbale, ovvero l'assenza di espressioni offensive o lesive dell'altrui dignità, e di assumermi la piena responsabilità di ciò che scrivo.