Il vergognoso silenzio di Israele davanti ai neonazisti ucraini

La natura fascista dello Stato fantoccio ucraino va ben oltre la presenza di gruppi armati paramilitari nazisti all’interno dell’esercito regolare: l’ideologia dell’attuale regime di Kiev proietta anacronisticamente il collaborazionismo hitleriano degli anni ’30 nel ventunesimo secolo, trovando negli Stati Uniti d’America il protettore del neonazismo mondiale.

Ucraina: come nella Germania di Hitler e nel Cile di Pinochet. Le truppe ucraine danno fuoco ai libri di filosofia politica comunista, rubati da una biblioteca per ordine del capo battaglione di Settore Destro; l’anticomunismo di Stato è l’ideologia della nuova Architettura di potere.

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La glorificazione del nazismo è stata rilanciata dal governo di Kiev ed approvata dai falchi di Washington. Il portavoce del Parlamento Andriy Parubiy ha fondato due movimenti dichiaratamente hitleriani: il Partito Social-Nazionale dell’Ucraina (ribattezzato Svoboda) e Patrioti dell’Ucraina, i cui militanti hanno poi costituito il nucleo del Battaglione Azov. Intervistato nel 2016, Parubiy ha dichiarato che suoi ‘’valori’’ sono rimasti gli stessi. Come ha osservato il giornalista Lev Golinkin su The Nation:

‘’Ancor più inquietante è la penetrazione dell’estrema destra nelle forze dell’ordine. Poco dopo Maidan, gli USA hanno equipaggiato e addestrato la neonata Polizia Nazionale, nell’ambito di un programma destinato nelle intenzioni a costituire un fiore all’occhiello del rafforzamento della democrazia ucraina.

Il vice-ministro degli Interni – che controlla la Polizia Nazionale – è Vadim Troyan, un veterano dell’Azov e dei Patrioti dell’Ucraina. Nel 2014, quando Troyan fu preso in considerazione per la carica di capo della polizia di Kiev, i leader ebrei ucraini erano terrorizzati dal suo passato neonazista. Oggi è il vicedirettore del ministero che comanda le forze dell’ordine dell’intero Paese, addestrate dagli Stati Uniti.

All’inizio del mese, RFE ha pubblicato un servizio sull’ammirazione espressa sui social media dai vertici della Polizia Nazionale per Stepan Bandera – un fascista e collaboratore dei nazisti le cui truppe parteciparono all’Olocausto.’’ 1

 

La presenza di barde armate neofasciste all’interno della polizia spiega come mai l’Ucraina, negli ultimi otto anni, s’è trasformata in un lager anticomunista: i neoconservatori USA e la lobby sionista fanno da garanti ai ‘’drogati e neonazisti’’ di Kiev, costruttori d’uno stato ‘’etnicamente omogeneo’’ nel cuore d’Europa. Perfino gli antisemiti ed i negazionisti della Shoah vengono portati sugli altari attraverso la falsificazione storica:

‘’Nel gennaio 2018 l’Ucraina è finita sulle prime pagine mettendo al bando il libro Stalingrad del premiato storico britannico Antony Beevor a causa di un unico paragrafo dedicato al massacro di 90 bambini ebrei perpetrato da un reparto ucraino durante la seconda guerra mondiale. In dicembre, Kiev ha vietato La ladra di libri dello scrittore svedese Anders Rydell (che paradossalmente parla proprio della soppressione della letteratura da parte dei nazisti) perché il libro menzionava le stragi di ebrei perpetrate dalle truppe fedeli a Symon Petliura (un leader nazionalista del primo Novecento).’’ (Ibidem)

 

Lo Stato d’Israele (come ha osservato il giornalista Thierry Meyssan) deve fare i conti col sostegno che l’imperialismo statunitense, il suo protettore, sta offrendo al nazismo, nemico storico degli israeliti: la lobby della destra israeliana è alleata degli antisemiti? Quando il presidente-marionetta Zelensky ha accusato la Russia d’aver bombardato  il memoriale di Babi Yar, dove 33 mila ebrei furono massacrati dai nazisti, giornalisti israeliani si sono recati sul posto constatando che il capo della ‘’banda di drogati e neonazisti’’ aveva mentito. Il presidente israeliano, Naftali Bennet, non è nelle condizioni di sbugiardare i cocainomani di Kiev perché, così facendo, dovrebbe aprire un antico dossier: la collaborazione del sionismo di destra col regime di Hitler. L’analista francese Thierry Meyssan, con un eccellente articolo, ha delineato la questione in termini storiografici:

