Difendiamo la libertà di informazione.

COMUNICATO STAMPA

Cari lettori e lettrici, L’Interferenza è nuovamente sotto attacco da parte di un gruppo organizzato di troll che ha deciso di farci la guerra. Siamo stati ancora una volta nell’arco di due giorni bloccati da Facebook che ci impedisce di pubblicare articoli oltre ad aver cancellato tutti gli altri.
La vicenda sta assumendo contorni assai gravi e inquietanti, e non può essere minimizzata. Si tratta di una gravissimo attentato alla libertà di informazione, sancito dalla Costituzione Italiana. E’ evidente che ci sono gruppi di intolleranti a cui il nostro lavoro da molto fastidio. Se pensano di fermarci con questi mezzucci si illudono. Veniamo da lontano, come si suol dire, ne abbiamo passate tante, e non ci facciamo certo intimidire da questi squallidi figuri.
Invito tutti/e alla vigilanza e alla mobilitazione e a scrivere a Facebook per avere spiegazioni. Facciamo sentire sempre più forte la nostra voce, anche perché presumo purtroppo che la cosa continuerà. In tal caso e valuteremo il da farsi nei prossimi giorni.
Di seguito la lettera che ho inviato a Facebook:
“Mi chiamo Fabrizio Marchi, sono un giornalista iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio e del Molise, e direttore del periodico on line L’Interferenza, regolarmente iscritto al Tribunale Civile di Roma.
E’ la seconda volta in due giorni che ci impedite di pubblicare un articolo. La risposta è sempre la stessa:” Il contenuto che stai cercando di condividere include un link contrassegnato come non sicuro dai nostri sistemi di sicurezza:
(segue il link del giornale che non posso pubblicare altrimenti il sistema ci impedisce di pubblicare)
E’ evidente che stiamo subendo un attacco da parte di un gruppo di “troll” organizzati. Non si può bloccare in questo modo l’attività di una testata giornalistica regolarmente registrata. E’ evidente che siamo di fronte ad un tentativo di boicottaggio organizzato, con l’obiettivo di colpire il nostro giornale. Siamo di fronte ad un grave atto, lesivo dei principi costituzionali, e in primis del diritto alla libera informazione, sancito appunto dalla Costituzione italiana.
Chiedo formalmente e al più presto urgenti spiegazioni”.
Fabrizio Marchi, direttore de L’lnterferenza

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