La classe operaia deve rovesciare il “capitalismo della sorveglianza”

La classe capitalista nell’Occidente collettivo, utilizzando la protesi ideologica del progressismo multiculturale, ha rilanciato la dottrina della ‘’guerra eterna’’ contro l’Eurasia e la classe operaia di tutto il mondo. Questa volta, la maschera di facciata dei neocons è rappresentata dall’universo ‘’progressista’’, una brodaglia politico-culturale che va dalla sinistra neoliberale al movimentismo ‘’anarcoide’’. Tutte le società di classe, oltre ad organizzare il consenso, hanno bisogno di creare artificialmente il dissenso alternando repressione e manipolazione (es. media, ma anche la declinazione militare delle droghe): un mix. di dolore (Orwell) e persuasione (Huxley). In questa congiuntura storica, il centro-sinistra pan-imperialista ha aggregato un ‘’blocco storico’’ (Gramsci) che va dalla Silicon Valley, alla borghesia green; una schiera di ‘’vendi patria’’, dalle femministe del capitale al cosmopolitismo senza radici. Biden ha approfondito le politiche classiste di Trump contro i lavoratori statunitensi, legalizzando una nuova Architettura di potere. La burocrazia sindacale, negli Stati Uniti d’America, funziona come nei regimi fascisti degli anni ’30:

“Ford venerdì sera ha dichiarato di aver licenziato 600 lavoratori che hanno scioperato nella fabbrica del Michigan, accusando “effetti a catena” da parte di altri nei reparti di verniciatura e assemblaggio finale che lo avevano fatto. L’UAW aveva ordinato solo ad alcuni dipartimenti di scioperare.
La produzione è “altamente interconnessa”, ha affermato la società, aggiungendo che i lavoratori in sciopero “hanno avuto un impatto diretto sulle operazioni in altre parti della struttura”. I dipendenti licenziati lavoravano nel reparto di costruzione delle carrozzerie dello stabilimento e in un’area di sottoassemblaggio per lo stampaggio dei metalli.
Questo licenziamento è una conseguenza dello sciopero…Gli economisti temono che gli scioperi prolungati potrebbero far salire i prezzi delle auto nuove e usate e frenare i progressi dei politici nel contenere l’inflazione” 1

Gli analisti marxisti devono fare attenzione: non ci troviamo davanti una regressione al fascismo aziendale di Mussolini, al contrario il tardo-capitalismo è progredito verso la costruzione della società della sorveglianza, circoscritta all’Occidente collettivo. Non abbiamo nessuna ‘’restaurazione’’, ma una progressione verso la società distopica descritta da George Orwell. Per questo motivo, il narcisismo degli intellettuali di ‘’sinistra’’ ha colonizzato il giornalismo lubrificato: femminismo, cultura LGBT-compatibile, anarchismo (es. la santificazione dei mercenari curdi) e l’antifascismo ‘’liberale’’ non sono una parte del problema, ma il Problema.

 

La necessità di una Rivoluzione socialista

I recenti commenti dello speculatore immobiliare australiano, Tim Gurner, diventati virali sui social, svelano l’odio dell’élite aziendale per il mondo del lavoro:

Dobbiamo ricordare alle persone che lavorano per un datore di lavoro, non il contrario. Dobbiamo vedere un aumento della disoccupazione, che deve arrivare al 40-50%. A mio avviso, dobbiamo vedere una sofferenza nell’economia. Voglio dire, c’è stato un cambiamento sistematico per cui i dipendenti ritengono che il datore di lavoro sia estremamente fortunato ad averli, e non il contrario.

È una dinamica che deve cambiare. Dobbiamo eliminare questo atteggiamento e questo deve avvenire attraverso il danneggiamento dell’economia, che è ciò che l’intero mondo globale sta cercando di fare. I governi di tutto il mondo stanno cercando di aumentare la disoccupazione, per riportarla a una sorta di normalità, e noi lo stiamo vedendo. Credo che tutti i datori di lavoro se ne stiano accorgendo.