‘’Sarebbe auspicabile che Bennett rendesse pubblico quanto ha accertato, ma è poco probabile. Dovrebbe riaprire un dossier dimenticato, quello delle relazioni tra alcuni sionisti e i nazisti. Perché David Ben Gourion affermava che Ze’ev Jabotinski, fondatore del sionismo revisionista, era un fascista o forse un nazista? Chi sono gli ebrei che accolsero calorosamente in Palestina, prima che prendesse il potere Adolf Hitler, una delegazione ufficiale del partito nazista, il NSDAP, che praticava pogrom in Germania? Chi nel 1933 ha negoziato l’accordo per il trasferimento degli ebrei (il cosiddetto Accordo Haavara) e mantenuto una sede a Berlino fino al 1939? Domande cui gli storici solitamente non rispondono. Per tornare ai nostri giorni, è vero, come asseriscono molti testimoni, che il professor Leo Strauss insegnava agli allievi ebrei che per proteggersi da una nuova Shoah dovevano costruire la propria dittatura con gli stessi metodi dei nazisti?’’ 2

E continua:

‘’ Evidentemente Naftali Bennett non ha aderito alla narrazione di Ucraina e Nato. Ha dichiarato che il presidente russo non teorizzava un complotto, non era irrazionale e non era malato di mente. Invece il presidente Zelensky, interrogato sul sostegno dello Stato ebraico, ha risposto: «Ho parlato con il primo ministro di Israele. Ve lo dico francamente, e potrebbe suonare quasi offensivo, ma penso di avere il dovere di dirlo: le nostre relazioni non sono cattive, non sono affatto cattive. Ma in momenti come questo le relazioni sono messe alla prova, nei momenti più difficili, quando l’aiuto e il sostegno sono necessari. Non penso che [Bennett] sia avvolto nella nostra bandiera».’’ (Ibidem)

 

Israele (uno stato-laboratorio degli USA) non si ritirerà dal conflitto: è la natura del sionismo che porta lo stato-entità ‘’per soli ebrei’’ a schierarsi con la fazione più forte della borghesia mondiale, fregandosene dell’antisemitismo. Lo Stato ‘’per soli ebrei’’ continuerà ad appoggiare i volenterosi carnefici di Washington, i neonazisti. Le stragi contro ebrei, rom, omosessuali, socialisti e comunisti nel cuore d’Europa sono una tappa necessaria per costruire la ‘’società del controllo ‘’ globale.

https://www.resistenze.org/sito/te/po/uc/poucmc08-024953.htm?fbclid=IwAR1jy5tSXWQXTM0ePoHQWEP55sYF6VNqb6ZFvjSMOXXsoqN74BDJhPPM5uQ

https://www.voltairenet.org/article215895.html

 

6 commenti per “Il vergognoso silenzio di Israele davanti ai neonazisti ucraini

  1. Giulio Bonali
    13 Marzo 2022 at 16:40

    Tout se tient!
    (Non essendo xenofobo, e poiché il francese, al contrario dell’ inglese maccheronico di informatici, pubblcitari, economist bocconiani o meno e politicamente corretti vari, non sta quortidianamente stuprando la nostra magnifica lingua italiana, non disdegno di ricorrervi talvolta).

    E’ da gran tempo che parte della pretesa “razza” semitica (quella ebraica, non certo quella araba) é stata promossa nella “serie A” delle razze superiori, anche allo scopo di cercare di far passare truffaldinamente l’ antisionismo, che é antirazzismo, per razzismo. Sic!
    Dunque niente di strano che tutti i razzisti delle pretese “razze” superiori o “di serie
    A (neopromosse comprese)” siano fra loro in combutta (avevo scritto: “vadano d’ amore e d’ accordo”, ma poi mi sono reso conto che avrei oltraggiato un sentimento nobile ed elevato come l’ amore e mi sono prontamente corretto) nell’ opprimere e nel cercare di annientare le prese “razze inferiori” …fino alla prossima occasione in cui ciascuno di loro cercherà di imporre la “superiorità” della propria pretesa genia anche sulle altre momentaneamente “superiori” anch’ esse.

