Il governo italiano sempre più vicino a Netanyahu

La svolta filo-israeliana del Movimento Cinque Stelle è nota agli analisti politici. Poco prima dello strappo con la Lega – partito vicino ai coloni nazi-sionisti che occupano Gerusalemme Est – e della nascita del governo Conte bis, il M5S abbracciò la lobby sionista, presiedendo l’8 luglio 2019 all’incontro: Le relazioni Italia – Israele. Fra geopolitica, economia e innovazione. Sulla locandina dell’evento compare il simbolo dei 5S e due mani che si stringono, raffiguranti le bandiere israeliana ed italiana. I relatori furono: Ofer Sachs Ambasciatore di Israele in Italia, Ofra Farhi Vice Ambasciatrice di Israele in Italia, Paolo Lattanzio portavoce del M5S alla Camera e membro della Commissione antimafia e Antonio Zennaro portavoce M5S Camera e membro della Commissione bilancio e Copasir. La dichiarazione di Antonio Zennaro è rivelatrice:

“L’evento di oggi ha anche questo obiettivo – spiega – partire dal confronto con uno stato amico, fondamentale nell’area mediterranea e sullo scenario politico globale, senza rimanere bloccati solo sui temi geopolitici”.

“Israele oggi rappresenta un esempio in tanti ambiti, è ai primi posti per investimenti in tecnologia, raccolta di capitali, registrazione di startup, e rappresenta un esempio per i settori universitario, dell’informatica e della cyber security” 1

Lo stato profondo italiano, in questo momento, sembrerebbe aver scelto il movimento di Giuseppe Grillo per mediare il livello di subordinazione della borghesia ‘’stracciona’’ con l’establishment dello stato ‘’per soli ebrei’’.

 

La politica estera di Giuseppe Conte: Trump e Netanyahu come mentori

Il giornalista Antonio Mazzeo e l’analista Luca Peruzzi, autore di un eccellente articolo pubblicato dalla testata Analisi Difesa, concordano nel ritenere strategico l’asse della Leonardo – Finmeccanica con il complesso militar-industriale israeliano:

“L’Esercito italiano guarda a due importanti forze armate nel mondo per sviluppare nuove forme di cooperazione atte a potenziare l’evoluzione capacitiva delle proprie forze e dei propri mezzi: Israele e Stati Uniti d’America” (cit. da Antonio Mazzeo, L’esercito israeliano al Supermarket armi Israele, 17 maggio 2020)

La multinazionale con ai vertici l’avvocato Guido Alpa mentore del Presidente del Consiglio, ha acquistato armi di nuova generazione da Israele. Ripercorriamo lo shopping militare dell’imperialismo ‘’straccione’’ italiano:

“Il blindato Freccia è il nuovo veicolo da combattimento della fanteria prodotto da Leonardo-Finmeccanica ed Iveco Defence Vehicles già consegnato in 250 esemplari alle Brigate Meccanizzate “Pinerolo” (Puglia) e “Aosta” (Sicilia). L’8×8 Eitan è invece un blindato per il trasporto truppe prodotto dalle società Israel Aerospace Industries, IMI – Israel Military Industries and Rafael Advanced Defence Systems che sarà consegnato alle forze terrestri israeliane entro la fine del 2021’’ 2

Con l’ingresso nel supermarket israeliano il governo Conte bis, da alcuni attivisti considerato addirittura ‘’di rottura’’, si colloca in perfetta continuità con i governi precedenti confermando la subordinazione della politica a (a) Governo Occulto e (b) complesso militar-industriale USA. Gli apparati d’intelligence, all’ombra del coronavirus, hanno esteso la collaborazione nella costruzione di una nuova Architettura di Potere.

Attraverso un comunicato reso pubblico il 16 giugno dall’Ambasciata italiana in Israele è stato notificato l’avvio di una collaborazione scientifica tra l’Università del Sacro Cuore di Milano e l’Afeka Center for Language Processing di Tel Aviv per il “contrasto del Covid-19”. Il giornalista Antonio Mazzeo riporta alcune dichiarazioni rese dall’Ambasciatore Gianluigi Benedetti e dal Presidente dell’Afeka Academic College of Engineering, Prof. Ami Moyal intervistato da La Repubblica:

“I due centri stanno infatti lavorando insieme utilizzando nella pratica clinica le loro competenze sull’elaborazione vocale e l’intelligenza artificiale. Nuovi strumenti tecnologici, che consentono il rilevamento pre-diagnostico dei potenziali portatori di COVID-19 attraverso l’analisi della voce, del parlato e della tosse dei pazienti, saranno sottoposti a studi clinici che condividono lo stesso protocollo” (Gianluigi Benedetti)

