I “sovranisti” di sua maestà

Giorni fa riflettevo su quei “sovranisti” che sostenevano che l’Unione Europea fosse la contraddizione principale e che bisognasse appoggiarsi agli USA, guidati allora da Trump, per contrastarla. La “logica” alla base di questa maldestra posizione (ammesso che fosse in buona fede…) poggiava su una analisi altrettanto sballata, e cioè che la presidenza Trump potesse o avesse la seria intenzione di invertire la rotta del cosiddetto “deep state”, cioè quel complesso e articolato sistema di potere che controlla e tira le fila,  dietro le quinte, della politica, dello stato e delle strategie in materia di politica internazionale.

Mi fa anche un po’ sorridere pensare a simili scempiaggini (come definirle altrimenti?…), proprio oggi che dovrebbe essere evidente a tutti che l’UE null’altro è se non una protesi degli Stati Uniti e della NATO (ma non era evidente anche prima della guerra in Ucraina?…). Eppure c’era chi sosteneva simili posizioni, in primis Gianluigi Paragone (più un codazzo di sodali presenti in alcune formazioni dell’area cosiddetta “sovranista”) che oggi, guarda caso e non a caso, pascola nell’ovile della Meloni, diventata più realista del re, cioè più filo atlantica dei filo atlantici.

E pensare che lo stesso Paragone si proponeva come “antisistema”. E in tanti gli hanno pure creduto.

Stendiamo un velo pietoso e torniamo alle cose serie.

Stati Uniti, NATO e Unione Europea! L'illusione di un addio, il miraggio dell'autonomia_di Giuseppe Germinario

Fonte foto: Italiaeilmondo (da Google)

 

8 commenti per “I “sovranisti” di sua maestà

  1. Piero
    5 febbraio 2023 at 12:53

    Ottima cosa l’UE per il padrone USA.

    Pensiamo alle sanzioni. Senza UE si sarebbero dovuti convincere n paesi e qualcuno riottoso lo si sarebbe trovato. Ora con il parlamento europeo basta comprare un pugno di deputati per arrivare allo scopo.

    • Paolo
      8 febbraio 2023 at 0:23

      Le sanzioni le decide il Consiglio Europeo, che è formato dai capi di stato o di governo – quindi dagli Stati membri della UE – e non dal parlamento europeo, che conta quasi niente.

    • Paolo
      8 febbraio 2023 at 0:41

      Le sanzioni nel Consiglio Europeo del 22 febbraio 2022 sono state votate all’unanimità dai 27 governi della UE, compresa l’Ungheria di Orban, che fa un po’ di scena e poi si adegua.

      • Paolo
        8 febbraio 2023 at 1:17

        22 febbraio 2022 e successive

      • Piero
        9 febbraio 2023 at 20:25

        Ma infatti volevo solo sottolineare come la UE sia tutto un gran teatro al servizio del padrone USA

  2. Federico Lovo
    5 febbraio 2023 at 13:09

    il “trumpismo” ha avvelenato ampie aree di dissenso. Confondono il sintomo del male – il male sarebbe il capitalismo / imperialismo occidentale americano-centrico, il sintomo sarebbe la reazione, in tutti i sensi, trumpista ai disastri di quel male), con la soluzione / alternativa a quel male. Eppure il bilancio del signor Trump dovrebbe essere evidente a tutti, compresi certi “compagni alla Grimaldi”, affamati di interviste presso Byoblu e simili…

  3. Piero
    6 febbraio 2023 at 20:40

    Quindi essendo la variazione del capitale impiegato, per convincere (pagare, corrompere ) i membri del parlamento UE, negativa, il saggio di profitto tende ad aumentare.

    Diavolo di un capitalismo… ne conosce una più del diavolo per sopravvivere alle previsioni del nostro caro Marx, comunque sempre valide dopo 200 anni.

    E allora ricordiamolo di nuovo
    “Il potere statale moderno non è che un comitato che amministra gli affari comuni di tutta la classe borghese”

  4. gino
    8 febbraio 2023 at 10:01

    intanto dal brasile… ieri firmato accordo fra le banche centrali bras-cina per pagamenti in yuan.
    ne parlano dalle voste parti?
    avete il lusso di avere un inviato speciale in brasile ma alcuni commentatori, invece di ringraziare, hanno l´arroganza di pretendere di saperne di piú da 10.000km di distanza…

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