  2. DAVIDE
    16 Marzo 2022 at 14:05

    Sull’equazione sionismo razzismo sarei più cauto: il sionismo ha avuto una base(seppur più ideologica che concreta)”socialista” ed anticolonialista per lungo tempo,ed Israele stessa è nata più per volontà di Stalin che per le esigenze dell’imperialismo britannico e americano.
    E vero invece che gli inglesi hanno tentato di favorire una strategia della tensione continua,per mantenere il controllo del medioriente ,sostenendo ora fanatici sionisti di destra Likud/Banda Stern,ora il parassita criminale al Husseini(padrino ideologico di Hamas e sostenitore dell’alleanza delle milizie musulmane in Jugoslavia e Ucraina/crimea coi sodali filonazisti Bandera e Pavelic).
    Inoltre distinguerei tra i neoconservatori ,che più che proteggere la “razza ebraica” ambiscono ad una dittatura mondiale di psicopatici di tutte le razze,essendo in ultima istanza favorevoli anche alla distruzione d’Israele stesso nel loro piano di distruzione del medioriente,e che hanno il potere reale a Washington, e mafiosi di basso livello come Netanyahu, che dominano le forze armate e lo stato profondo israeliano da sempre(ma non l’opinione pubblica),ma la cui ambizione va poco oltre il poter continuare a chiedere il pizzo nel maxi ghetto di Tel Aviv,su mandato di un qualche padrone(E Bennet sta capendo che Putin può essere un padrone più affidabile dei mitomani Straussiani ,che hanno spinto il suo amico Bibi ha chiedere al popolo israeliano di “dare i propri figli”agli eredi di menghele)
    D’altronde si tratta di delinquenti che fino agli anni 30 si “limitavano”a a controllare i quartieri ebraici Usa per conto di cosa nostra.
    Come i loro amici hanno tentato di costruirsi uno stato proprio in Sicilia sotto protezione statunitense,dovendo poi in parte fare dietrofront per l’,opposizione britannica(e della monarchia sabauda),ottenendo comunque un enorme potere e forti “garanzie” politiche( DC e MSI ),i picchiatori di Lansky hanno tentato di prendere il potere in tutta la Palestina,riuscendo però solo a crearsi un finto stato su una parte di essa.
    In generale ,l’opinione pubblica israeliana è sospettosa verso i delinquenti al potere,vorrebbe la pace e non si fida degli ” alleati” tradizionali,ovvero gli Usa ed il quartp Reich europeista(si è sempre fidata meno di quanto sembrasse,),
    Dall’altro lato il “pericolo “dei vicini arabi annichiliti dalla guerra non esiste più ,i vecchi avversari non hanno più motivo(nella narrazione pubblica) di essere ritenuti tali.
    La Russia potrebbe essere ritenuto un’ottimo mediatore tra Israele ,Siria Libia,Libano,e potrebbe offrire delle soluzioni di mediazione coi palestinesi(probabilmente la loro trasformazione in cittadini israeliani e l’annessione della west bank )
    Il discorso antinazismo potrebbe avere valore simbolico, per esempio ,nel processo di pace con la Siria( eventuali scuse Assad per la tutela offerta dal padre a criminali nazisti come Brunner,) ,eventualmente con l’Iraq(pogrom e tentativi di golpe pro asse durante la guerra),con l’,Iran( denuncia del filo nazismo dei Pahlavi) e allo stesso tempo favorire la presa di distanza da Nato/Ué/g7,( la Russia aveva denunciato il fatto che molte multinazionali e banche tedesche e americane,come Volkswagen,Ford,GM,IBM,bayerChase bank ,Standard oil,Hugo Boss,si fossero arricchite grazie all’Olocausto,)
    Per quanto sia un personaggio ributtante ,credo che la mossa di Bennet possa essere potenzialmente positiva,in quanto Putin potrebbe porsi come garante della pace nel “medio oriente allargato”con un alleato in più ,decisamente più interessato(soprattutto data l’evoluzione dei rapporti di forza) ad un “quieto vivere”di rapina interna di quanto lo siano,,per esempio il dittatore turco o i tagliagole del golfo(Non solo sauditi e Company ma anche la destra iraniana)