Voglio dire, ci sono sicuramente dei licenziamenti massicci e la gente potrebbe non parlarne, ma la gente sta sicuramente licenziando e stiamo iniziando a vedere meno arroganza nel mercato del lavoro e questo deve continuare, perché si ripercuoterà a cascata sull’equilibrio dei costi ‘’ 2

Il futuro che c’aspetta è una distopia orwelliana: un Occidente in ‘’guerra permanente’’ con i Paesi ‘’non allineati’’, caratterizzato dalla sorveglianza, dalle sperimentazioni pandemiche e dalla violenza classista. I sindacati, da ‘’centro d’aggregazione operaia’’, diventeranno organizzazioni d’assistenza psicologica per neo-emarginati sociali a seguito del sistema affaristico ruotante attorno ai centri per l’impiego. Al nuovo sottoproletariato verranno dati droga e videogiochi. Le femministe imperiali spadroneggeranno nei media: sesso e stabilità emotiva diventeranno privilegi per ricchi.

Il capitalismo è spietato, va ben oltre Mussolini, Hitler o Trump: il centro-sinistra americano-centrico organizza guerre d’aggressione neocoloniale, mentre l’’’antagonismo compatibile’’ replica la propaganda imperialista contro Russia e Cina. Il tecno-capitalismo non ha più bisogno del White Power, tutt’altro: arruola le minoranze, militarizzando alcuni settori del sottoproletariato (poco importa che siano neonazi o anarchici). Scrive la giornalista investigativa Caitlin Johnstone:

‘’È una situazione del tutto insostenibile. Non possiamo continuare a tollerare sistemi che devono necessariamente abusare dei lavoratori con la sofferenza finanziaria per continuare ad aumentare i profitti e i bilanci trimestrali. Dobbiamo superare questi modelli basati sulla competizione, in cui le persone sono manipolate dalla sofferenza finanziaria per calpestarsi l’un l’altra in una corsa di topi per dimostrare alla classe dirigente che possono generare più profitti per il loro datore di lavoro rispetto al loro vicino. Dobbiamo passare a sistemi basati sulla collaborazione, in cui tutti lavoriamo insieme per il bene di tutti e per far prosperare la nostra biosfera. I nostri attuali sistemi di status quo ci stanno soffocando.’’ (Ibidem)

La guerra di classe è in corso; i lavoratori devono far valere la forza del proprio numero contro l’élite aziendale anglosassone, un gendarme nato ‘’grondando sangue’’ come scriveva Marx. Russia e Cina possono aiutare i lavoratori a spezzare la morsa soffocante dell’unilateralismo USA, ma soltanto il proletariato internazionale potrà salvare sé stesso replicando l’assalto al cielo dell’Ottobre 1917.

 

https://www-ft-com.ezp.lib.cam.ac.uk/content/f5f280d2-3e8d-44b1-b259-52cbbb64347b?fbclid=IwAR1AFz1U1GFKkXjdrEHkHBiI9nGAtoSWEPK12hlme-UBpdeiCuPDIMcFs0w

 

https://comedonchisciotte.org/la-necessita-di-una-rivoluzione/

 

 

 

2 commenti per “La classe operaia deve rovesciare il “capitalismo della sorveglianza”

  1. Pierpi
    17 Settembre 2023 at 16:23

    Che “soltanto il proletariato internazionale potrà salvare se stesso replicando l’assalto al cielo dell’ottobre 1917” mi sembra una conclusione sacrosanta. Pur interessandomi da dilettante di geopolitica ritengo che negli ultimi tempi si dia troppo peso all’aspetto pur importante del tentativo di passaggio al multilateralismo o multipolarismo, mentre il dato di fondo è che a livello di classe si sta arretrando sempre di più dappertutto, a parte la Cina, che con Xi sta reintroducendo elementi di socialismo.

  2. Piero
    19 Settembre 2023 at 21:18

    I padroni (liberali) sono uniti e identificabili.

    La classe operaia è divisa e non identificabile.

    Chi è la classe operaia?

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