Lo show dell’immigrazione, da destra a sinistra

L’articolo di seguito, che condividiamo, è un post di Alessandro Di Battista, dirigente del M5S, pubblicato su Facebook:

Da qualche giorno non si sta parlando di ONG. Lo “show” dell’immigrazione dove tutti – da destra a sinistra – recitano la loro parte costringendo gli africani al ruolo di comparsa, per qualche ora si è fermato. Oltretutto Salvini il bugiardo è impegnato a mentire (la sua difesa sul caso Russia-Savoini è ridicola). Forse è il momento giusto per ricordare a tutti cosa hanno scoperto in Libia qualche giorno fa.

A pochi km da Tripoli, in una base delle truppe di Haftar, sono stati trovati alcuni missili americani venduti alla Francia. Quelle armi non dovrebbero stare in Libia, è illegale vendere armi ai libici, eppure i francesi l’hanno fatto.

Il dramma dell’immigrazione non verrà mai risolto senza prima affrontarne le cause. Da sinistra dicono “fuggono dalle guerre” ma si fermano a questo slogan. Guai a spingersi oltre. Dovrebbero ammettere di aver avallato quelle guerre e di avere mani insanguinate seppur tenute nascoste. Da destra giocano al “piccolo sovranismo”. Dicono “prima l’Italia” ma lo dicono sottovoce. Non sia mai che qualcuno a Washington o a Parigi ci creda davvero. Nel frattempo, mentre i riflettori vengono rivolti verso le navi delle ONG, in Libia si muore. E si muore anche perché la Libia è, per l’ennesima volta, il campo di battaglie dell’imperialismo. Oggi soprattutto quello francese. Facemmo bene ad attaccare il neo-colonialismo macroniano. La Francia arma Haftar sperando di poter poi controllare il petrolio libico. La Francia ha buttato giù Gheddafi perché con lui al potere non avrebbe mai controllato. In Italia ci occupiamo ore ed ore di ONG, di Carola, dei tweet salviniani evitando di andare al cuore del problema.

Fino a quando il “diritto ad emigrare” verrà considerato più importante del “diritto a non emigrare” l’impero mediatico-finanziario-liberista trionferà. E morirà l’Africa, uccisa anche da chi crede di volerle bene quando in realtà vuole bene solo ad una ipocrita voglia di carità che serve soltanto a stringerle maggiormente il cappio al collo.

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Fonte foto: BlogItalia News (da Google)

4 commenti per “Lo show dell’immigrazione, da destra a sinistra

  1. Giulio larosa
    17 Luglio 2019 at 13:07

    encomiabile. Io pero’ sono anche convinto che c’e’ un altro problema ed e’ che l’Italia come nazione ormai non ha piu’ senso, anzi non lo ha mai avuto ma mai come adesso questo e’ evidente. Nessun governo nazionale puo’ funzionare in una non nazione. Il caos italiano e’ frutto di questa situazione.

    • Silvio andreucci
      17 Luglio 2019 at 14:00

      È stata una sciagura l’unità nazionale,conseguita nel 1871.come dice giustamente lei non può funzionare nessuno governo nazionale, laddove alla base manca spirito comunitario,in Italia non c’è alla base comunità ne solidarietà ma solo campanilismo,edonismo borghese, atomismo sociale ,interessi volgari e dozzinali, egoismo.come può funzionare ungoverno nazionale in una situazione del genere?

      • Giulio larosa
        18 Luglio 2019 at 13:49

        purtroppo e’ proprio così. La cosa mi dispiace, mia moglie e’ del profondo nord, quindi non sono uno che non e’ mai uscito dal recinto della propria fattoria. Mi rendo sempre piu’ conto che e’ impossibile qualsiasi sovranismo in queste condizioni.

  2. Panda
    19 Luglio 2019 at 15:19

    Certo che è curioso: o la nazione non conta niente, oppure dovrebbe essere il deus ex machina che risolve magicamente tutti i problemi. Ma vi pare che in altri paesi capitalisti non ci siano faglie anche più drammatiche? O, chessò, in Spagna, Belgio, Gran Bretagna, ma anche Francia, vanno tutti d’amore e d’accordo? Sarà possibile raggiungere una visione un po’ più equilibrata?

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