    • Giulio Bonali
      17 Marzo 2022 at 8:36

      Il sionismo é il movimento politico che ha realizzato, col terrorismo contro le popolazioni civili arabe, lo stato “degli Ebrei” di Israele nell’ ambito del quale da decenni sta realizzando un pulizia etnica inevitabilmente “strisciante”, dati rapporti di forza, ma sistematica, nonché l’ apartheid contro la popolazione autoctona.
      Se non é fascismo questo, beh allora anche il nazismo potrebbe pretendere di accampare una qualche patente di legittimità democratica.

      Il fatto che nella sua lunga storia passata ci siano stati anche esponenti che soggettivamente, in buona fede si ritenevano democratici e non intendevano ripulire etnicamente la Palestina dagli indigeni (e nel frattempo trattarli come cittadini di serie B) non scalfisce minimamente l’ orrenda realtà dei fatti.

      E nemmeno il fatto che Stalin ha compiuto il gravissimo errore (per me il solo così terribile) di favorire la nascita dello stato di Israele (nessuno é perfetto, e non ho mai praticato il “culto della personalità”; che peraltro il grande georgiano detestava, alla faccia delle spudorate balle di Krusciov).

      Per gli ebrei onesti e non razzisti non é mai esistito alcun “pericolo dei vicini arabi” (gli arabi ebrei non sionisti-suprematisti-razzisti hanno convissuto pacificamente e serenamente per secoli con gli arabi musulmani e gli arabi cristiani in Palestina prima della conquista sionista-razzista).
      E’ vero comunque che molti “vicini arabi” sono stati “annichiliti dalla guerra” (e dal terrorismo, e dalla pulizia etnica) sionista.

      Quanto alle collusioni di alcuni regimi arabi con il nazismo (ma anche di alcuni gruppi sionisti!) non giustificano minimamente la successiva creazione dello stato razzista “degli Ebrei” di Israele (come la Germania nazista pretendeva di essere lo stato razzista “degli Ariani”); altrimenti sarebbe stato (PER ASSURDO, AMMESSO E NON CONCESSO!) più giusto crearlo in Italia o in Giappone, data la di gran lunga maggiore collusione con il nazismo dei governi di questi altri due paesi.

      Nella storia purtroppo ci sono stati molti olocausti (con l’ iniziale minuscola e da designare singolarmente con l’ articolo indeterminativo, “un” olocausto), tutti ugualmente orrendi, nessuno dei quali “speciale”, o più orrendo degli altri. Questo ovviamente per chi sia autenticamente, coerentemente, fino in fondo antirazzista; che invece chi ritiene solo un determinato razzismo e gli stermini e i genocidi solo da esso perpetrati (anzi, nel caso del nazismo, uno solo di essi fra i tanti!) peggiore degli altri razzismi e stermini é evidentemente razzista in quanto ritiene la (pretesa) razza che ne é vittima “superiore” alle altre vittime di altri razzismi (altrimenti quel determinato razzismo non avrebbe motivo -come infatti pensano gli antirazzisti conseguenti- di essere peggiore degli altri: se lo é, evidentemente é per il fatto che la pretesa razza che ne é vittima sarebbe migliore delle numerose altre).

      Nessun antirazzista autentico accetterebbe alcun “quieto vivere” con uno stato razzista come Israele.

