Ombre e misteri sulla morte di Chavez

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Foto: www.italianosveglia.com

Il sito web Aporrea ha recentemente pubblicato i risultati di una indagine avviata nel marzo 2013, con la finalità di chiarire le circostanze dell’improvvisa morte dell’ex presidente Hugo Chavez. Secondo questi scienziati venezuelano non ci sarebbero dubbi: Hugo Chavez sarebbe stato assassinato con una ‘’nanoarma’’ dotata di ‘’nanovettori a direzionamento controllato contenente nanoparticelle induttive con acceleratori di metastasi’’ 1.

Quest’arma ‘’multifunzionale’’ – continua il documento – è capace di provocare ‘’varie malattie mortali, tra le quali l’infarto e lesioni cerebrali’’. Il giornale online italiano, Antidiplomantico ( fino ad ora uno dei pochi ad aver ripreso la notizia ), ha avanzato l’ipotesi – seguendo fedelmente la linea delle autorità venezuelane – che ‘’Quest’arma sarebbe stata utilizzata contro vari leader progressisti dell’America Latina, ritenuti “scomodi” dall’Impero. Infatti constatiamo le morti di Hugo Chávez e Néstor Carlos Kirchner, che morì in seguito a un infarto’’.

Il ‘’cospirazionismo’’ non appartiene alla (contro)informazione antimperialista ma è una prerogativa – pensiamo alla ‘’versione ufficiale’’ sui fatti dell’11 settembre 2001 – del giornalismo asservito alle grandi coorporation capitalistiche. Per questa ragione, anche davanti all’analisi delle circostanze ‘’politiche e sociali’’ che fanno da contorno alla morte di Chavez, è corretto utilizzare un approccio metodologico rigoroso. In Venezuela, pochi giorni dopo la scomparsa del leader della Rivoluzione bolivariana, sono state avanzate credibili ricostruzioni alternative dei fatti.

Il vicepresidente venezuelano Aristóbulo Istúriz osservò che il loro Presidente venne ucciso da Washington perché ‘’pose fine alla dittatura del dollaro’’. Ecco la sua dichiarazione: “Se nos va Chávez en el momento de mayor esplendor de la Revolución. Chávez estaba realizando el planteamiento más importante de este proceso, que era la ruptura con uno de los lazos de mayor dominación de los pueblos: el sistema monetario internacional, la dictadura del dólar” 2. Domanda: gli Usa hanno esitato – in circostanze passate – ad eliminare leader scomodi al loro piano imperialistico di conquista planetaria? Pensiamo alla sorte di Arafat – che da più parti si sostiene essere stato assassinato dal duo CIA/Mossad – e la risposta è ben servita.

Isturiz prosegue dicendo che ‘’Chávez se convirtió en el blanco fundamental, en el enemigo número 1 de los grandes centros financieros del mundo y por eso lo matan, todos estamos conscientes pero no lo podemos demostrar’’. Una cosa è certa. Per gli Usa, Chavez era un vero e proprio nemico.

Un documento del Centro per gli Studi Strategici dell’Esercito degli Stati Uniti del 2005, del colonnello Max Manwaring, intitolato “Il socialismo bolivariano del Venezuela di Hugo Chavez e la guerra asimmetrica”, descrive il socialista venezuelano come un ‘’concorrente intelligente’’ contro il quale bisognava combattere in forma ‘’asimmetrica’’: un lento processo di destabilizzazione delegato agli Stati vassalli di Washington (come la Colombia ) ed ai mercenari locali (come i terroristi d’orientamento neonazista). Eva Golinger, in un suo articolo, ricorda che gli analisti hanno a disposizione i Documenti dell’Esercito degli Stati Uniti del 1948, parzialmente declassificati che ‘’mostrano come venne esplorata “la possibilità di utilizzare veleni radioattivi per assassinare persone importanti, come capi militari o civili”’’ 3. Per questa ragione cita lo studio – su tale argomento – del giornalista Robert Burns della Associated Press il quale, già nel 2007, rivelò ad un pubblico purtroppo ristretto che: ‘’Approvato dai più alti livelli dell’esercito statunitense nel 1948, lo sforzo fu parte della ricerca segreta dei militari per un nuovo concetto di guerra che utilizzasse materiali radioattivi della bomba atomica per contaminare aree del territorio nemico o da usare contro basi militari, fabbriche o truppe nemiche. Tra i documenti comunicati all’Associated Press, una nota del 16 Dicembre 1948, classificata segreta, descrive un programma intensivo per sviluppare una varietà di materiali radioattivi per usi militari… La quarta delle priorità erano ‘munizioni per attaccare individui’ con agenti radioattivi per i quali ‘non esiste cura o terapia’’ 4. Domanda: possiamo dedurne che la ‘’strana’’ morte di Hugo Chavez rientri in una operazione – terroristica – di questo tipo? Abbiamo sufficienti elementi (e prove) per affermare ciò?