“la cooperazione tra l’Universita del Sacro Cuore e l’Afeka Academic College of Engineering, due centri di primissimo livello, è uno dei numerosi risultati positivi degli intensi contatti da lungo stabiliti tra le comunità scientifiche italiana e israeliana, e che sono stati ulteriormente rafforzati sin dalla prima fase della pandemia” (Ami Moyal)

“Quando il progetto sarà terminato – ha aggiunto il presidente del College d’ingegneria Afeka – chiunque potrà scaricare un’applicazione che, attraverso l’analisi della voce, della tosse e del respiro, potrà individuare pazienti potenzialmente infetti e indirizzarli al test, ottimizzando il processo di diagnosi, specie tra gli asintomatici, e limitando la catena del contagio” (Ibidem) 3

La preoccupazione di Mazzeo è condivisibile: gli stessi centri medici, poc’anzi menzionati, sono specializzati in tecnologie militari. Sono snodi strategici dello stato profondo dove (a) spionaggio, (b) espansione neocoloniale e (c) grandi aziende farmaceutiche, in questa congiuntura storico-politica, hanno i medesimi interessi:

‘’Non è la prima volta che l’Afeka College offre la propria collaborazione alle forze armate israeliane. Qualche anno fa l’istituto è stato impegnato in importanti ricerche nel settore dell’ingegneria aerospaziale e nella progettazione di scavatori-robot e sistemi terrestri a controllo remoto per l’individuazione di sistemi d’arma. Consolidate sono anche le sue relazioni con il nostro Paese: dal 2014 al 2018 ha preso parte a un programma di ricerca sui nuovi sistemi energetici, finanziato con 1.206.000 euro dall’Unione Europea attraverso i fondi Horizon 2020, in partnership con il Politecnico di Milano, la Prima Vera S.p.A. ed Enertech Solution S.r.l., queste due anch’esse con sede nel capoluogo lombardo. A Prima Vera S.p.A.. il 2 novembre 2014, il Governo di Israele aveva affidato la gestione energetica di tutte le sue strutture ospedaliere, escluse quelle di Gerusalemme. Denominata poi Zephiro S.p.A., la società ha ampliato il suo portafoglio alle tecnologie biomedicali e all’illuminazione pubblica. Attualmente controlla il 100% del capitale sociale di Prima Aviv Energy Technologies Ltd. con sede legale a Ramat Gan (Israele). Dopo aver risolto nel maggio 2017 l’accordo di joint venture con il Tadiran Group (holding di ingegneria meccanica con sede a Petah Tikva) per la gestione energetica ospedaliera, la società italiana ha mantenuto la sua presenza quale experience provider nell’ambito della commessa di efficientamento energetico. Il capitale societario di Zephiro S.p.A. è interamente controllato dalla holding Edison S.p.A. – Electricité de France SA, tramite Fenice Qualità per l’Ambiente S.p.A. (azionista diretto)’’ (Ibidem)

La militarizzazione della società civile è stata denunciata dai giornalisti investigativi di Haaretz, ma i giornalisti a stipendio de La Repubblica hanno stipulato un atto di fede  con la lobby sionista; mai chiedere spiegazioni ai baroni delle università israeliane. Dopo essersi inchinato, umiliandosi, alla Fondazione Gates ed alla UE, il governo Conte bis ha dato carta bianca a Trump e Netanyahu rafforzando, all’ombra del Covid-19, l’estrema destra finanziaria e militare concentrata nello stato profondo. Il populismo di ‘’sinistra’’ (es. M5S) non ha scalfito la gabbia d’acciaio neocapitalista finendo per diventare un pezzo dell’establishment.

https://www.huffingtonpost.it/entry/m5s-compie-la-svolta-israeliana-ce-una-nuova-sensibilita_it_5d233984e4b0f31256875bb5

https://antoniomazzeoblog.blogspot.com/2020/05/lesercito-italiano-al-supermarket-armi.html

https://antoniomazzeoblog.blogspot.com/2020/06/in-italia-il-grande-fratello-anti-covid.html?fbclid=IwAR2b2AMHJurvGFljiWJewyKPKvS5gWV925X5qNQpXMKt4TSI58JKBx8lM94

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Fonte foto: Il Messaggero (da Google)

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