      • DAVIDE
        24 Marzo 2022 at 3:11

        Mi sa che sono stato frainteso,non intendevo certo giustificare crimini come Nakba e simili.
        Intendevo dire che i fattori soggettivi,pur non negando o cancellando gli elementi passati,hanno un valore per costruire il futuro:per questo sottolineavo che non è una situazione paragonabile al suprematismo nazista o al colonialismo bianco.
        Secondariamente ritengo che la narrazione diffusa a sinistra tenda a creare una visione in parte falsata :le colpe e la volontà di annientamento è stata reciproca(più palestinese forse,e,avendoci rimesso di più,comprensibilmente).
        Inoltre il trattare il tema come “occupazione” sionista come si trattasse di un impero coloniale ,non chiarisce che si tratta di fatto di un territorio solo(grande quanto una regione italiana poco piu,)che non credo abbia senso dividere.
        Sul fatto degli ebrei che non avevano da temere non direi ,semmai avevano da temere meno che nel “democratico “occidente cristiano.(che per cancellare il tutto cerca di affibiaare,corrisposto da gente come Netanyahu,il titolo di “,occidentale”ad un popolo che per la purezza dell’occidente è stato perseguitato per secoli).
        Secondariamente,il discorso dell’eterno antisemitismo come “balla” che spesso vedo citato è vero solo a metà:quello biologico è recente(come tutto il razzismo biologico),ma che gli ebrei siano stati particolarmente perseguitati nella storia(prima per l’inevitabile astio che in mondo di popoli pagani e sincretici dovevano nutrire verso il monoteismo isolazionista e in parte,volendo, suprematista del “popolo eletto”,poi per le persecuzioni come deicidi,)è un fatto ed ovvio che abbia influito su una cultura un un modo di pensare.
        Per questo dicevo che per comprendere quella situazione(un popolo che vuole una terra in cui essere maggioritario per evitare persecuzioni,un altro che non vuol essere buttato fuori) lo sguardo che si usa per r analizzare il colonialismo europeo od il nazismo non sia il più opportuno,rischi di essere controproducente.
        “Per gli ebrei onesti e non razzisti non é mai esistito alcun “pericolo dei vicini arabi” (gli arabi ebrei non sionisti-suprematisti-razzisti hanno convissuto pacificamente e serenamente per secoli con gli arabi musulmani e gli arabi cristiani in Palestina prima della conquista sionista-razzista).
        E’ vero comunque che molti “vicini arabi” sono stati “annichiliti dalla guerra” (e dal terrorismo, e dalla pulizia etnica) sionista.,”
        Infatti ho detto nella narrativa politica.Nella realtà il pericolo era ovviamente superabile intessendo rapporti pacifici è soprattutto buttando fuori l’impero britannico(stato ben più razzista e criminale ,tutt’oggi tollerato come “democrazia”” borghese).
        Comunque la convivenza pacifica(diciamo più pacifica che in Europa,siamo obiettivi)precedente non è di per sé garanzia di nulla,anche i curdi convivevano con arabi ,persiani e turchi,ma Saddam non si fece problemi a massacrarne migliaia.
        Essere minoranza crea delle difficoltà oggettive,poi è ovvio che la soluzione non fosse buttar fuori altra gente dai luoghi dove viveva,ma ciò non autorizza a negare il punto di partenza.
        “Quanto alle collusioni di alcuni regimi arabi con il nazismo (ma anche di alcuni gruppi sionisti!) non giustificano minimamente la successiva creazione dello stato razzista “degli Ebrei” di Israele (come la Germania nazista pretendeva di essere lo stato razzista “degli Ariani”); altrimenti sarebbe stato (PER ASSURDO, AMMESSO E NON CONCESSO!) più giusto crearlo in Italia o in Giappone, data la di gran lunga maggiore collusione con il nazismo dei governi di questi altri due paesi.”
        D’accordissimo,infatti non appoggio di certo i massacri e le deportazioni di nessuna delle parti dall’800in poi.Tra l’altro c’era già un piano per uno” stato ebraico” in URSS(l’oblast esiste ancora),in un’area poco popolata,se proprio se ne fosse dovuto creare uno Stalin avrebbe potuto insistere con quel suo progetto.
        Io per sionismo parlavo di immigrazione ebraica in Palestina ,(poi c’erano movimenti “territeriolasiti a cui andava bene qualsiasi area del mondo)e non lo definivo razzismo perché ciò non include necessariamente l’espulsione dei locali(che poi però è avvenuta,comunque),ne l’idea di superiorità(che tutt’oggi è propria al massimo di qualche rabbino squilibrato,non è alla base dello stato).
        Io credo che il modo di ragionare di molti ebrei israeliani e sionisti sia simile a quello di morris(https://www.forumpalestina.org/Doc%20forumpalestina/2004/Febbraio04/27-02-0Nakba_1948_Intervista_di_Benny-Morris.htm) che arriva a conclusioni niente affatto condivisibili ma da una base che NON è razzista o suprematista.
        Idem per parecchi palestinesi radicali.
        “Nella storia purtroppo ci sono stati molti olocausti (con l’ iniziale minuscola e da designare singolarmente con l’ articolo indeterminativo, “un” olocausto), tutti ugualmente orrendi, nessuno dei quali “speciale”, o più orrendo degli altri. Questo ovviamente per chi sia autenticamente, coerentemente, fino in fondo antirazzista; che invece chi ritiene solo un determinato razzismo e gli stermini e i genocidi solo da esso perpetrati (anzi, nel caso del nazismo, uno solo di essi fra i tanti!) peggiore degli altri razzismi e stermini é evidentemente razzista in quanto ritiene la (pretesa) razza che ne é vittima “superiore” alle altre vittime di altri razzismi (altrimenti quel determinato razzismo non avrebbe motivo -come infatti pensano gli antirazzisti conseguenti- di essere peggiore degli altri: se lo é, evidentemente é per il fatto che la pretesa razza che ne é vittima sarebbe migliore delle numerose altre).”
        D’accordo ,usavo quel termine per convenzione linguistica(comunque in generale tutta la polemica che c’è sull’unicità o meno del genocidio ebraico per mano nazista,sule differenze con altri genocidi e tra il concetto di genocidio e il “semplici” crimini di guerra “senza pretese”, mi è sempre sembrata,personalmente,poco proficua)
        “Nessun antirazzista autentico accetterebbe alcun “quieto vivere” con uno stato razzista come Israele”
        Qui due cose :
        1)Hai proprio frainteso il significato:intendevo “quieto vivere” del governo israeliano col resto del mondo arabo,del quale,a mio avviso,può essere garante Putin(non un eroe antirazzista,)e non i terroristi neocon che vogliono radere al suolo quell’intera area geografica.
        2)Purtroppo parecchi antirazzisti autentici,accettano di fatto la giurisdizione (o l’avere basi sul proprio territorio) di stati anche peggiori,io ,per esempio ,non ho mai preso la p38 per accoppare qualche ufficiale americano fuori da qualche base in italia ne qualche miliardario saudita in vacanza con lo yacht,nonostante non ritenga immorali tali azioni; non credo nemmeno abbia senso sostenere sanzioni economiche (a parte quelle militari),verso alcuno stato(sono rappresaglie il cui peso ricade sempre sui popoli,aldi la del fatto che andrebbero attuate verso quasi tuttigli stati del mondo,,compresa l’Italia)
        Per questo sono critico verso un certo “accanimento”( inteso in senso moralmente neutrale,come attenzione sbilanciata)per quella situazione.
        Più che altro perché favorisce più il tifo che la risoluzione del problema( almeno e la mia impressione).
        Sul resto condivido abbastanza