Atilio Boron, filosofo marxista vicino al Partito comunista cubano ed amico personale dello scomparso – purtroppo –  antimperialista bolivariano, non ha dubbi e le sue parole sono molto eloquenti: ‘’Ne sono sempre più convinto, Chavez è stato assassinato’’. Boron non si ferma ad una dichiarazione superficiale, che tutti potrebbero opinare, ma entra nei dettagli. In che modo Chavez sarebbe ‘’stato assassinato’’? Ascoltiamolo, quello che dice è tutt’altro – a mio avviso – che fantasioso: ‘’Uno dei modi consisterebbe nell’iniettare linee cellulari di un tumore previamente conosciuto, anche di pazienti morti da 50 anni; attraverso un oncovirus, vale a dire, un virus che è stato preparato e che porta i geni dei tumori soppressori che si introducono nelle cellule e che producono il cancro, o iniettando direttamente carcinogeni chimici. Se Chávez, per esempio, fosse andato dal dentista, costui avrebbe potuto applicargli un’anestesia e successivamente inoculargli un oncovirus o un carcinogene. Il paziente non se ne accorgerebbe e nel giro di alcuni mesi si svilupperebbe il cancro. Esistono carcinogeni chimici che sono specifici di un organo e altri generalizzati che possono provocare il cancro in maniera indiscriminata. Alcuni possono provocare il cancro nella zona pelvica, che è la zona dove il cancro ha colpito Chávez’’ 4.

(Potete visionare il video dell’intervista su questo link: https://www.youtube.com/watch?v=yScXhM8zqlo )

Ovviamente restiamo nel campo delle ipotesi ma – dati i precedenti storici – è corretto che si discuta: chi parla non è di certo uno sprovveduto, la parola di Boron – stimato accademico marxista – ha un peso non indifferente. Gli Usa, in spregio del diritto internazionale, fin dal 1999 hanno sentenziato: il chavismo – con le buone o con le cattive – deve finire. Per questo hanno scatenato contro il PSUV una triplice alleanza che tiene uniti sotto la stessa bandiera (a) i liberali di sinistra (e di destra), (b) i cattolici reazionari, (c) il neonazismo, fratello gemello dei narcos pinochetisti.

Quanti leader ‘’, da Boumediene ad Andropov, hanno perso la vita in seguito a una balorda complicazione medica (benedetta dal neocolonialismo)? Domanda: i fatti vanno sempre contestualizzati, bisogna inquadrare i conflitti politici e sociali che gli fanno da contorno, quindi – chiedo – chi ha guadagnato dalla morte di Andropov ? Si può dire che le scienze mediche possono diventare, anch’esse, un’arma politica? La scienza non è neutrale ma viene piegata al servizio delle classe dominanti; gli Usa, oltre ad una egemonia politica, militare ed informativa detengono il monopolio anche in questo campo: quali conseguenze ne derivano? Allende venne assassinato dai sicari della CIA, per coloro che in qualche modo hanno continauto la sua politica si è pensato a qualcosa di diverso. I dubbi restano, le certezze, in casi come questi, non sono mai assolute, però è vero che i media ufficiali propongono una narrativa tanto fasulla quanto sospetta. Brecht diceva ‘’fate lode del dubbio’’. Un consiglio prezioso.

http://www.lantidiplomatico.it/dettnews.php?idx=5694&pg=16016

http://www.hispantv.com/noticias/venezuela/255959/vicepresidente-venezuela-chavez-asesinado-isturiz-dolar

http://www.resistenze.org/sito/te/po/ve/povedd07-012610.htm

https://albainformazione.com/2013/08/21/video-atilio-boron/

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