Papale papale…

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Tutto quello che sta succedendo e che ci inquieta rispetto la crisi pandemica mondiale da covid19 è tutto fuorché “casuale”.
Mi “scusassero” le SV ed i grandi intellettuali se io, da uomo venuto dal passato mi ostini a ricercare un linguaggio diretto e comprensibile da tutti: voglio esprimere delle idee semplici, cercando di dire quello che molti di voi pensano.
La prima cosa che mi fa inferocire è che un problema planetario diventi, badate, non soltanto in Italia ma ovunque, un banco di sfida sub-politico indegno, tra nani, miserabili e pupazzi vari, che di Nobilmente politico non possiede nulla .
Mi inchino invece a tutti, donne e uomini che a loro rischio assicurano in fabbriche e settori logistici la continuazione della vita e della distribuzione alimentare ed essenziale.
Mi inchino al Santo Padre, oggi unico difensore dei poveri e degli oppressi e dei Lavoratori che sono il sale della terra.
Mi inchino senza retorica a tutto il personale sanitario ed a grandi uomini, tra questo mare di merdacce, tra pennivendoli, servi, puttane imbellettate, ruffiani e ingordi affaristi, come Galli e Crisanti e tanti geniali ricercatori giovani vanto della nostra terra.
Mi inchino a tutto il personale della Scuola, baluardo contro la barbarie ed alla caparbietà di una donna ministra che stimo, pur non riconoscendomi nel 5 stelle, che almeno un obiettivo lo ha raggiunto: il rinnovo dei banchi dopo 80 anni medi ed un presidio sicuro di civiltà. Se chiuderete la Scuola, sceriffi parolai ed incapaci, scatenerete un caos maggiore di quello che fino adesso avete causato MALEDETTI, “appecoronati” ai mercati ed ai porci in Costa Smeralda coi culi nei parei immondi e depravati.
Mi inchino a chi, pur non condividendo le idee moderate, tenta con un poco di buon senso al governo di spiegare che il MES non va attivato non servendo ad un cazzo; come asserito anche dal primo ministro di Spagna.
Guai a voi anime prave ed ignare, leghisti, o post-missini o paragoniani, a buttarla in caciara: avete deviato i discorsi, servendo ossequiosi il capitale e Confindustria ,creando il falso problema delle mascherine ,lucrando sulla crescente imbecillità complottista e terrapiattista, prodotto degli psico-farmaci di una società fluida e d ingiusta: dove esiste un ingenuo, esiste un paraculo che se lo inchiappetta.
Si, sono volgare per il motivo che non sono ad un pranzo di gala e sento tutta la sofferenza del Nostro Popolo, beffato, sfruttato, nonostante la sua intelligenza, compostezza e genialità.
Sono con il sangue agli occhi, feroce e volgare, sono con tutti coloro che non hanno avuto un adeguato sussidio o lavoro riconvertito dignitoso, per il problema CONTINENTALE che si chiama UE: prima causa di non decisioni adeguate e SOCIALI SUL COVID: ALLENTATE STA CAZZO DE BORSA ,INCREMENTANDO DEBITO UTILE E NON RESTITUIBILE CON LA BCE. Stiamo parlando di pezzi di carta versus vite umane, di bit contrapposti a salute.
Ora che avete, cari servi dei mercati, che guadagnate per le vostre consulenze inutili, minimo duecento pippi all’anno, e stiamo ancora a fare aspettare cittadini 12 ore per fare un tampone ( ringraziate Dio che sono civili…e non come il sottoscritto…) combinato la frittata, cosa cazzo vi inventerete…. dopo che in molti avete perso 4 mesi preziosi, dopo che la OMS AVEVA DATO L’ALLARME SECONDA ONDATA AI PRIMI DI GIUGNO?…..Non vorrei fare il complottista per una volta….ma viene da pensare “male”, che per attivare questa merda di MES forse avevate bisogno di fomentare un inevitabile terrore. Voglio sperare non sia così.
Ma almeno in questa ora più cupa, mamme, babbi, lavoratori, sinceri democratici, gente buona, stringiamoci a coorte ed UNIAMOCI per salvare le Nostre vite, quelle dei Nostri Cari ed impariamo una volta tanto la lezione: IL SISTEMA DEL CAPITALE E DEL PROFITTO E’ ARRIVATO ALLA FRUTTA E PRESCINDE DA SALUTE, LAVORO O IMPRESA CHE SIA.
SERVE PIU’ STATO, MENO MERCATO E MENO POVERTA’.
F.to: “Un povero cadetto di Guascogna”

Paragone e il dito medio, le mutande di Salvini e Sgarbi Padre Pio: vota il  peggio - l'Espresso

Fonte foto: L’Espresso – La Repubblica

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