        • Giulio Bonali
          24 Marzo 2022 at 18:24

          No, scusa, ma non c’é proprio niente di “recoproco” fra la politica autenticamente annientatrice e genocida (e per il momento, in mancanza di “meglio”, separatista; nel senso che impone l’ apartheid) dei Sionisti e del loro stato e la politica di autodifesa degli Arabi Palestinesi: gli ebrei palestinesi andavano d’ amore e d’ accordo con i conterranei islamici e cristiani, fino all’ inizio della colonizzazione sionista, e a prescindere dai Sionisti (cioé gli Ebrei onesti e non razzzisti) ci vanno ancora .
          Mentre non mi pare che nessun ghetto o altro insediamento ebraico nel mondo sia mai stato soggetto a pulizia etnica o apartheid da parte di alcun palestinese.

          Infatti per chi non sia razzista non ha senso dividere la Palestina etnicamente (come fa Israele, in attesa della soluzione finale genocida).
          E’ un paese solo nel quale gli immigrati dovrebbero accettare leggi e lingua locali, come tutti gli immigrati onesti di qualsiasi paese, nonché la sua denominazione (Paestina) e la sua bandiera (di quattro colori).
          Se i Sionisti vogliono costiture una nazione in cui siano maggioritari non pretendano di farlo un una nazione (o in un “pezzo di nazione”) già abitata da altri imponendo loro lingua, bandiera, denominazione e praticando l’ apartheid vero gli inidgeni. Altrimenti, come tutti gli immigrati onesti e non razzisti, devono accettare denominazione, lingua e bandiera del paese che li accoglie.
          Potevano benissimo costituirla in URSS, nel Biribidzan (nessuno glielo impediva, men che meno Stalin, falsamente accusato, oltre a tante altre infamità e corbellerie, anche di “antisemitismo” per il fatto che era invece antisionista, ovvero antirazzista), o altrove.

          Che anche gli Ebrei siano stati vittime di razzismo, come tanti altri popoli, gruppi sociali e religioni, lo sapevo già; ma non giustifica per niente il razzismo sionista e l’ infame pretesa equiparazione di antisionismo (che é un antirazzismo) con antisionismo (che é un razzismo), così come non é lecito identificare l’ antinazismo con l’ antigermanismo.

          Ribadisco l’ evidenza lapalissiana che dai Palestinesi gli Ebrei (e non i Sionisti,ma per legittimissima dfesa) non hanno mai avuto proprio nulla da temere.

          No, io ribadisco anche che nessun antirazzista può accettare alcun quieto vivere, non solo col governo (attuale), ma proprio con lo stato razzista di israele (quale che sia il suo governo), stato razzista nato e cresciuto sul terrorismo che non ha alcun diritto di esistere (almeno in quella sede).
          E poiché quello sionista e israeliano é DI FATTO (e non in conseguenza del DNA dei sionisti, che come il DNA di chiunque altro non determina proprio un bel nulla dei loro comportamenti PERSONALI, INDIVIDUALI, ma invece tutto dei loro comportameti GENERITICI, IMPERSONALI, ISINTIVI, COMUNI A TUTTI GLI UOMINI) fra i più criminali e sanguinari (se non il più criminale e sanguinario) dei razzismo attuali, credo che non ci sia nessun indebito “sbilanciamento” da parte mia nel combatterlo.

          • DAVIDE
            14 Aprile 2022 at 22:16

            “No, scusa, ma non c’é proprio niente di “recoproco” fra la politica autenticamente annientatrice e genocida (e per il momento, in mancanza di “meglio”, separatista; nel senso che impone l’ apartheid) dei Sionisti e del loro stato e la politica di autodifesa degli Arabi Palestinesi: gli ebrei palestinesi andavano d’ amore e d’ accordo con i conterranei islamici e cristiani, fino all’ inizio della colonizzazione sionista, e a prescindere dai Sionisti (cioé gli Ebrei onesti e non razzzisti) ci vanno ancora .”
            Questa è la narrazione parziale egemone a sinistra che pecca inalcuni punti:
            1)Sottovaluta la natura sciovinista e borghese del panarabismo,che nonostante i duri scontri con gli islamisti,non ha mai imboccato una laicità decisa,si è sempre mostrato oppressivo(per quanto meno degli imperialismi occidentali,ma non è che ci voglia granche)verso le minoranze(berberi,curdi,assiri)ed ha più volte represso il comunismo.
            Ha inoltre partecipato ha numerosi crimini(sostegno di Gheddafi e olp ha dittatori criminali come Amin è bokassa).
            Inoltre ,esattamente come il sionismo “panebraico”,si basa su un ‘agreggazione idealistica borghese ed artificiale in molti suoi aspetti,primi famtutti la lingua(l’arabo standard non è parlato madrelingua da nessuna parte,è un “recupero” al pari della lingua ebraica.)
            Inoltre ,a causa della storia del medioriente,che non ha subito la brutalità occidentale allo stesso livello dei popoli africani,asiatici orientali e latinoamericani,il nazionalismo arabo non ha mai rinunciato all'”ecccezionalismo” islamico inteso come paritario a quello occidentale.
            Tutti questi aspetti lo differenziano a mio avviso profondamente da altri movimenti socialisti patriottici apparentemente simili,come il panafricanismo o il bolivarismo.
            2)La proiezione all’indietro dell’attuale nazionalismo israeliano del Likud,che non (quasi)ha nessun argine ,vista la totale sorosizzazione della sinistra
            3)L’interpretato come sincero il sostegno dei neocnservatori ad Israele,quando invecie(specialmente nell’area travestita di sinistra,come iradicali e gli europeisti)sono sostenitori del caos perpetuo che si realizza con la distruzione degli stati dell’area e con la tensione continua tra le popolazioni;perciò sostengono sia la destra neo-lehi di Netanyahu (grande Israele)che i fratelli musulmani(nazionalismo sanguinario sunnita),l’Isis/Arabia saudita(jihadismo globalità wahabita)e la borghesia khomeinista(sciovinismo persiano e settarismo sciita)mentre osteggiano il nazionalismo pragmatico(filo-russo e tollerante verso il regime multinazionale di Bashar Assad,che sta abbandonando il panarabismo del padre per configurarsi come uno fondato sul patriottismo civico laico ed inclusivo,)alla lieberman,l’ala laica/nazionale(oltreché quella che più vicina alla teologia della liberazione in versione musulmana,per dirla con meyssan) di hezbollah,il nazionalismo egiziano laico( e per molti aspetti,filo africano)di al sisi ed ovviamente la Siria..In questa quadro si collocano a mio avviso gli attentati di “Isis” di questi giorni,palese minaccia imperialista per il mancato(o insufficiente) servilismo verso il regime eoconservatore ucraino.
            4)Lo scambiare l’integrazione con l’imperialismo dell’economia israeliana( a trazione mafiosa da quando le liberalizzazioni hanno distrutto l’economia reale interna)con la natura imperialista di Israele stesso,(sulla stessa base potrei parlare di “imperialismo campano o calabrese per l’influenza della camorra e ndrangheta sul piano internazionale anche in grandi potenze ,come gli Usa)non sostenibile date le dimensioni e la struttura della sua economia(composta da una “borghesia abortita”e da scarse attività produttive,oltreche Dnielle risorse interne)
            5)La sottovalutazione della natura soggettivamente progressista di gran parte di molti ebrei emigrati tra le due guerre e ancora di più nel dopoguerra,,che i spinse Stalin a voler creare un secondo “stato ebraico”per usarlo come base per espandere il socialismo nell’area,tendando di combinare l’avanzamento soggettivo(anticapitalista e grato verso l’Urss )dei nuovi arrivati con il sentimento anticolonialista delle popolazioni locali,per accelerare il radicamento del comunismo(che ,pur più presente di oggi ,era limitato rispetto al resto del terzo mondo a causa della struttura sociale “mercantile “dell”area medioorientale,della presenza radicata della religione,da un più diffuso “collaborazionismo” col colonialismo europeo.
            6) Il recupero del nazismo in funzione anticomunista,che avrebbe reso difficile relazioni serene con una popolazione ebraica che difficilmente poteva simpatizzare per le multinazionali,i funzionari politici e militari che si erano appena dedicati al loro sterminio,(oppure li avevano appoggiati omettendo qualsiasi impedimento,preferendo usare le bombe per massacrare civili tedeschi che per bloccare lo sterminio) contro il paese ideologicamente antirazzista che aveva avuto di gran merito maggiore nel distruggere il nazismo.
            Ci fu il bisogno di fomentare le azioni criminali dei sionisti revisionisti e dei jihadisti/naziolisti filonazisti per farmi fallire questo progetto.
            7) Il valutare le condizioni dei palestinesi nei campi profughi come causata solo da Israele non valutando le responsabilità dei governi arabi che non hanno mai tentato di integrarli(con numerose eccezioni),e che hanno preferito sostenere la retori da del “ributtare a mare “i sionisti (per far ritornare nella loro terra persone che non l’avevano mai vista,ereditando lo status di profugo dai genitori)piuttosto che accettare soluzioni di compromesso(inclusi al limite lo scambio di popolazioni,magari in cambio del supporto tecnologico occidentale per lo sviluppo,che avrebbe messo in evidenza l’ipocrisia dell’occidente che ha l’interesse a fare incancrenire un problema che ha causato ).
            8) L’ignorare/o il minimizzare che i movimenti palestinessi sia religiosi che laici,anno fatto ampio uso di terrorismo contro civili inermi,cosa che i movimenti antimperialisti
            autenticamente(e soprattutto soggettivamente) progressisti,dal Vietnam al Nicaragua,non hanno mai fatto.
            Con ciò intendevo la” reciprocità ” .
            Sul fatto che Stalin non fosse antisemita ,lo davo per scontato che si sapesse che si tratta di una calunnia ridicola della guerra fredda.
            Comunque visto che qualche allocco ci crede ancora hai fatto bene ha ribadirò

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